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Premio Amnesty Italia 2011

Cristicchi_208x110Simone Cristicchi, con “Genova brucia”, è il vincitore della nona edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente.

 

“Sono sinceramente onorato e orgoglioso di ricevere il Premio Amnesty Italia per ‘Genova brucia’, canzone pensata e scritta per raccontare una delle scomode verità sui fatti del G8 del 2001. Il prestigio del premio contribuisce enormemente a valorizzare il brano, rendendolo strumento di memoria per non dimenticare una delle pagine più vergognose e oscure del nostro paese. Genova è anche una ferita ancora aperta per chiunque pretenda, in questo piccolo paese, verità e giustizia”– ha dichiarato Simone Cristicchi.“Dedico con tutto il mio cuore questo premio ad Heidi e Giuliano Giuliani, a Don Andrea Gallo, a tutti i ragazzi che erano a Genova nel 2001 e a quelli che oggi lottano per il rispetto dei diritti umani, alzando la testa e la voce in questo assordante silenzio”.

“’Genova brucia’ non solo è un bel brano di un autore sensibile ai diritti umani. Nel decennale del G8 di Genova del 2001, ci aiuta anche a non dimenticare le violazioni dei diritti umani che lì si verificarono, a ricordare l’impegno e il coraggio con cui le vittime e i loro familiari hanno cercato per lunghi anni verità e giustizia e a tenere alta l’attenzione perché non si verifichino più” – ha affermato Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.

 


SIMONE CRISTICCHI – GENOVA BRUCIA
dall’album “Gran hotel Cristicchi”

 

gran_hotel_cover

 

Mi ricordo una missione un po’ speciale
Genova 2001 vertice mondiale
sono un poliziotto del reparto celere
pronto alla guerra
ma più che una battaglia in strada sembra un carnevale
tutti questi pacifisti del cazzo
che si fanno chiamare popolo di Seattle
massa di straccioni con bandiere arcobaleni
che solo a guardarli in faccia già divento paonazzo

 

Sono duecentomila e vogliono cambiare il mondo
e pensano che per cambiare basti un girotondo
io non so nemmeno chi ha ragione o chi ha torto
ma vuoi vedere che a sto giro qui ci scappa il morto?
Oguno sceglie la sua forma di protesta
c’è chi ha steso fili di mutande fuori alla finestra
c’è chi vuole oltrepassare la zona rossa
c’è chi canta “Avanti popolo, alla riscossa!”

 

Genova brucia
sono autorizzato dallo Stato
eseguire gli ordini non è mica reato e quindi
Genova brucia
non faccio distinzioni donne, vecchi o bambini
potrebbe essere tuo figlio Carlo Giuliani
Genova brucia
Genova brucia
Genova brucia

 

Mi ricordo una missione un po’ speciale
Genova 2001 squilla il cellulare
con la suoneria di Faccetta Nera
sono fascista, non credo sia una cosa di cui mi debba vergognare
Zecche, parassiti e comunisti
ci mancava pure quella banda di teppisti
con la tuta nera ed il passamontagna in testa
con le spranghe fanno a pezzi tutto e ci rovinano la festa

 

Fate la carica e poi ve la date a gambe
tenete il manganello e la pallottola vagante
tute bianche si tingono di sangue
sudore e lacrimogeni sparati sulla gente
Tu che ti rifugi nel cortile
prenderai più bombe che se fossi nato in Cile
la Costituzione come carta igienica
usala per pulirti il culo o tamponarti le ferite

 

Genova brucia
sono autorizzato dallo Stato
eseguire gli ordini non è mica reato e quindi
Genova brucia
non faccio distinzioni donne, vecchi o bambini
potrebbe essere mio figlio Carlo Giuliani
Genova brucia
Genova brucia
Genova brucia

 

Qui non serve a niente chiedere aiuto
piangi quanto vuoi non ti risponderà nessuno
non c’è Manu Chao e nemmeno il tuo avvocato
canta la mia filastrocca siamo al Bolzaneto

1, 2, 3 viva viva viva sei
4, 5, 6 fossi in te non parlerei
7, 8, 9 il negretto non commuove

 

Ne è morto solo uno ma potevano essere cento
i mandanti del massacro sono ancora in Parlamento

 

Genova brucia
Genova brucia
Genova brucia

 

 

La premiazione di Simone Cristicchi avrà luogo a Villadose (Rovigo) il 24 luglio, nel corso della XIV edizione del concorso musicale dal vivo “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 21 al 25 luglio.


