L’attacco armato contro la redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, avvenuto la mattina del 7 gennaio a Parigi e nel quale sono morte 12 persone, rappresenta per Amnesty International un agghiacciante assalto alla libertà d’espressione.
“È un giorno nero per la libertà d’espressione e per chi coltiva una forte e vibrante cultura dell’informazione. Ma prima ancora, siamo di fronte a una terribile tragedia umana” – ha dichiarato Stephan Oberreit, direttore di Amnesty International Francia.
“Si è trattato di un’azione atroce, pianificata per uccidere giornalisti, sopprimere la libertà d’espressione e seminare panico. Dev’essere condannata senza riserve e le autorità francesi devono assicurare che tutti i responsabili siano portati di fronte alla giustizia e ricevano un processo equo. I giornalisti sotto minaccia vanno protetti e devono poter svolgere il loro lavoro senza timore di venire assassinati” – ha aggiunto Oberreit.
In passato, Charlie Hebdo era stato al centro di polemiche per aver pubblicato vignette considerate offensive nei confronti dell’Islam. Amnesty International sottolinea che la libertà d’espressione si estende alle idee di ogni genere, comprese quelle che possono essere considerate un insulto o un’offesa.
L’organizzazione per i diritti umani ha espresso solidarietà alle persone colpite nell’attacco contro la redazione di Charlie Hebdo e ai loro familiari.
Noi dell’associazione Culturale Voci per la Libertà , oltre al festival, abbiamo da sempre dato vita a eventi culturali e musicali in tutta Italia, favorendo l’espandersi di una cultura che, partendo dal cuore, vuole essere un megafono per tutte le voci che hanno davvero qualcosa da dire. La nostra “Costituzione” è la Dichiarazione universale dei diritti umani che all’articolo 19 recita così:
ART. 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Assieme ad Amnesty International Italia abbiamo preso parte alla manifestazione di solidarietà e in difesa della libertà d’espressione e d’informazione, realizzatasi a Roma l’8 gennaio in piazza Farnese.