Cover VxL2012

Edizione 2012

IL PROGRAMMA E I GRUPPI CHE HANNO PARTECIPATO AL CONCORSO
(in grassetto i finalisti dell’edizione)

 

Venerdì 13 Luglio

– Anteprima Festival – Villadose (RO)

PRHOME + HEZA

 

Giovedì 19 Luglio

Semifinali Concorso

ANIMA CARIBE (Vicenza)

SOCI ALLA PARI (Rovigo)

UNA (Bari)

+

Headliner: CARLOT-TA

 

Venerdi 20 Luglio

Semifinali Concorso 

CITIZEN KANE (Roma)

ROBERTO SCIPPA (Roma)

PORTUGNOL CONNECTION (Milano)
+
Headliner: QUINTORIGO

 

Sabato 21 Luglio

Semifinali Concorso  

LAIKA VENDETTA (Teramo)

NOVADEAF (Pisa)

CHOPAS & THE DOCTOR (Anconai)
+
Headliner: GNU QUARTET & NICCOLÒ FABI

 

Domenica 22 Luglio 

FINALE PREMIO AMNESTY EMERGENTI

+

FIORELLA MANNOIA, FRANKIE HI-NRG E NATTY FRED

 


 

Compilation 2013

Cover VxL2012

 

Fiorella Mannoia e Frankie Hi-Nrg
01. “Non è un film”
Novadeaf
02. “Man on fire”
03. “Axolotl”
Niccolò Fabi
04. “Una buona idea”
Chopas & The Doctor
05. “Cammina mio ciuchino”
06. “Ombre nascondono”
Gnu Quartet
07. “Beautiful day”
Anima Caribe
08. “Uomo contro uomo”
09 . “Deeper”
Quintorigo
10. “Hey Joe”
Portugnol Connection
11. “Nada es como parece”
12. “Black Starline”
Carlot-ta
13. “Make me a picture of the sun”
Soci alla pari
14. “Ostacoli da abbattere”
15. “In se stessi oro”

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Premio Amnesty Italia 2012

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“Non è un film”, la canzone di Fiorella Mannoia scritta da Frankie HI-NRG e con lui interpretata, ha vinto la decima edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente.

 

 

Fiorella Mannoia verrà premiata sul palco di Rosolina Mare (Rovigo) domenica 22 luglio nel corso della serata finale della XV edizione di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, festival che inizierà il 19 luglio.

 

 

“Ho sempre appoggiato le cause promosse da Amnesty International e ricevere questo premio mi onora” – ha dichiarato Fiorella Mannoia. “Quando ho contattato Frankie per questo mio ultimo progetto intitolato ‘Sud’ gli ho fatto una richiesta ben precisa, volevo toccasse il tema dell’immigrazione, ne parlammo e ci siamo scambiati le nostre idee. Concordavamo sul fatto che stiamo vivendo un momento storico molto delicato, in cui una parte del Paese, non tutto per fortuna, si lascia influenzare dal terrorismo delle parole (non meno pericoloso del terrorismo delle armi), di una parte della politica che per meri fini di propaganda elettorale usa gli immigrati, non avendo altri argomenti, per diffondere l’antico germe dell’odio razziale, mettendo in pratica l’antica tattica del ‘divide et impera’, dimenticando (o meglio, facendo finta di dimenticare) che tutto il benessere dell’occidente poggia sulle spalle di interi paesi del Sud del mondo, Africa in testa, saccheggiati da una politica predatoria della quale tutti i governi sono responsabili”

 

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“L’Europa, gli Stati Uniti e ora anche la Cina” – ha proseguito Fiorella Mannoia – “si spartiscono, oggi come ieri, le risorse di interi popoli, derubandoli indisturbati di tutte le materie prime, cibo compreso. Tutti intenti a ‘divorare a sazietà ma pronti lamentarsi della puzza della varia umanità che ci occorre, ci soccorre e ci sostenta’. Ma di questi argomenti naturalmente la politica non parla. Sapevo che Frankie sarebbe andato al cuore del problema in maniera diretta, come lui sa fare, e non mi sbagliavo, ha scritto quello che io stessa avrei voluto dire e lo ha fatto molto meglio di quanto avrei saputo fare io stessa. Grazie Amnesty…di cuore.”