Prima di Simone Cristicchi hanno vinto il Premio Amnesty Italia: Daniele Silvestri (“Il mio nemico”, 2003), Ivano Fossati (“Pane e coraggio”, 2004), Modena City Ramblers (“Ebano”, 2005) Paola Turci (“Rwanda”, 2006), Samuele Bersani (“Occhiali rotti”, 2007), Subsonica (“Canenero”, 2008), Vinicio Capossela (“Lettere di Soldati”, 2009) e Carmen Consoli (“Mio zio,” 2010). Clicca qui per andare alla pagina dedicata

 

Gli altri brani in concorso quest’anno erano: “Così sia” (Africa Unite), “Dolore” (Après la Classe), “E’ Lei” (Edoardo Bennato), “Cinture di pelle” (Laura Bono), “A un solo metro” (Luca Bussoletti con Dario Fo), “AAA Cercasi” (Carmen Consoli), “Giorgio” (Il Parto delle Nuvole Pesanti), “Il mio onore” (Enrico Ruggeri).

 

Della giuria che ha selezionato le proposte pervenute alla segreteria di Voci per la Libertà, hanno fanno parte: Giò Alaimo (il Gazzettino), Roberta Balzotti (Televideo Rai), Alessandro Besselva Averame (Mucchio), Ugo Coccia (Rai International), Cinzia Fiorato (Rai Uno), Gianmaurizio Foderaro (Rai Radio 1), Federico Guglielmi (Rai Radio 1, Mucchio, Audioreview), Michele Lionello (Voci Per La Libertà), Enrico Maria Magli (Radio 1, Deejay TV), Carlo Mandelli (QN – Quotidiano Nazionale, Il Giorno), Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International), Valeria Rusconi (Repubblica, Espresso), Giordano Sangiorgi (Meeting degli Indipendenti), Renzo Stefanel (Rockit), Christine Weise (presidente di Amnesty International) e Savino Zaba (Rai 1, Radio 2).

Premio Amnesty Italia 2009. Ecco le dieci nomination!

Nel 2003 è stato istituito il Premio Amnesty Italia (P.A.I.) che ha permesso di portare il festival alla ribalta delle cronache italiane e di diffondere ancora di più le tematiche dei  diritti umani. Il P.A.I. nasce dalla volontà della Sezione Italiana di Amnesty International e del concorso “Voci per la Libertà” con lo scopo di coinvolgere artisti già affermati a livello nazionaleche abbiano pubblicato una canzone il cui testo possa contribuire alla sensibilizzazione sulla difesa dei Diritti Umani. DAN IELE SILVESTRI ha vinto la prima edizione del Premio con la canzone “IL MIO NEMICO”, scelta per le parole evocative ed emozionanti che puntano l’attenzione s u numerose tematiche connesse alle violazioni dei Diritti Umani. L’edizione 2004 del P.A.I. vede come vincitrice la canzone “PANE E CORAGGIO” di IVANO FOSSATI per il toccante testo sull’immigrazione clandestina che contribuisce a sensibilizzare il tema della difesa dei diritti umani. Nel 2005 il prestigioso premio è andato ai MODENA CITY RAMBLERS per la canzone “EBANO” per il testo altamente emotivo, l’intensa melodia e soprattutto per il tema strettamente legato alla campagna di Amnesty International “Mai più violenza sulle donne”. Il 2006 ha visto vincitrice PAOLA TURCI con “RWANDA” per il testo insieme suggestivo e di denuncia, che ricorda all’opinione pubblica il “genocidio dei 100 giorni” durante il quale, nel 1994, nel paese africano venne sterminato quasi un milione di persone. Nel 2007 il premio se lo è aggiudicato SAMUELE BERSANI con “OCCHIALI ROTTI” che ha riportato alla ribalta la terribile vicenda del reporter Enzo Baldoni che ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua determinazione. Infine nel 2008 il premio è andato ai SUBSONICA con “CANENERO” che ci parla di uno dei peggiori incubi che possa segnare la storia di un bambino: un abuso da parte di un adulto.

