Dopo il grande successo della performance di Andrea Dodicianni “Il peso delle parole”, oltre 100.000 visualizzazioni in meno di una settimana, e la festa in spiaggia con il concerto di Riky Anelli a Barricata, Arte per la Libertà prosegue il suo cammino con due week end dedicati alla musica e al teatro. Il neonato festival della creatività per i diritti umani, a cura di Michele Lionello e Melania Ruggini, è un vero e proprio caleidoscopio di eventi che mirano a sensibilizzare ai temi di uguaglianza e tolleranza attraverso le diverse forme artistiche, in particolare quelle dei giovani under 35, dalla musica al teatro, al cinema all’arte contemporanea. Un nuovo linguaggio per i diritti umani: perché questi temi possano entrare nel cuore prima che nella mente c’è bisogno di trasformarli nell’emozione dell’arte.
Andrea Dodicianni con la sua installazione, realizzata in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, ci ha aiutato a riflettere sul peso delle parole e sulle sue conseguenze; Riky Anelli invece, da anni sostenitore di Amnesty International e finalista di Voci per la Libertà nel 2015, ha animato con la sua straordinaria musica l’evento di inizio estate nella bellissima location della spiaggia di barricata.
Ma gli appuntamenti non si fermano.
Venerdì 30 giugno alle ore 21.00 in Piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo la decima edizione della manifestazione Il Carcere in piazza con il concerto di Anna Luppi. Una serata di riflessione, musica, poesia e racconti sulla condizione carceraria. La città libera non dimentica quella reclusa, in un segnale forte di unione nella tensione culturale rivolta al territorio, per alimentare quelle risposte fondamentali di cui necessitano le persone a fine pena. Con la musica di Anna Luppi, cantante, compositrice e flautista e la sua band, la voce recitante di Andrea Zanforlin, la regia di Livio Ferrari. Conduce Marco Mariotti. Un’iniziativa del Coordinamento dei volontari della casa Circondariale di Rovigo in collaborazione con Associazione Voci Per la Libertà, Arte per la Libertà, Teatro del Lemming, Centro Servizi Volontariato di Rovigo e Comune di Rovigo. A corollario dell’evento il giorno successivo sabato 1 luglio alle ore 10.00 presso la Sala della Gran Guardia un convegno che vuole riproporre l’attenzione sul tema: Per non dimenticare (dopo il carcere in piazza), con gli interventi di: Livio Ferrari – regista de Il Carcere in Piazza, studenti scuole superiori di Badia Polesine – Progetto di sensibilizzazione InfoCarceriamoci, Marco Casellato – responsabile osservatorio carcere della Camera Penale di Rovigo, Giulia Bellinello – garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Rovigo, Michele Lionello – attivista di Amnesty International. Durante la mattinata: mostra fotografica “Obiettivo Carcere”.
Sabato 1 luglio alle ore 21.00 in Piazza Aldo Moro a San Bellino si passa ad uno spettacolo teatrale contro la violenza sulle donne: vanno in scena I monologhi della vagina. Un’opera tragicomica, diventata negli anni un vero e proprio baluardo nella lotta contro la violenza sulle donne. Ne è autrice la drammaturga americana Eve Ensler e consiste nella rilettura di più di 200 interviste a donne che hanno subito violenza, ma non solo, anche a donne che parlano con spontaneità di sesso e di relazioni. Storie che riescono a strappare a volte sorrisi, a volte fanno affiorare dolorose riflessioni, ma riescono a coinvolgere il pubblico in un evento unico e reale. Sul palco si alternano risate e riflessione e le attrici della Compagnia D.EVA coinvolgono il pubblico su temi di attualità ai quali è necessario prestare urgente attenzione. Che cosa pensano le donne quando si parla di vagina? Ed così che attrici non professioniste come Chiara Pinedda, Lyudmyla Romanko, Tania Gazzi, Annalisa Marani,Antonella Solimano, Romina Zangirolami daranno voce con un pizzico di irriverenza ..alla Vagina!
Sabato 8 luglio alle ore 21 nella bellissima location del Parco Villa Ca’ Rosetta in Viale Gramsci a Polesella torna all’interno di Arte per la Libertà la rappresentazione teatrale Orizzonte degli eventi. Dopo molte repliche dello spettacolo di teatro civile, si chiude il cerchio con l’ultimo appuntamento, per parlare attraverso racconto, azione, fiction, sogno, video, immagini, musica (anche dal vivo) il dramma dell’attuale nuovo Olocausto siriano, raccontare queste migrazioni forzate, questi viaggi senza fine di profughi mal visti dall’Europa intera. Gli attori sono cittadini liberi senza vincoli di appartenenza ad alcun ente che vogliono raccontare il dramma di altri cittadini, i cittadini del mondo, quelli che restano senza casa, senza affetti, senza prospettiva. Soprattutto vogliono parlare (e se possibile fare qualcosa) dei bambini, vittime innocenti di ogni guerra. Gli attori Marco e Giorgia sono supportati dalla attivista per i diritti civili Anna Maria e i colleghi di lavoro e di scena Sandra e Anas. In questa occasione per la prima volta sul palco anche Paolo, del gruppo “Next Level – Parkour Acrobatics Freestyle Natural” e Matteo del gruppo “Mother Goose”.