Da Roy Paci a Gio Evan, da La Municipàl ai Pupi di Surfaro tanti sono gli ospiti che calcheranno il palco della la 22a edizione di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’, il festival che coniuga musica e diritti umani e che si svolgerà dal 18 al 21 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).
Assieme al vincitore del Premio Amnesty International Italia, nella sezione Big, Roy Paci, quest’anno abbiamo voluto da una parte dare priorità alla nuova scena indie contemporanea con Gio Evan e La Municipàl e dall’altra valorizzare alcune dei migliori artisti emergenti passati dal nostro festival con le Mujeres Creando, i Pupi di Surfaro e Kumi Watanabe. Tutti i concerti sono ad ingresso libero e si terranno presso l’arena spettacoli di Piazzale Europa.
Ma andiamo a scoprirli uno ad uno, in ordine di esibizione.
Giovedì 18 luglio
MARCONDIRO
È un progetto musicale ideato e prodotto nel 2009 da Marco Borrelli, dopo diverse esperienze discografiche come produttore e musicista in numerose band e spettacoli musicali itineranti. Nelle intenzioni del suo fondatore, il progetto Marcondiro unisce la tradizione cantautorale italiana alle sonorità folk e rock. Negli ultimi anni vince numerosi contest e i suoi video ottengono le luci della ribalta con milioni di visualizzazioni. Marcondiro è un cantore post-moderno, uno “sperimentatore dell’arte popolare colta”. Chi ancora non lo conosce si affretti: si tratta di un artista mai banale, che possiede il raro dono di saper mescolare divertimento e leggerezza con ironia e profondità. Il concerto a Voci per la Libertà è prodotto da Materiali Musicali e realizzato grazie al contributo NUOVOIMAIE.
MUJERES CREANDO
La band, composta da musiciste napoletane, sperimenta sonorità il cui fil rouge è costituito dall’originale set strumentale utilizzato: violino, fisarmonica, chitarra cross-over, percussioni e loop station. Il nome è mutuato dall’omonimo collettivo femminista sudamericano, e in italiano significa “Donne che creano”; il riferimento alla creatività, al grande potenziale delle donne quando si uniscono per un obiettivo comune, insieme sembrano cogliere in pieno l’impronta artistica e concettuale del progetto. Nel luglio 2018 arriva un riconoscimento significativo, il gruppo partenopeo vince il Premio Web Social 2018 a Voci per la Libertà con un brano che arriva dritto al cuore “E je parl ‘e te”, un canto libero contro l’omofobia che conquista non solo la rete ma tutto il pubblico. Proprio grazie a questo premio sono in tour con la produzione dell’Associazione culturale Exotique grazie ad un bando del NUOVOIMAIE.
PUPI DI SURFARO
Un progetto vivo, in continua evoluzione, una sperimentazione continua e sempre aperta, un laboratorio di idee e suoni. Nasce dalla necessità di scoprire il folk, le radici. Si evolve poi nella consapevolezza, nell’esigenza di trovare uno stile comunicativo contemporaneo, originale, innovativo. Una parola prorompente, poetica e diretta. Concreta e dissacrante. Un suono forte, potente, trascinante. I siciliani Pupi di Surfaro sono una delle band rivelazione del panorama musicale italiano degli ultimi anni: vincitori del Premio Andrea Parodi, Premio della Critica al Tour Music Fest, finalisti al Premio Fabrizio De André, nel 2017 finalisti alle Targhe Tenco, secondi al Premio dei Premi del MEI e nel 2018 vincitori del Premio Amnesty International Italia, sezione Emergenti, a Voci per la Libertà con il brano “Gnanzou”. I loro live sono una parola prorompente, poetica e diretta, un suono forte, potente, trascinante.
KUMI WATANABE feat PAOLO AGOSTA
Cristina Watanabe, in arte Kumi, è una cantante, autrice, sound-designer italo-giapponese cresciuta tra Germania, Messico, Giappone, Francia e Italia. Scrive oltrepassando ogni confine linguistico/culturale con brani che spaziano tra inglese, francese, italiano, giapponese e spagnolo. Sa creare un appassionato alternative soul ritmico, che affonda le sue radici vocali nella sensibilità rock distillata attraverso jazz and blues torch songs. Nella sua carriera, tra i numerosi concerti, ha aperto gli spettacoli di: Gary Moore, Jeff Beck, Jethro Tull, Ani DiFranco, Deep Purple, Steve Lukather, Vasco Rossi, Bob Geldof, Gotthar e ha duettato con Franco Battiato nell’album “X Stratagemmi” accompagnandolo nel tour Europeo. Nel 2001 con i Sungift vince il Premio della Critica a Voci per la Libertà, un bellissimo ritorno. Dal vivo KUMI è una bomba di energia che sprigiona emozioni attraverso una voce potente e sensuale.