 

“Scegli da che parte stare: questo appello a chi ascolta il brano ‘Non è un film’ riassume in parole semplici e incisive tutte le campagne di Amnesty International”- ha affermato Christine Weise, presidente di Amnesty International Italia. “Una grande artista, Fiorella Mannoia, ha scelto di stare dalla parte di chi vede violati i suoi diritti umani, con una canzone scritta in modo essenziale ed efficace da Frankie HI-NRG che va direttamente al cuore di una società nella quale tutte le informazioni sono disponibili e tutto il mondo è interconnesso, ma la grande maggioranza delle persone non si sente coinvolta in quello che è responsabilità di tutti”.

 

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“Questo brano racconta la fuga di chi spera di salvarsi da persecuzione e sofferenza attraversando il Mediterraneo a bordo di un’imbarcazione precaria” – ha aggiunto Christine Weise. “È la vita vera di giovani cittadini africani che cercano umanità e protezione e trovano spesso razzismo e propaganda. I 1500 morti del 2011, annegati in mare sulla via verso l’Europa, non sono un film, sono veri anche loro. E sono vere le migliaia di vittime della tratta sulle strade italiane, costrette alla prostituzione e accolte come ‘carne fresca’ da clienti che chiudono gli occhi davanti alla propria complicità nel mercato delle schiave. Con grande gioia Amnesty International conferisce il Premio Amnesty Italia 2012 a Fiorella Mannoia, che ringraziamo di aver scelto di stare dalla parte dei diritti umani e di comunicare questa scelta tramite la sua arte”.

 

Gli altri brani in concorso erano “Sono cool questi Rom” di Assalti frontali, “Un paese cortigiano” di Bandabardò, “L’impiccata” di Cesare Basile, “Non siete Stato voi” di Caparezza, “Brigantessa” di Teresa De Sio, “La donna di plastica” di Simona Molinari, “Fuori controllo” dei Negrita, “Crudo” di Susanna Parigi e “Io danzo” di Jovanotti.

 

Nelle scorse edizioni il premio era stato assegnato a “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, “Ebano” dei Modena City Ramblers, “Rwanda” di Paola Turci, “Occhiali rotti” di Samuele Bersani, “Canenero” dei Subsonica, “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, “Mio zio” di Carmen Consoli e “Genova brucia” di Simone Cristicchi.

 

La canzone vincitrice è stata scelta da una giuria specializzata comprendente:

Giò Alajmo (Il Gazzettino), Roberta Balzotti (Rai), Luca Barbieri (Corriere del Veneto), Alessandro Besselva Averame (Il Mucchio), Francesca Cheyenne (RTL 102.5), Ugo Coccia (Rai International), Gianmaurizio Foderaro (Radio 1), Giorgio Galleano (Rai 3), Federico Guglielmi (Il Mucchio, Audioreview), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Enrico Maria Magli (Radio 1, Deejay TV), Carlo Mandelli (Ansa, QN Quotidiano Nazionale, Il Giorno), Riccardo Noury (Amnesty International), Andrea Riscassi (Tgr, Annaviva), Giordano Sangiorgi (Meeting degli Indipendenti), Renzo Stefanel (Rockit), Christine Weise (Amnesty International) e Savino Zaba (Rai 1, Radio 2).

 

 

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FIORELLA MANNOIA – FRANKIE HI-NRG

“Non è un film” dall’album Sud

 

Non è un film quello che scorre in torno che vediamo ogni ogni giorno che giriamo distogliendo lo sguardo. Non è un film e non sono comparse le persone disperse sospese e diverse tra noi e lo sfondo, e il resto del mondo che attraversa il confine ma il confine è rotondo si sposta man mano che muoviamo lo sguardo ci sembra lontano perchè siamo in ritardo, perenne, costante, ne basta un istante, a un passo dal centro è gia troppo distante, a un passo dal mare è gia troppo (battaglia?), ad un passo da qui era tutta campagna. Oggi tutto è diverso una vita mai vista questo qui non è un film e non sei protagonista, puoi chiamare lo stop ma non sei il regista ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista

