Grande successo per la partecipazione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty e Rosolina Mare al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza. Da oltre 10 anni c’è un grande legame tra Voci per la Libertà e il Mei, nel 2003 Voci per la Libertà ha ricevuto il premio come festival dell’anno e nel giugno di quest’anno un riconoscimento alla stessa manifestazione e agli enti che la supportano (Comune di Rosolina e Provincia di Rovigo) per l’impegno nel diffondere i valori contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti umani.
Il 28 e 29 settembre si è rinnovato l’amicizia con una presenza di grande qualità di Voci per la Libertà al Mei di Faenza. E’ stata una nuova occasione per far conoscere a livello nazionale l’evento e la splendida località turistica che lo ospita. Operatori del settore, musicisti, pubblico presente e centinaia di persone venute in fiera hanno avuto la possibilità di conoscere attraverso parole, immagini, suoni l’edizione dello scorso luglio, che ha avuto luogo a Rosolina Mare e Albarella!
Tutti gli appuntamenti programmati nella due giorni faentina hanno richiamato un vasto pubblico ed hanno riscosso grandi apprezzamenti. E’ stata davvero una bella vetrina per la musica, per i diritti umani e per il nostro territorio.
Nel week end è stato allestito in Piazza del Popolo uno stand con tutti i materiali informativi di Voci per la Libertà, Amnesty International Italia e Rosolina Mare. E’ stata presentata la campagna di Amnesty International Italia contro la discriminazione e per i diritti dei migranti, raccogliendo firme. Il direttore artistico di Voci per la Libertà Michele Lionello e il presidente della omonima associazione Giovanni Stefani sono stati impegnati inoltre in momenti formativi in ambito musicale all’interno del Campus Mei e del Mei d’autore.
Il clou della manifestazione è stato sabato 28.
Siamo partiti alle 17.30 con lo showcase presso Palazzo Laderchi dei Syncage, vincitori del Premio della Critica 2013. Anche a Faenza i giovani musicisti vicentini hanno saputo catturare il pubblico con la loro tecnica e il loro coinvolgimento nel live.
Alle 18.00 presso la Galleria Molinella uno degli appuntamenti più attesi: la presentazione del festival con la presenza del Premio Amnesty Italia Enzo Avitabile, della rappresentante di Amnesty International Italia Rossella Conte, del Vicesindaco di Rosolina Daniele Grossato e del direttore artistico Michele Lionello. Ad aprire l’incontro la proiezione in anteprima del docufilm della edizione appena trascorsa realizzato da Ludovico Guglielmo e quella della premiazione dell’altro Premio Amnesty Italia 2013 Francesco Guccini. Al termine per presentare al meglio la location del festival, l’amministrazione Comunale di Rosolina ha organizzato un aperitivo con i prodotti tipici del Delta del Po. Un successo incredibile!
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In serata presso il Teatro Masini Estate in Piazza Nenni spazio alla musica dal vivo con il live di Leo Miglioranza (Premio Amnesty Italia Emergenti 2013) e la consegna del Premio alla Carriera e concerto di Enzo Avitabile (Premio Amnesty Italia 2013). Le emozioni e la qualità non sono mancate.
Ecco la motivazione che ha accompagnato la consegna del Premio alla Carriera da parte del Mei ad Enzo Avitabile:
“Enzo Avitabile, sulle scene da oltre trent’anni, ha sempre dimostrato di essere un artista a tutto tondo, in grado di far tesoro della miglior tradizione napoletana, fiore all’occhiello dell’Italia nel mondo, attualizzandola e impreziosendola con contaminazioni soul e jazz di respiro internazionale. Mai legato alle mode del momento o ad istanze meramente commerciali, ha sempre saputo rinnovare il proprio suono mettendolo anche al servizio di tematiche tanto ‘scomode’ quanto importanti come quelle legate all’emarginazione e alla rivendicazione dei diritti umani”.
Il bravissimo Leo Miglioranza, con la sua Na Coeomba Bianca, ha riportato l’attenzione sulla questione delle mine anti uomo, ordigni che colpiscono principalmente civili e per lungo tempo dalla fine delle guerre. Un live fatto con il cuore, i presenti se ne sono accorti e il pathos è stato grande nell’ascoltare Mosca d’Africa, Cocorita, Master I Margerita e ‘Ndemo xente.