Venerdì 19 Luglio
GIO EVAN
Gio Evan, all’anagrafe Giovanni Giancaspro, è un’artista poliedrico, scrittore e poeta, filosofo, umorista, performer, cantautore e artista di strada. Durante gli anni che vanno dal 2007 al 2015 intraprende un viaggio con la bicicletta che lo porta in gran parte del mondo: India, Sudamerica, Europa. Comincia a studiare e vivere accanto a maestri e sciamani del posto e in Argentina viene battezzato come “Gio Evan” da un Hopi. Grazie a queste esperienze non riesce più a fare a meno dell’arte. Si avvicina al surrealismo (da lui definito “sopra al reale”), al nonsense, al gioco sacro, alla parola-terapia e al lavoro sull’anima tramite le potenze dell’arte. A partire dal 2008 numerosi i sui libri, i progetti musicali e le uscite discografiche. Dopo un periodo di assenza torna sulle scene con il nuovo romanzo “Cento cuori dentro” (Fabbri Editori) e il nuovo singolo “Himalaya Cocktail” che anticipa l’album in uscita nell’autunno del 2019. Il brano, che arriva dopo il successo dell’ultimo tour che ha fatto registrare il sold out a Milano, Torino, Roma, Bologna e Napoli, e un periodo di assenza durante il quale il cantante e poeta ha viaggiato in giro per il mondo, anticipa l’album di inediti in uscita il prossimo autunno. L’occasione per presentare dal vivo il nuovo singolo sarà invece il tour “CAPTA – tornate sovrumani”, che partirà all’inizio di giugno. Sul palco Gio Evan porterà ancora una volta le sue doti di cantante, poeta e attore, che fanno di lui un artista unico in Italia. Ad accompagnarlo, una super band di 5 elementi composta da membri degli Anudo e degli Elephantides.
Sabato 20 luglio
LA MUNICIPÀL
Nuovi romantici e sperimentatori del pop d’autore, i fratelli Carmine e Isabella Tundo sono il cuore pulsante del progetto La Municipàl, band che ha esordito nel 2016 con “Le nostre guerre perdute”, un album violento e dolce, pieno zeppo di belle canzoni e particolarmente apprezzato da stampa e pubblico. Nel 2018 La Municipàl partecipa al contest del Concerto del Primo Maggio di Roma vincendolo ed avviando una collaborazione con la iCompany. “BELLISSIMI DIFETTI” è il titolo del nuovo album de La Municipàl. “Bellissimi Difetti” è un percorso emotivo, turbolento e passionale, verso la riscoperta di se stessi, come a porsi davanti ad uno specchio analizzando il proprio riflesso secondo un’ottica nuova, abbracciando e non più demonizzando le temute imperfezioni. Una nuova maturità acquisita, secondo la quale i difetti possono diventare bellissimi, peculiarità che ci rendono unici. Come nella pratica giapponese del kintsugi, da un’imperfezione può nascere una forma ancora migliore di perfezione estetica e interiore. Le smagliature diventano trincee in cui rifugiarsi e un neo sulla bocca, una cicatrice si trasformano in virtù. L’accettazione dei propri difetti è un processo di crescita che ci porta a stare meglio con gli altri e ad affermare la propria identità in un mondo che ci vuole sempre più depersonalizzati e omologati. “Bellissimi Difetti” è un disco pieno di difetti, che si avvicina di più alla dimensione live della band, un lavoro più energico rispetto al precedente, ma che sa toccare punte di dolcezza nelle ballad.
Domenica 21 luglio
ROY PACI
A chiudere la 22a edizione del festival ci sarà Roy Paci, come da tradizione il gran finale è dedicato al vincitore del Premio Amnesty International Italia sezione Big. Roy Paci, assieme a Willie Peyote, ha vinto il premio con il brano “Salvagente”, come miglior canzone sui diritti umani del 2018. In questo caso un brano sull’integrazione. Al momento dell’annuncio della vittoria queste le parole di Roy Paci: “Sono molto emozionato di ricevere questo premio, come fosse il coronamento di una missione che ho condotto negli ultimi 20 anni, a fianco ad Amnesty International. Non potrei mai immaginare una separazione tra la mia vita di musicista e ciò che accade intorno a noi, le due cose sono inscindibili.”
Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha ricordato che “L’impegno di Roy Paci in favore dei diritti umani ha accompagnato, addirittura preceduto, il nostro festival. Questo impegno è stato ed è costante, coerente e generoso. Il riconoscimento di quest’anno è dunque una sorta di ‘premio alla carriera’, ma non di quelli che si danno alla fine di un percorso artistico, giacché questo è in pieno, fulgido svolgimento. Prova ne è ‘Salvagente’, con la preziosa collaborazione di Willie Peyote, che restituisce al mondo in cui deve stare la parola ‘differenza’, oggi – come molte altre – appropriata indebitamente dal vocabolario della divisione, della discriminazione e dell’odio”.
A Rosolina Mare, Roy Paci si esibirà live con un progetto speciale: MAYDAY CONNECTION: ROY PACI & PICCIOTTO + Gheesa”. Sull’onda mediterranea della may day palermitana nasce la connessione tra Roy Paci e Picciotto che portano sul palco un mash up di sonorità, che attraversa i rispettivi stili musicali e contenuti accompagnati per l’occasione dal producer Gheesa.