 

questo non è un film e le nostre belle case non corrono il pericolo di essere invase, non è un armata aliena (mandata?) sulla terra, non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra, son solamente uomini che varcano i confini, uomini con donne vecchi con bambini, poveri con poveri che scappan dalla fame gli uni sopra gli altri per intere settimane come in carri bestiame in un viaggio nel deserto rincorrono una via in balia dell’incerto per rimanere liberi costretti a farsi schiavi stipati nelle stive di astronavi come i nostri avi contro i mostri e i draghi in un viaggio nell’inferno che prenoti e paghi sopravvivi o neghi questo il confine perchè non è un film non c’è lieto fine

 

scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare

 

questo sembra un film di quelli terrificanti

dalla Transilvania non arrivano vampiri ma badanti,

da Santo Domingo non profughi o zombie,

ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi

dalle Filippine… pure dal Bangladesh

dalla Bielorussia solo carne da lap dance

scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri

loro son le prede noi siamo i mostri

loro la pietanza noi i commensali

e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali

pronti a divorare a sazietà

pronti a lamentarci per la puzza per la… umanità

che ci occorre, ci soccorre, ci sostenta

questo non è un film ma vedrai che lo diventa

tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare i buoni vincon sempre, scegli da che parte stare.

 

scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare

scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare

scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare.

 

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L’anniversario della DUDU

300px-Eleanor_Roosevelt_and_Human_Rights_DeclarationLa Dichiarazione universale dei diritti umani (DUDU) è il documento più famoso sui diritti umani. È stata adottata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 e riguarda tutte le persone del mondo, senza distinzioni, perché esistono diritti inalienabili di cui ogni essere umano deve poter godere per il solo fatto di essere al mondo. Purtroppo ancora oggi troppo spesso i principi contenuti nella DUDU non vengono rispettati dai governi.

 

Alla fine della Seconda guerra mondiale le nazioni del mondo si guardarono indietro con orrore. Nel corso di pochi anni, infatti, la violenza fatta ai diritti dei singoli e di popoli interi causò la perdita di milioni di vite umane. La persecuzione e lo sterminio degli ebrei (e di altre minoranze, come gli zingari e gli omoses-suali), le esplosioni atomiche, furono tutte terrificanti dimostrazioni del potenziale distruttivo dell’umanità. Con l’obiettivo di salvare le future generazioni da nuove guerre e nuove persecuzioni, le Nazioni Unite si assunsero quindi il compito di stilare una dichiarazione che riflettesse il legame indissolubile tra il rispetto dei diritti umani e la sopravvivenza stessa dell’umanità. Fu un evento storico: per la prima volta la comunità internazionale si assumeva la responsabilità della tutela e della promozione di specifici diritti posti alla base della convivenza civile. Così, dall’esperienza della violenza scaturì una forte affermazione della dignità inviolabile di tutti gli esseri umani.


ARTICOLO 1

“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”

 

Clicca qui per andare alla Dichiarazione universale dei diritti umani

 

In occasione del il 64° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, l’Associazione Culturale Voci per la Libertà in collaborazione con Amnesty International, l’Associazione Atena, il Centro Ricreativo Giovanile, la Scuola Primaria di Villadose, l’Amministrazione Comunale di Villadose, la Banca di Credito Cooperativo del Polesine e il quotidiano La Voce di Rovigo hanno presentato una serie di iniziative dal titolo: “I DIRITTI UMANI NEGLI OCCHI DELLE DONNE”.

 

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Il filo conduttore di questo percorso è stato l’osservazione dei i diritti umani attraverso l’universo femminile, proprio in occasione della campagna di Amnesty International “ALZA LA VOCE PER CHI NON HA VOCE”, finalizzata a salvare la vita delle donne che lottano in Medio Oriente e in Nordafrica.

 

Venerdì 30 novembre, presso la sala polivalente del CRG di Villadose c’è stata la proiezione del bellissimo film di Luc Besson “The Lady – l’amore per la libertà”.

