Officina della Legalità: quattro giorni di incontri per mille studenti padovani. Un grande progetto che coinvolgerà oltre mille studenti, delle classi quinte, di 20 Istituti superiori padovani.
È questa “Officina della Legalità”, il laboratorio realizzato dall’Assessorato ai rapporti con Enti della Provincia di Padova e dal Dipartimento di Psicologia Applicata dell’Università di Padova, in collaborazione con Comune di Padova, Polizia di Stato, Aeronautica Militare, Guardia di Finanza, Comando Provinciale dei Carabinieri, le associazioni Libera e Voci per la Libertà, medici e giuristi.
L’obiettivo è coinvolgere i ragazzi nella più grande iniziativa mai realizzata sui temi della legalità e della cittadinanza attiva con grande attenzione all’attualità: nel corso degli incontri, infatti, si parlerà, di intercettazioni, droga, reati su Internet, violenza nei luoghi pubblici e privati.
Martedì 18 a Padova c’è stata la conferenza stampa di presentazione.
A presentare il progetto l’assessore provinciale ai Rapporti con gli Enti Gilberto Bonetto: “L’officina della Legalità sarà un grande laboratorio in cui gli studenti delle superiori potranno confrontarsi con specialisti e Forze dell’Ordine sui temi della partecipazione attiva e della legalità. Un modo per parlare di educazione civica e comportamento democratico in un momento in cui ci troviamo di fronte a fatti violenti ed assolutamente inaccettabili”. Assieme all’assessore Bonetto erano presenti l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Padova Fabio Verlato, la responsabile scientifica del progetto professoressa Mariselda Tessarolo e i rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine.
“Officina della Legalità” coinvolgerà i giovani in una quattro giorni di incontri, dibattiti, laboratori e lavori sul tema della partecipazione attiva alla vita della comunità: l’obiettivo è quello di affrontare i temi della legalità creando un rapporto e un dialogo diretto tra le istituzioni e gli studenti. “La carta vincente del progetto – ha spiegato la professoressa Tessarolo – è quella di far parlare gli attori principali della legalità e di aprire un confronto tra loro e i ragazzi”.
Il progetto verrà realizzato tra il 26 e il 29 ottobre in orario scolastico, in modo che tutti gli studenti possano partecipare agli incontri e ai laboratori. “Si tratta di un progetto importante – ha detto Verlato – perché i ragazzi non seguiranno lezioni statiche, ma veri e propri laboratori tenuti da persone che operano ogni giorno sul campo. Ad esempio l’associazione Libera, che lotta contro le mafie, è tra gli organizzatori della rassegna e parlerà delle proprie esperienze e dei propri progetti che coinvolgono direttamente i giovani”.
Sono state individuate 6 unità territoriali, con altrettanti istituti capofila, nei Comuni di Este, Cittadella, Monselice, Piazzola e due a Padova, con l’obiettivo di favorire la partecipazione di tutti gli studenti a seconda della loro localizzazione geografica. Questo perché, per i primi tre giorni, le attività verranno svolte in parallelo, in ciascun polo didattico individuato.
Il quarto giorno, invece, prevede l’incontro tra tutti i ragazzi che hanno partecipato a “Officina della Legalità”: un meeting nel quale gli studenti potranno condividere la presentazione dei propri elaborati all’interno di uno spazio creativo comune e partecipare ad un concerto finale. Il concerto si terrà al Pala Alì, in piazzale Azzurri d’Italia, e prevede l’esibizione di tre gruppi emergenti che si sono distinti nella rassegna “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”: i gruppi sono Prhome, Heza e Repsel.
Come Associazione Voci per la Libertà siamo davvero fieri di collaborare alla realizzazione di questo grande progetto di sensibilizzazione alla legalità nei confronti degli studenti.
Saremo presenti all’evento finale, previsto per sabato 29 ottobre a Padova, con quello che da sempre ci caratterizza: la promozione dei diritti umani attraverso la musica!
I protagonisti del concerto saranno tre finalisti delle passate edizioni del festival.
PRHOME
(hip hop latino – Rovigo)
vincitore del il Premio Giuria Popolare nel 2010 con” Black Rain”, messa in discussione dei vincoli sociali che mortificano la dignità dell’individuo.
HEZA
(rock – Rovigo)
con “I disegni di Mina”, sulla tragedia dell’infanzia devastata dalla guerra, si sono aggiudicati il Premio Giuria Popolare nel 2011.
REPSEL
(rock metal – Viterbo)
con “War Machine”, brano sul dramma dei bambini soldato sono stati tra i finalisti del Festival 2011.
Oltre che con il concerto conclusivo saremo presenti anche con un banchetto informativo
e con un intervento di un rappresentante di Amnesty International.