È il duo Adolfo Durante & Gabriele Morini ad aggiudicarsi con il brano “L’alieno” il primo posto alle semifinali di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty.
Erano ben 60 gli artisti in gara al Premio Amnesty Giovani, il premio che permette a uno tra gli iscritti (indipendentemente dall’età) entro il 28 febbraio 2022 di essere il primo semifinalista. I vincitori sono Adolfo Durante e Gabriele Morini che con il brano “L’alieno” hanno vinto grazie ai voti espressi dai giovani (under 35) di Amnesty International.
In ogni caso, tutti i partecipanti (non vincitori) al Premio Amnesty Giovani non saranno esclusi dalle fasi di selezione e saranno valutati, per avere accesso alle semifinali del concorso assieme a tutti gli altri iscritti al concorso che ha la sua scadenza finale lunedì 18 aprile.
Ricordiamo che su www.vociperlaliberta.it/festival/premio-amnesty-emergenti trovate tutte le indicazioni per iscriversi.
Gabriele Morini è l’autore del brano “L’Alieno”. Gabriele classe 1979 è un artista romano che già dalla giovane età si avvicina alla musica ma solo nel 2015 decide di far uscire il suo album d’esordio “Il mio profilo sinistro”. Album autoprodotto che ci porta dentro la sua musica fatta di racconti intensi e sonorità variopinte che evocano il folk popolare, le ballate gitane e il jazz lasciandoci addosso il profumo antico della canzone d’autore. Insieme alla musica infatti ciò che lascia veramente il segno sono i testi, con interessanti riflessioni sulla vita e le sue innumerevoli realtà. Si avvicina all’intimo e al sociale andando in profondità mantenendo però la giusta distanza, mettendo in risalto a volte il lato ironico, romantico e leggero dell’animo umano e altre quello grottesco, spregiudicato e spigoloso. A breve uscirà un mini album che segnerà una svolta con il passato, in una chiave più moderna.
Adolfo Durante, artista particolare dal timbro vocale unico e inconfondibile, nato a Salerno, vive da molti anni a Mantova. Non è un caso che le sue prime esperienze nel campo della musica e negli studi di registrazione passino attraverso la versatilità della sua voce come guida di progetti di giovani autori e compositori. Negli anni 2000 consolida la sua esperienza sui palchi di tutta Italia con progetti trasversali tra il jazz e il rock puro, vincendo numerosissimi concorsi per voci emergenti. 5 i sui album e innumerevoli i singoli. Nel 2015 proprio a Voci per la Libertà vince il festival con il Premio Amnesty International Italia sezione emergenti con il brano “Libertà”, tratto dall’omonimo album, scritto e prodotto da Enrico Andreini, con i testi di Sandra von Borries, che sottolinea l’importanza della libertà di espressione, religione e sessualità.
Questa la dichiarazione di Adolfo Durante: “Questo duo nasce intorno a una canzone, “L’Alieno” appunto, e dall’amore per il tipo di scrittura che come interprete avevo nei confronti di Gabriele, che scopro per caso, via social e contatto privatamente. Ero alla ricerca di materiale per il mio nuovo disco e Gabriele mi fa ascoltare una serie di canzoni fra cui “L’Alieno”. È stato amore al primo ascolto e nel frattempo che lavoravo al nuovo album, sentivo la voglia di condividere con lui questo brano, fortemente ispirato ai diritti umani: il connubio di voci, così diverse ma complementari mi piaceva moltissimo ed ho chiesto a lui che l’ha composta di registrare con me questa canzone. Da qui una stima reciproca, che ci ha fatto incontrare per altre collaborazioni e canzoni, che alla semifinale del festival, avremo modo di fare ascoltare: L’Alieno, Amore e Guerra, Padre”.
L’ALIENO (Gabriele Morini)
Ed i guardiani sono seduti sulla frontiera
Stanno guardando l’altra parte del mare
Dentro i viali e nei bassifondi di una miniera
C’era un ragazzo che non voleva
E poi nel porto solo le luci delle lampare
Qualche coperta, gli occhi pieni di sale
Nell’astronave non c’è più spazio, pronti a salpare
Per questo viaggio interstellare
Terra che ti ho amato tanto
Scusa ti lascio
Ma saprò ritornare
Se mi salverà il mare
E poi gli alieni che atterrano sulla frontiera
Parlano lingue diverse, di segni e paura
Qualcuno ride, qualcuno mangia un pezzo di pane
Qualcuno grida: “ Non fateli entrare!”
E poi negli occhi lo stesso sguardo degli esseri umani
Solo la pelle è diversa il resto è uguale
Ed i guardiani in mezzo alla folla lasciateli stare
Hanno bisogno di riposare
Terra che ti ho amato tanto
Come sei bella
Ma cos’è questo freddo nel cuore
Questo strano rancore
Ed il ragazzo che lavorava nella miniera
coi piedi gelati su questa terra straniera
Il suo pianeta ormai è lontano
Oltre la luce stellare
Soltanto avanti si potrà andare