Il film, attraverso straordinarie immagini e dialoghi, ha raccontato la straordinaria avventura umana e politica di Aung San Suu Kyi (l’attivista birmana Premio Nobel per la Pace nel 1991), costretta agli arresti domiciliari quasi ininterrottamente dal 1989 al 2007 e separata a forza dal marito e dai figli residenti in Inghilterra.

La figura di Aung San Suu Kyi è di certo una delle più toccanti e ammirevoli fonti d’ispirazione politica e umana degli ultimi decenni: è infatti una paladina dei diritti democratici che per la libertà del suo paese e del suo popolo ha per oltre vent’anni sacrificato la propria vita e gli affetti familiari.

 

Venerdì 7 dicembre presso la Sala Europa di Villadose c’è stata la rappresentazione teatrale del Teatro Polivalente di Occhiobello “Facciamo silenzio”. La rappresentazione tratta del tema della violenza sulle donne e vede la partecipazione di oltre 20 attori. Questa è stata un’ulteriore occasione di collaborazione tra Voci per la Libertà e il TPO dopo la realizzazione, di alcuni anni fa, di due videoclip.

 

L’opera teatrale di Ferdinando De Laurentis rappresentata dal Teatro Polivalente di Occhiobello è un’analisi continua del tema della violenza sulle donne. Il tutto è effettuato attraverso il percorso psicoanalitico di Sara che da bambina è stata testimone delle violenze attuate da suo padre nei confronti della madre e che hanno portato alla morte del giovane fratello. Una storia realmente accaduta, raccontata nello studio di un analista. Sara rivive anche la sua drammatica storia d’amore fino alla completa elaborazione dei suoi lutti più importanti. Soltanto al termine di questo percorso la giovane potrà darsi alla vita liberandosi dei fantasmi che l’hanno tormentata nel corso della sua vita.

 

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La rassegna di iniziative si è conclusa con il suo momento più bello lunedì 10 dicembre (giornata del 64° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani) presso le scuole primarie di Villadose.

In questa occasione è stato presentato il CALENDARIO DEI DIRITTI UMANI, un progetto realizzato attraverso i disegni dei bambini stessi. Il calendario dei diritti umani è stato contestualmente presentato anche presso la sede della Provincia di Rovigo dove si sono incontrati i consigli comunali dei ragazzi dell’intera provincia.

 

Durante la mattinata c’è stata anche la proiezione del cartone animato “P.O.P. – pace of peace”. Un cartone animato sulla pace ideato e scritto da studenti israeliani e palestinesi, vincitore del “Premio cinema e cultura del dialogo” alla 61° Mostra del Cinema di Venezia. Otto ragazzi israeliani e otto palestinesi, con i loro insegnanti e rispettivi Sindaci sfidano occupazione e attentati, blitz e terrorismo. Insieme, con coraggio e intelligenza, cominciano un importante percorso di pace.

 

La realizzazione del calendario è stata un’importantissima attività che ha coinvolto durante le ultime settimane tutti i bambini e le maestre della scuola primaria di Villadose. Gli organizzatori hanno pensato che la maniera migliore per festeggiare la DUDU fosse quello di coinvolgere le giovani generazioni. In futuro potremo avere un mondo migliore solo se giorno per giorno, partendo dai più piccoli, cercheremo di insegnare il rispetto per tutti gli esseri umani.

 

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Qual è lo strumento più vicino ai bambini per raccontare i diritti umani? La rappresentazione di quest’ultimi attraverso il disegno!

 

Per questa ragione abbiamo lanciato il concorso “DISEGNA I DIRITTI UMANI”. Grazie all’aiuto delle maestre, durante le ultime settimane gli alunni hanno espresso la loro fantasia attraverso i disegni. Sono stati realizzati dei bellissimi lavori che possono parlare anche ai più grandi. IL DIRITTO ALLA SCUOLA, IL DIRITTO ALLA SALUTE, IL DIRITTO ALLA FAMIGLIA, IL DIRITTO ALLA PACE, IL DIRITTO A VIVERE IN UN MONDO PULITO, IL DIRITTO ALL’ UGUAGLIANZA, IL DIRITTO ALLO STUDIO, IL DIRITTO AL GIOCO, IL DIRITTO ALL’AMICIZIA, IL DIRITTO AD AVERE UNA CASA, IL DIRITTO ALLE COCCOLE…. e questi sono solo alcuni dei diritti rappresentati. E’ stato fatto davvero un lavoro stupendo e abbiamo pensato che fosse utile diffondere il più possibile questi temi. Per fare questo abbiamo deciso di realizzare IL CALENDARIO DEI DIRITTI UMANI.

