Villadose, piccolo comune del Veneto in provincia di Rovigo, situato nella Pianura Padana che conta all’incirca 5.000 anime che naturalmente si conoscono tutte. Qui la vita fortunatamente scorre a passo d’uomo, lontano da quella frenesia che fa parte della città…
Gli abitanti cercano il più possibile di ravvivare e di tenere attivo il tranquillo vivere quotidiano ed è così che anche noi, componenti dell’associazione Voci per la Libertà, siamo presenti per il nono anno consecutivo con il festival dedicato ai cantanti e ai gruppi musicali emergenti, il PREMIO UNA CANZONE PER AMNESTY che viene assegnato alle canzoni, testi e musica, ispirati e dedicati ai valori profondi che animano Amnesty International da ben 45 anni.
Può sembrare forse un paradosso parlare di un paesino semplice di campagna con vita tranquilla e di un concorso di musica emergente, che si appoggia ad un’associazione internazionale. Ma è proprio in questo luogo fatto di gente semplice che suonerà la musica di tutti, la musica che parla di diritti umani, contro guerre, fame nel mondo, violenze e soprusi a popoli interi. La musica che lotta per il rispetto dei diritti umani, della libertà, del diritto di essere uomini, possibilmente felici.
Questo significa che tutti nel nostro piccolo possiamo cambiare le cose, o perlomeno far sentire la nostra voce, combattere non con armi ma con la forza della speranza e dell’amore, per migliorare il nostro mondo… Perché fino a quando non saremo disposti ad aprire gli occhi, condizionati da confini e stereotipi che limitano il nostro orizzonte, fino a quando non capiremo che in realtà siamo cittadini del mondo… solo allora il nostro pensiero e la nostra anima non avrà più quelle barriere che troppo spesso ci fanno inciampare in stupidi pregiudizi e preconcetti.
Lo so che forse dovrei riassumere, tirare le somme o presentare il programma ma non è facile descrivere un anno di lavoro in cui tante persone ci hanno messo cuore ed anima per arrivare ad un programma di 6 giorni in cui ci si giocata tutto, da parte nostra abbiamo cercato di fare del nostro meglio pretendendo il massimo prima di tutto da noi stessi.
Sono sicura che anche quest’anno non mancheranno intoppi o difficoltà ma il bello della nostra associazione è che siamo un gruppo compatto, certo che litiga ma che si vuole bene, capace di creare un’armonia di cui siamo fieri e che molti ci invidiano.
Ci siamo, è giunto il momento. Ed è con immenso piacere che diamo il benvenuto a tutte le persone che faranno parte di questo 2006, dai cantanti, ai volontari, a voi presenti…
Con la voglia nel cuore di lanciare un messaggio di grande speranza.
Il Presidente dell’Associazione
Martina Masiero