Dopo 9 appuntamenti, 4 residenze d’artista e 3 workshop lungo il Delta del Po, che hanno arricchito il territorio con mostre, murales ed installazioni, da aprile a settembre, il festival DeltArte, ideato da Melania Ruggini, chiude la manifestazione 2015 salutando il suo pubblico.
Una delle novità importanti della III edizione è proprio la realizzazione del catalogo del festival, testimonianza tangibile dei progetti e degli artisti partecipanti non solo a questa, ma anche alle edizioni passate, nonché l’elemento ideale per una divulgazione più capillare delle attività del festival dedicato ai giovani artisti.
Una carrellata di immagini e di testi accompagnerà il lettore in questi tre anni di intensa attività, grazie alla vincita del bando Culturalmente indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha visto quali capofila le associazioni Centro Studi Agnese Baggio di Adria, nel 2013, e Voci per la Libertà di Villadose, nel 2014 e 2015.
I numeri delle tre edizioni possono essere così riassunti: 90.000 euro devoluti dalla Fondazione al progetto per artisti, staff organizzativo e materiali necessari alla realizzazione dei progetti; 24.000 euro devoluti da Comuni e dai vari sponsor a sostegno della manifestazione; 10 comuni partecipanti; 90 artisti coinvolti; 15 sedi espositive; 30 mostre; 23 concerti; 6 murales realizzati; 17 installazioni site-specific; 3 workshop; decine di associazioni partner coinvolte.
La riqualificazione dei luoghi avviene attraverso il recupero e la valorizzazione creativa per opera dei giovani creativi, vero motore dell’iniziativa. E’ indubbio, dunque, il valore aggiunto dell’approccio artistico: gli artisti partono dai bisogni collettivi, guardano lontano ma non dimenticano mai il quotidiano. Capiscono che il Delta del Po non è un’entità astratta e che le scelte artistiche modellano in maniera percettibile i luoghi della comunità di riferimento.
“Per l’Associazione Culturale Voci per la Libertà – afferma il direttore artistico Michele Lionello – questi due anni di gestione di Deltarte sono stati sicuramente una crescita e un arricchimento del nostro bagaglio organizzativo, artistico e culturale. Per noi che da quasi vent’anni ci occupiamo di musica e diritti umani DeltArte è stata una sfida. Un progetto estremamente articolato che coinvolge un numero elevato di location e giovani artisti nel campo dell’arte contemporanea. Una sfida che abbiamo vinto: il Delta del Po è stato invaso dalla creatività under 35, riuscendo a creare un festival itinerante unico nel nostro territorio. Programmi come questo andrebbero costantemente sostenuti per riuscire a dare una continuità progettuale che è quello che spesso manca e che non consente di poter crescere e realizzare una vera e propria rete territoriale.”
Ecco a voi anche il docufilm “DeltArte- Identità riemerse” realizzato da Mattia Buzzarello, un viaggio nei momenti più significativi della III edizione, per immortalare gli artisti al lavoro, le inaugurazioni, le opere realizzate.
Uno dei principali obiettivi della terza edizione è stato lo scambio di conoscenze e memorie tra gli abitanti del Delta, in particolare tra gli anziani e le giovani generazioni, attraverso la realizzazione di laboratori, incontri e opere d’arte di vario genere, quali momenti di confronto e relazione tra le diverse generazioni. A questo dato si aggiunge la valorizzazione di un passato sovente non riscontrabile negli archivi o nei testi storici, ma che si scopre esclusivamente attraverso l’ascolto dei racconti e delle persone anziane. Gli artisti di DeltArte sono chiamati a rispondere, mediante un lavoro di ricostruzione sociale e storica, per ricucire la trama del grande racconto che il Delta narra con le sue testimonianze dirette ed indirette.
Le Residenze sono state il tratto peculiare di questa edizione. Tra gli altri, Lucamaleonte, uno dei migliori street artist attualmente presenti sulla scena nazionale, famoso anche negli USA e in Europa, ha soggiornato una settimana a Rosolina Mare, diventata ormai il centro nevralgico nostrano di questa espressione artistica grazie a DeltArte. Per l’occasione Lucamaleonte ha realizzato un intervento di riqualificazione urbana mediante un murales realizzato sui lati dell’ex casermetta dei vigili urbani, nel pieno centro della città balneare. Si è scelto poi di invitare un artista di fama internazionale residente negli Stati Uniti, Joseph Gerard Sabatino in seguito al riscontro di numerose analogie tra i luoghi abitati dall’artista e quelli del Delta del Po in relazione a paesaggio, ambiente, storia e ai “mestieri”. Al termine della sua residenza a Taglio di Po, Joseph ha creato una grande installazione nel Museo di Ca’ Vendramin dal titolo “Memoria nascosta: a resting place that lives” per ricordare la bonifica e una serie di laboratori didattici con la realizzazione di una scultura collettiva, con l’aiuto degli alunni, presso le scuole medie della città. Una giovane promessa della pittura croata, Melinda Sefcic, ha soggiornato 15 giorni a Loreo realizzando laboratori didattici con gli alunni nonché un grande intervento di street art sulla rotonda della strada provinciale che collega la città al mare. A Corbola nasce CanPo, il primo workshop di architettura e autocostruzione come cura dei luoghi del Delta del Po. Sempre tra gli artisti under 35 selezionati Caterina Sega, Alessandro Bellini, Emmanuele Panzarini, Francesco Mancin, Alessandra Biondi, Matteo Sauli hanno dialogato rispettivamente con i luoghi e la società di Santa Maria in Punta e San Basilio, Corbola, l’Isola del Balotin, Oasi di Panarella a Papozze, Porto Viro ed Adria.