L’ottava edizione di DeltArte colora il Polesine con la street art

Artisti: Alice Pasquini – C0110- Daniele Tozzi- Banco Ittico- Alessio B – Carolì – Alessio Bolognesi

Ideazione e curatela di Melania Ruggini

E’ partita dal cuore del Delta del Po l’ottava edizione del festival itinerante “DeltArte – il delta della creatività”, a cura di Melania Ruggini, che sta movimentando l’offerta artistica del Delta del Po e della provincia di Rovigo da luglio a dicembre.

La prima opera di arte urbana è stata realizzata dall’artista di fama internazionale Alice Pasquini in arte Alicè. L’opera si intitola “Teen Spirit” e rappresenta tre giovani donne sognanti, tre amiche colte in un momento di intimità, spontaneità e rilassatezza, dipinte sul muro della palestra comunale di via Giordano nel comune di Porto Tolle.

 

La seconda opera è dell’artista C0110 che ha realizzato presso le scuole medie del comune di Loreo, un’opera di forte significato: un inno alla vita, alle donne e alla forza rigeneratrice del pianeta.

 

La terza opera è stata realizzata presso la biblioteca di Villadose dall’artista romano Daniele Tozzi con la tecnica del calligramma ed è un invito alla lettura, a partire dall’infanzia.

 

L’iniziativa è inserita nell’ampio cartellone artistico del festival itinerante ideato e curato da Melania Ruggini, che coinvolge quest’anno i comuni di Loreo, Villadose, Gavello, Taglio di Po, Lendinara, Corbola, Ariano nel Polesine e Rovigo, terminando ad ottobre.

La curatrice del festival Melania Ruggini sottolinea come da 8 anni Deltarte stia lavorando con vari partner per la creazione di un museo diffuso di arte urbana da scoprire tutto l’anno.
“Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e le amministrazioni locali per aver supportato il festival fin dalla nascita. Un progetto che è partito con un ambizioso obiettivo: creare un museo diffuso di arte pubblica da visitare tutto l’anno attraverso la rigenerazione urbana – queste le sue parole.

Dopo la pausa estiva, il festival ritorna a settembre con nuove opere e inaugurazioni.
Nel comune di Taglio di Po l’artista padovano Alessio B, celebre per la sua infermiera Wonder Woman, creerà due opere contestuali presso la biblioteca e l’asilo comunale, mentre a Gavello, l’azienda agricola la Galassa ospiterà Banco Ittico con un’opera legata alla sana e corretta alimentazione a partire dai bambini.
A Lendinara toccherà a Carolì con i suoi personaggi onirici ravvivare la palestra scolastica; per l’occasione sarà trattato un tema sempre attuale e di forte impatto sociale, ossia il mondo visto dagli occhi di un clochard. Ad Ariano nel Polesine Banco Ittico parlerà della quercia di Dante, il famoso albero millenario che è diventato il simbolo del territorio ed è da sempre ricco di suggestioni e poesia.
A Corbola torna Alessio Bolognesi che affronterà un altro tema di storia locale, ossia l’utopica Repubblica fondata in un isolotto del Delta del Po dal professore Luigi Salvini negli anni 50 del ‘900.
Ma non finisce qui: per tutto il periodo del festival spazio ai laboratori didattici con le scuole e i centri estivi, condotti dagli artisti in residenza che coinvolgeranno i bambini e i ragazzi per farli sentire “street artist per un giorno”.

Tutti gli aggiornamenti sui siti: www.deltarte.com

H.E.R. vince il Premio Amnesty Emergenti e gran finale con Niccolò Fabi

Niccolò Fabi ha incantato il pubblico con l’esibizione finale legata alla consegna del Premio Amnesty International Italia sezione Big per il brano “Io sono l’altro” una riflessione sull’importanza dell’empatia, sull’altro, sul ‘diverso’.
H.E.R. vince il Premio Amnesty International Italia sezione Emergenti con il brano “Il mondo non cambia mai”, contro le discriminazioni. L’artista transgender prevale in una finale tutta al femminile in cui Agnese Valle si aggiudica il Premio della Critica e Adriana Iè quello del pubblico. Altro riconoscimento della serata è stato il premio di Viva la radio Network andato ad Assia Fiorillo con “Io sono te”, in finale anche Micaela Tempesta con ““4M3N”.

Niccolò Fabi

H.E.R.

Agnese Valle

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<p>Adriana Iè</p>
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Tra gli ospiti anche Marina Rei, Margherita Vicario e la satira di Lercio. A condurre le tre serate sono stati gli storici presentatori Savino Zaba e Carmen Formenton, mentre, come già lo scorso anno, lo slogan di Amnesty International Italia durante la tre giorni era “Sui diritti non si torna indietro”, per ribadire la centralità dell’impegno in favore dei diritti di tutte e di tutti.

Niccolò Fabi parlando della sua canzone premiata ha fra l’altro detto: “questa canzone è rimasta sospesa nella sua scrittura per molto tempo perché l’argomento, cioè il tema dell’altro, era insidioso. Si rischiava di banalizzare le cose. Si rischiava la retorica, il qualunquismo. Ad un certo punto ho pensato a un cambio di prospettiva: non parlare dell’altro, ma del fatto che noi siamo un altro rispetto agli altri. Parlare del rapporto di interdipendenza che c’è fra gli esseri umani. Il discorso sui premi alle canzoni è delicato. L’arte non è atletica, mettere accanto due canzoni, confrontarle significa entrare in un discorso non oggettivo. Ma in questo caso c’è un filtro, c’è la vicinanza di un brano ai temi dei diritti umani, ai temi di Amnesty International. Un premio insomma che esula da quelli prettamente musicali. Per questo lo considero un premio molto speciale e del quale sono orgoglioso”.

Il Presidente di Amnesty International Italia, Emanuele Russo ha invece spiegato che “in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo non potevamo non premiare ‘Io sono l’altro’ di Niccolò Fabi, una riflessione sull’importanza dell’empatia, sull’altro, sul ‘diverso’. “Io sono l’altro” è un testo profondo che esalta la musica per merito della sua intensità, che racconta di un tempo in cui si tende a preferire egoismo e chiusura rispetto alla comprensione e alla conoscenza dell’altro. Racchiude in sé tutte le campagne che Amnesty International porta avanti da quasi 60 anni. Senza comprensione, empatia e rispetto reciproco non si potrà mai mettere fine alla catena di violazioni dei diritti umani a cui assistiamo ogni giorno.”

Michele Lionello, il direttore artistico di Voci per la Libertà, afferma: “Grande felicità per la riuscita del festival, è stato perfetto sotto tutti i punti di vista come testimonia anche il grande riscontro da parte del pubblico. Personalmente sono particolarmente soddisfatto della qualità artistica delle proposte e per la finale tutta al femminile, che è un importante segnale in una società in cui le donne hanno difficoltà ad affermarsi. Infine, riuscire a realizzare un festival così articolato dopo tutte le problematiche legate all’emergenza sanitaria lo considero un grande successo.”

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