 

In questo bellissimo calendario, oltre ai disegni dei bambini, sono state inserite le giornate più significative legate ai diritti umani. Infatti, unitamente all’anniversario della DUDU vi figurano: la giornata della memoria, la giornata dei migranti, la giornata contro la povertà, la giornata dei diritti dei bambini e degli adolescenti e tantissime altre. In questo modo, durante tutto l’anno, sarà possibile riflettere sui diritti inviolabili di tutte le persone del mondo!

 

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SCARICA IL CALENDARIO IN ALTA RISOLUZIONE

 

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Write for Rights 2012

w4r_rgb_600bis_La maratona “Write for Rights 2012” di Amnesty International è partita!

La maratona riparte! Corri con Amnesty?

 

Il 10 dicembre 2012 è l’anniversario della firma della Dichiarazione universale dei diritti umani che garantisce i diritti di tutte le persona in ogni angolo della terra. Per celebrare con noi questa importante giornata partecipa a “Write for Rights – una lettera per i diritti umani”, una maratona mondiale a cui ogni anno prendono parte milioni di persone in oltre 50 paesi nel mondo! Anche quest’anno tantissime persone scriveranno migliaia di lettere in favore di donne e uomini prigionieri di coscienza, torturati, maltrattati o in pericolo a causa del loro impegno pacifico per i diritti umani. Più di 30 Sezioni di Amnesty International nel mondo hanno già aderito. Unisciti a noi! Dal 3 al 16 dicembre invieremo il maggior numero possibile di lettere e raccoglieremo migliaia di firme in favore di attivisti e difensori dei diritti umani.

 

www.firmiamolitutti.it

 

ATTIVARSI PUÒ FARE LA DIFFERENZA IN ALCUNI CASI:

Nel 2009 migliaia di attivisti di Amnesty International hanno inviato appelli a sostegno di nove attiviste per i diritti delle donne in Nicaragua che stavano affrontando un ingiusto processo. Erano accusate di aver commesso un crimine per aver lavorato in difesa del diritto a servizi sanitari per la salute sessuale e riproduttiva delle donne e delle ragazze. Il procedimento legale contro di loro è stato finalmente chiuso nel 2010.

 

…IN ALTRI CASI PUÒ RICORDARE ALLE PERSONE DI NON ESSERE SOLE:

La comunità di pace di San Josè de Apartado, che rifiuta di schierarsi all’interno del conflitto armato in Colombia e i cui membri sono in constante pericolo,ha ringraziato Amnesty International. I membri della comunità hanno detto che, grazie ai messaggi di solidarietà ricevuti da tutto il mondo, non si sentono soli nel combattere per le proprie convinzioni.

 

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Un anno fa insieme a centinaia di migliaia di persone nel mondo abbiamo partecipato alla maratona “Write for Rights – Una lettera per i i diritti umani”. Abbiamo raccolto 636.139 firme, di cui 89.027 solo in Italia.

 

Abbiamo chiesto il rispetto dei diritti umani di Mohammad Sadiq Kabudvand, Jean-Claude Roger Mbede, dei prigionieri politici del campo di Yodok, di Inés Fernández Ortega, Valentina Rosendo Cantú e Jabbar Savalan. Quest’ultimo anche grazie alla nostra firma è stato rilasciato il 26 dicembre 2011, pochi giorni dopo la fine della maratona.

 

Adesso hanno bisogno di noi Ales Bialiatski, Gao Zhisheng, Azza Hilal Ahmad Suleiman, María Isabel Franco e gli abitanti di Bodo. La maratona 2012 è dedicata a loro.