 


Daniele Silvestri
2003


Ivano Fossati
2004


MCR
2005


Paola Turci
2006


Samuele Bersani
2007


Subsonica
2008


Chi vincerà il
PREMIO AMNESTY
ITALIA 2009?

L’Associazione Voci per la Libertà e la Sezione Italiana di Amnesty International presentano la rosa delle dieci canzoni candidate al Premio Amnesty Italia 2009:

“CAMBIAMI IL DESTINO”
di Ania

“NON METTERE LE MANI IN TASCA”
di Caparezza

“LETTERE DI SOLDATI”
di Vinicio Capossela

“MULTUMESC”
di Cisco

“IL SOGNO DI MHEDY”
dei Folkabbestia

“LA GUERRA DELL’ACQUA”
di Ivano Fossati

“KABUL”
di Flavio Oreglio e I Luf

“RADIO CONGA”
dei Negrita

“IL GIORNO IN CUI VENNERO GLI AEREI”
degli Yo yo Mundi

“QUASI TUTTI”
di Massimo Zamboni

 

Il brano vincitore verrà selezionato nelle prossime settimane da una giuria di addetti ai lavori comprendente: Giò Alaimo (Il Gazzettino), Alessandro Besselva Averame (Mucchio), Silvia Boschero (Radio Rai), Marco Cavalieri (Radio Città Aperta), Valerio Corzani (Radio 3, Il Manifesto), Maria Cuffaro (Rai Tre), Luca D’Alessandro (MusicBoom), Fabio De Luca (Rolling Stone), Cinzia Fiorato (Rai Uno), Gabriele Guerra (Freequency), Ezio Guaitamacchi (Jam), Federico Guglielmi (Mucchio), Andrea Laffranchi (Corriere della Sera), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Carlo Mandelli (QN – Quotidiano Nazionale, Il Giorno), Riccardo Noury (Amnesty Italia), Diego Pinamonte (Smemoranda.it), Paolo Pobbiati (Amnesty Italia), Valeria Rusconi (Gruppo Espresso), Giordano Sangiorgi (MEI), Mauro Santoriello (MTV), Gianni Santoro (XL), Stefano Starace (A Rivista), Renzo Stefanel (Rockit), John Vignola (Vanity Fair, Radio 1), Savino Zaba (Rai Uno e Radio 2), Franco Zanetti (Rockol).

Il Bando Voci per la Libertà 2009

Durante l’ultima edizione del MEI di Faenza, l’Ass. Cult. “Voci per la Libertà” ha presentato il bando della Undicesima edizione di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty dando così il via ai lavori che si completeranno nella settimana che va dal 16 al 19 luglio con una quattro giorni di concerti, al termine di un percorso lungo otto mesi volto a portare all’attenzione dei mass media e a quante più persone possibili il tema del rispetto dei Diritti Umani: la manifestazione di Villadose da undici anni dà voce a coloro che attraverso l’arte – musicale, fotografica, cinematografica – si fanno carico di diffondere le tematiche promosse da Amnesty, affiancando l’Associazione nella lotta per una società che consideri tutto ciò che è necessario per avere una vita dignitosa come Diritto di tutti e non come privilegio di pochi. L’intento del concorso infatti è quello di diffondere i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani attraverso l’arte, riconosciuta quale importante mezzo di comunicazione dei valori del rispetto e tolleranza tra gli uomini. Le realtà musicali – ma non solo – emergenti potranno dunque iscriversi a Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty 2009 certe che l’Associazione Culturale “Voci per la Libertà”, Amnesty Italia, il Comune di Villadose, il Centro Ricreativo Giovanile di Villadose, il Gruppo Amnesty Italia 215 di Rovigo, la Provincia di Rovigo e la Regione Veneto – unite in questo progetto dal 1998, in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – daranno ai migliori progetti presentati la maggiore visibilità possibile.