 

 

Fai sentire la tua voce, corri insieme ad Amnesty International!

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Attraverso la maratona “Write for Rights – una lettera per i diritti umani” speriamo di riuscire a

migliorare le condizioni di vita di cinque persone che vivono ogni giorno violazioni dei diritti umani:

 

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Ales Bialiatski – Bielorussia

Sono stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere perché ho utilizzato i miei conti correnti bancari all’estero per finanziare lamia organizzazione, Centro per i diritti umani Viasna, che le autorità del mio paese, la Bielorussia, non riconoscono formalmente. Da oltre un anno sono detenuto nel carcere di Babruisk.

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Gao Zhisheng – Cina

Sono un avvocato per i diritti umani. Sono stato arrestato, torturato e umiliato. La mia famiglia non ha avuto mie notizie per  diverso tempo, non sapevano nemmeno se ero vivo o morto. Mi trovo nella prigione della contea di Shaya, nel nord-ovest della Cina.

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Azza Hilal Ahmad Suleiman – Egitto

Stavo manifestando in piazza Tahrir, quando i soldati ci hanno attaccato. Mentre scappavo ho visto una ragazza a terra, la stavano spogliando e picchiando. Ho cercato di portarla via, ma mi hanno colpita selvaggiamente, provocandomi fratture al cranio. Ora voglio giustizia.

 

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María Isabel Franco – Guatemala

Mia figlia, María Isabel Franco, aveva 15 anni quando è stata violentata e uccisa barbaramente nel 2001. Mi sono scontrata con  l’indifferenza delle autorità, che non hanno indagato in modo adeguato. Da 11 anni porto avanti questa battaglia per la giustizia.

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Bodo – Nigeria

Dopo il 28 agosto del 2008, la nostra vita è cambiata drasticamente. La fuoriuscita di petrolio dagli oleodotti della Shell ha  inquinato la terra e le acque intorno a Bodo, ma non c’è stata bonifica. Siamo diventati ancora più poveri e la nostra salute è a rischio.

 


 

 

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I diritti umani negli occhi delle donne

DUDU_2012_homeIn occasione del il 64° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, l’Associazione Culturale Voci per la Libertà in collaborazione con Amnesty International, l’Associazione Atena, il Centro Ricreativo Giovanile, la Scuola Primaria di Villadose, l’Amministrazione Comunale di Villadose e con il contributo della banca di Credito Cooperativo del Polesine presentano una serie di iniziative dal titolo: “I DIRITTI UMANI NEGLI OCCHI DELLE DONNE”.

Read More “I diritti umani negli occhi delle donne”

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“LA NAVE DOLCE” al cinema dall’8 novembre

LaNaveDolce_35x50_ott2012_okDaniele Vicari racconta l’incredibile viaggio verso della libertà di 20.000 albanesi. Era l’8 agosto 1991!

 

L’8 agosto 1991 una nave albanese, carica di ventimila persone, giunge nel porto di Bari. La nave si chiama Vlora.

A chi la guarda avvicinarsi appare come un formicaio brulicante, un groviglio indistinto di corpi aggrappati gli uni agli altri.

Le operazioni di attracco sono difficili, qualcuno si butta in mare per raggiungere la terraferma a nuoto, molti urlano in coro “Italia, Italia” facendo il segno di vittoria con le dita.

La Vlora è un vecchio mercantile costruito all’inizio degli anni Sessanta a Genova.

Il 7 agosto 1991 la nave, di ritorno da Cuba, arriva al porto di Durazzo, nella stiva diecimila tonnellate di zucchero.

Sono in corso le operazioni di scarico quando una folla enorme di migliaia di persone assale improvvisamente il mercantile, costringendo il capitano Halim Milaqi a fare rotta verso l’Italia.

È una marea incontenibile di uomini, ragazzi, donne, bambini.

C’è Eva che sale arrampicandosi lungo le cime d’ormeggio insieme al marito.

C’è Kledi, un ragazzino che si trova in spiaggia con gli amici quando decide di seguire incuriosito la folla che va verso il porto. C’è il piccolo Ervis con la sua famiglia, c’è Robert, giovane regista con i suoi compagni di studi.