SCOPO DEL CONCORSO
Ricordiamo che il concorso musicale “Voci Per La Libertà – Una canzone per Amnesty” è riservato a cantanti e gruppi musicali emergenti e prevede l’assegnazione del Premio “Una canzone per Amnesty” alla canzone (con testo e musica di propria produzione) che meglio rappresenti le tematiche attinenti alla difesa e alla promozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani; tutti gli artisti, solisti o gruppi, che intendano proporre un brano corrispondente ai requisiti sopraelencati possono iscriversi al concorso. Per tutti gli altri dettagli vi invitiamo a consultare il bando di iscrizione.

Fai la tua nomination per il Premio Amnesty Italia

Con i primi giorni del 2009 prende definitivamente il via la XII edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, il cui percorso è costellato come di consueto da innumerevoli tappe: l’ apertura del Bando di Concorso, il Premio Amnesty Italia, la Compilation, il Tour, le giornate conclusive del festival che si svolgeranno dal 16 al 19 luglio a Villadose (Ro). L’appuntamento più vicino riguarda il Premio Amnesty Italia, prestigiosa iniziativa che coinvolgerà attivamente una giuria altamente specializzata e quanti vorranno sottoporci le loro candidature: dai brani che andranno a comporre la rosa delle nomination emergerà la canzone vincitrice.

 

 


info@vociperlaliberta.it

 

 

Dateci una mano a scovare i candidati del Premio Amnesty Italia!
Le canzoni che ci proporrete entreranno a far parte di una selezione finale di 10, e tra queste la giuria  sceglierà la vincitrice.

Provate a pensare: deve essere una canzone italiana uscita nel corso del 2008, con un testo forte, incisivo, che punta dritto al cuore, capace di evidenziare l’importanza dei diritti umani. Terremo presenti tutte le segnalazioni che arriveranno entro il 31 gennaio 2009, scadenza dopo la quale i giurati decideranno a chi assegnare il Premio Amnesty Italia.

Daniele Silvestri ha vinto la prima edizione del Premio con la canzone “Il mio nemico”, scelta per le parole evocative ed emozionanti che puntano l’attenzione su numerose tematiche connesse alle violazioni dei Diritti Umani. L’edizione 2004 del P.A.I. vede come vincitrice la canzone “Pane e coraggio” di Ivano Fossati per il toccante testo sull’immigrazione clandestina che contribuisce a sensibilizzare il tema della difesa dei diritti umani. Nel 2005 il prestigioso premio è andato ai Modena City Ramblers per la canzone “Ebano” per il testo altamente emotivo, l’intensa melodia e soprattutto per il tema strettamente legato alla campagna di Amnesty International “Mai più violenza sulle donne”. Il 2006 ha visto vincitrice Paola Turci con “Rwanda” per il testo insieme suggestivo e di denuncia, che ricorda all’opinione pubblica il “genocidio dei 100 giorni” durante il quale, nel 1994, nel paese africano venne sterminato quasi un milione di persone. Nel 2007 il premio se lo è aggiudicato Samuele Bersani con “Occhiali rotti” che ha riportato alla ribalta la terribile vicenda del reporter Enzo Baldoni che ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua determinazione. Il 2008 ha visto i Subsonica vincitori con il brano “Canenero” che ci parla di uno dei peggiori incubi che possa segnare la storia di un bambino: un abuso da parte di un adulto.

 

 



Daniele Silvestri
2003



Ivano Fossati
2004



MCR
2005



Paola Turci
2006



Samuele Bersani
2007



Subsonica
2008

PAI 2009

Chi sarà il prossimo?

Finalista Web per i primi 30 iscritti al concorso 2009

Sono partite le iscrizioni la dodicesima edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, il Festival che da più di 10 anni promuove i Diritti Umani attraverso la cultura musicale e l’aggregazione dei giovani. La novità di quest’anno è il “Finalista Web”.

 

Ricordiamo infatti che i primi 30 artisti che entro e non oltre il

28 FEBBRAIO 2008

 

si saranno iscritti al concorso (le modalità sono le medesime per tutti gli iscritti, vedi il bando di concorso) saranno inseriti in una pagina a loro dedicata, nella quale sarà possibile, conoscerli, vederli, ascoltarli e VOTARLI!!!

Il brano dell’artista o del gruppo più votato dai visitatori del sito della manifestazione, parteciperà di diritto alla fase finale del concorso.


I restanti 29 parteciperanno comunque alle selezioni dell’apposita commissione che selezionerà i restanti 11 artisti che parteciperanno alla fase finale del concorso.

 

Forza ragazzi chi prima arriva meglio…

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Edizione 2010

IL PROGRAMMA E I GRUPPI CHE HANNO PARTECIPATO AL CONCORSO
(in grassetto i finalisti dell’edizione)

 

Giovedì 22 Luglio

– Anteprima Festival –

Sangue & Inchiostro

 

Semifinali Concorso

PRHOME (Rovigo)
GIORGIO BARBAROTTA (Treviso)
ALBERTO DESPINI (Bologna)
+
Headliner: HEIKE HAS THE GIGGLES

 

Giovedì 23 Luglio

– Anteprima Festival –

Artcore Machine

 

Semifinali Concorso

CORIMÈ (Trapani)
BANDA FRATELLI ( Cuneo)
NEODEA (Milano)
+
Headliner: PERTURBAZIONE

Sabato 24 Luglio

– Anteprima Festival –

NICOLAI LILIN (autore di “Educazione siberiana” e “Caduta libera”) con Japanese But Goodies

 

Semifinali Concorso

THISORDER (Ischia)
PICCOLA ORCHESTRA KARASCIÒ (Bergamo)
CAROTE SBRICIOLATE (Roma)
+
Headliner: PAOLA TURCI

Sabato 25 Luglio

– Anteprima Festival –

Marcello Ubertone

 

FINALE PREMIO AMNESTY EMERGENTI
+

 CARMEN CONSOLI

 


 

 

Compilation 2011

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Carmen Consoli

01. “Mio Zio”

 Piccola Orchestra Karasciò

02. “Beshir”

03. “Il nuovo circo”

Paola Turci

04. “Rwanda”

Giorgio Barbarotta

“Bal Ashram”

06. “Il cacciatore di sogni”

Perturbazione

07. “Mao Zeitung”

Prhome & TMTM

08. “Black Rain”

09. “La tua storia”

Heike Has The Giggles

10. “Sh!”

Thisorder

11. “Late Empire”

12. “Blood On The Wheel”

Corimè

13. “Nuove medicine”

14. “Specchi”

 

bonus track: Paola Turci For Amnesty

La Costituzione della Repubblica Italiana

PRINCIPI FONDAMENTALI

 

Art. 1.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Art. 5.
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.

Art. 6.
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Art. 7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Art. 10.
L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.

Art. 11.
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

 

Per continuare a leggere, scarica il file completo in .pdf cliccando qui

La convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176, depositata presso le Nazioni Unite il 5 settembre 1991.

Traduzione non ufficiale pubblicata sulla G.U. n. 135 del 11-6-1991 – Suppl. Ordinario n.35

Preambolo
Gli Stati parti alla presente Convenzione

 

Considerando che, in conformità con i principi proclamati nella Carta delle Nazioni Unite, il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana nonché l’uguaglianza e il carattere inalienabile dei loro diritti sono le fondamenta della libertà, della giustizia e della pace nel mondo,

Tenendo presente che i popoli delle Nazioni Unite hanno ribadi to nella Carta la loro fede nei diritti fondamentali dell’uomo e nella dignità e nel valore della persona umana e hanno risolto di favorire il progresso sociale e di instaurare migliori condizioni di vita in una maggiore libertà,

Riconoscendo che le Nazioni Unite nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nei Patti internazionali relativi ai Diritti dell’Uomo hanno proclamato e hanno convenuto che ciascuno può avvalersi di tutti i diritti e di tutte le libertà che vi sono enunciate, senza distinzione di sorta in particolare di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di ogni altra opinione, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di ogni altra circostanza,

Rammentando che nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo le Nazioni Unite hanno proclamato che l’infanzia ha diritto a un aiuto e a un’assistenza particolari, Convinti che la famiglia, unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività, Riconoscendo che il fanciullo ai fini dello sviluppo armonioso e completo della sua personalità deve crescere in un ambiente familiare in un clima di felicità, di amore e di comprensione,

In considerazione del fatto che occorre preparare pienamente il fanciullo ad avere una sua vita individuale nella società, ed educarlo nello spirito degli ideali proclamati nella Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, di dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà, […]

 

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