Qualcuno, una volta a bordo, incontra un fratello, un amico.

Il motore centrale è in avaria, non c’è cibo, né acqua. Solo zucchero.

Il sole di agosto arroventa il pontile. Poi scende la notte, il capitano governa la nave senza poter utilizzare il radar, evita anche una collisione.

Il mattino dopo, ad attendere la Vlora c’è una città incredula e stordita e uno stadio di calcio vuoto, dove, dopo lunghissime operazioni di sgombero del porto, gli albanesi vengono rinchiusi prima del rimpatrio.

 

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Sono passati ventuno anni da quel giorno.

La maggior parte di coloro che salirono sulla nave, carica di zucchero, vennero rispediti in Albania ma gli sbarchi continuarono e qualcuno tentò ancora la traversata.

Oggi vivono in Italia quattro milioni e mezzo di stranieri.

 

La nave dolce esce in sala il prossimo 8 novembre distribuito da Microcinema. Il film presentato Fuori Concorso con grande successo di pubblico e critica all’ultimo Festival di Venezia, dove ha vinto il Premio Pasinetti, assegnato dal Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani. Ha ricevuto il plauso di molte associazioni, tra cui Amnesty International, Unicef, Emergency, Caritas, Libera.

 

“Vicari è così abile a montare le storie dei testimoni con le immagini d’epoca che La nave dolce si segue come fosse un film di finzione capace di trasmettere l’emozione del reale”

La Stampa

 

“Un film indispensabile”

Hollywood Party

 

“Vicari per affrontare il presente volge lo sguardo al passato evocando quella che è stata la madre di tutti gli sbarchi”

L’Unità

 

“Questa storia torna a imporsi alla nostra attenzione grazie a Daniele Vicari, regista del rigore, dell’urgenza di raccontare e dell’esigenza di tradurre in immagini la vita più che la verità

Comingsoon

 

Daniele-Vicari-Getty

«Non è facile raccontare un evento collettivo al cinema, il territorio privilegiato del racconto cinematografico solitamente è l’eroe o l’antieroe. La nave dolce si intreccia nella mia coscienza di narratore con Diaz. Non so dire fino in fondo il perché, ma sento che hanno qualcosa in comune. Oltre alla casualità di essere stati realizzati contemporaneamente, parallelamente, entrambi raccontano episodi collettivi che rappresentano una porzione di avvenimenti storico-politici più grandi e complessi. Ma entrambi nell’essere la “pars pro toto” tentano di restituire il senso del tutto attraverso l’esperienza di una molteplicità di persone. (…) Come Diaz, La nave dolce è un film che mi si è imposto, mi ha costretto a superare lo schema narrativo in tre atti, prendendo a prestito strutture più ampie dalla tragedia e dalla narrativa classica. I due film sono una sfida radicale ai miei limiti di narratore, devo ammetterlo. Infatti sono due “mostri” che mi hanno fatto soffrire e gioire come non mi era mai accaduto prima». Daniele Vicari

 

 

TRAILER UFFICIALE DEL FILM

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Con Eva Karafili, Agron Sula, Halim Milaqi, Kledi Kadiu, Robert Budina, Eduart Cota, Alia Ervis, Ali Margjeka, Giuseppe Belviso, Nicola Montano, Domenico Stea, Fortunata Dell’Orzo, Luca Turi, Raffaele Nigro, Maria Brescia, Luigi Roca, Vito Leccese.

Regia di Daniele Vicari, soggetto di Antonella Gaeta, fotografia di Gherardo Gossi, montaggio di Benni Atria, musica originale di Teho Teardo (Ed. musicali Indigo Film srl)

 

Una produzione INDIGO FILM e APULIA FILM COMMISSION, prodotto con RAI CINEMA in co-produzione con SKA-NDAL PRODUCTION e in collaborazione con TELENORBA. Distribuzione: MICROCINEMA

 

Per ulteriori info:

www.indigofilm.it

www.facebook.com/lanavedolce

https://twitter.com/LaNaveDolce

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