Samuele Bersani vince la quinta edizione del Premio Amnesty Italia con il brano “Occhiali rotti”
Samuele Bersani, col brano “Occhiali rotti”, è il vincitore della quinta edizione del Premio Amnesty Italia, indetto dalla Sez. Italiana di Amnesty International e dall’Associazione Culturale “Voci per la libertà” come riconoscimento per il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel 2006.
“Il brano ‘Occhiali rotti’ riporta alla ribalta la terribile vicenda dell’assassinio di Enzo Baldoni, un attivista per i diritti umani che ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua determinazione. Le parole di Bersani ci ricordano l’amore per la vita, la voglia di capire e il tono lieve di questo straordinario personaggio, dimenticato forse un po’ troppo presto dai suoi connazionali. Nell’attribuire il Premio Amnesty a questa canzone, il nostro pensiero non può non andare in primo luogo ai familiari di Enzo e al vuoto incolmabile che questa perdita ha causato loro.”
Paolo Pobbiati
Presidente della Sezione Italiana di Amnesty International
“Sono orgoglioso ed emozionato di vedermi attribuito un riconoscimento così importante da Amnesty, che rimane una delle poche bandiere di vera pace e giustizia, in un mondo sempre più dominato dagli interessi privati e guerrafondai di qualche “superpotenza”. Ho scritto “Occhiali Rotti” pensando ad Enzo Baldoni: voglio dedicare questo premio ai suoi familiari, e il mio pensiero va a tutti quei reporter sparsi nel mondo che a rischio della loro pelle ci tramandano una verità senza filtri, raccontandoci il punto di vista dei deboli e di chi altrimenti non avrebbe voce”.
Samuele Bersani
Vincitore Premio Amnesty Italia 2007
La premiazione di Samuele Bersani avrà luogo a Villadose (Rovigo),nel corso della decima edizione del concorso musicale dal vivo“Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma a fine luglio.
OCCHIALI ROTTI
Ho lasciato la mancia al boia per essere sicuro
che mi staccasse la testa in una volta sola e ti assicuro
non lo pagai sperando di fermarlo
come mai si ritirò è un mistero e il motivo non so spiegarlo ma so andarmene lontano
se nessuno mi trattiene
e tornarmene a Milano nonostante le catene
Ho lasciato la mancia al boia, sai quanto mi servisse
un orologio Bulova
se il tempo lo scandiva la mia tosse
tanto che poi in cambio ottenni acqua
e un sorriso che pensai
fosse un rischio persino per lui
per capirmi è necessaria la curiosità di Ulisse
di viaggiare in solitaria
vedendo il mondo per esistere…
E chissà che poi non capita che ad uccidermi
sia per caso la pallottola amica di un marine
ma se chi dovrebbe darti aiuto respinge il tuo saluto cosa fai?
bestemmi o preghi il dio del vetro andando marciandietro via dai guai
e vai all’inferno
che la differenza in fondo non ci sta
Ho lasciato la mancia al boia per essere sicuro
che mi staccasse la testa in una volta sola e ti assicuro
non lo pagai sperando di fermarlo
come mai si ritirò è un mistero e il motivo non so spiegarlo
ma nel giro di un minuto dietro a un paio di lenzuola
è sbucato il sostituto
con in mano una pistola
Finalmente un po’ di musica
ma che nostalgia di quando avevo preso la chitarra elettrica e l’ho data via
chissà se gli errori del passato sono ancora adesso in garanzia e se mi verrà mai perdonato il fatto che io spesso andassi via un bacio a tutti, quanti sogni belli e quanti brutti
i miei occhiali si son rotti
ma qualcuno un giorno li riparerà…
Finalmente un po’ di musica
ma che nostalgia di quando avevo preso la chitarra elettrica e l’ho data via
chissà se gli errori del passato sono ancora adesso in garanzia e se mi verrà mai perdonato il fatto che non fossi a casa mia
un bacio a tutti, fate sogni belli e pochi brutti
i miei occhiali si son rotti
ma qualcuno un giorno se li metterà
e a occhi semichiusi
attraverserà posti distrutti
e silenziosi.
Samuele Bersani
La giuria del Premio Amnesty Italia 2007 è stata composta da: Giò Alajmo (Il Gazzettino), Luca Bernini (Gq), Silvia Boschero (Radio Rai Uno), Valerio Corzani (Radio Rai, Il Manifesto), Luca D´Alessandro (Music Boom), Gabriele Guerra (Freequency), Ezio Guaitamacchi (Jam, Lifegate), Federico Guglielmi (Il Mucchio), Andrea Laffranchi (Corriere Della Sera), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Carlo Lucarelli (scrittore), Carlo Mandelli (Il Giorno), Daniel Marcoccia (RockStar), Riccardo Noury (Amnesty International), Diego “Alligatore” Pinamonte (smemoranda.it), Paolo Pobbiati (Amnesty International), Giordano Sangiorgi (MEI), Mauro Santoriello (MTV), Gianni Santoro (XL), Renzo Stefanel (Rockit), Stefano Starace (A rivista), John Vignola (Vanity Fair, Radio Rai) e Franco Zanetti (Rockol).
Gli altri nove brani in concorso erano:
- “Bit Crash” (Africa Unite)
- “Al mercato di Porta Palazzo” (Gianmaria Testa)
- “L’arcangelo” (Ivano Fossati)
- “Addio alle armi” (Mario Venuti)
- “Qualcuno verrà da te” (Mau Mau)
- “Le strade di Crawford” (Modena City Ramblers)
- “Milioni di giorni” (Nicolò Fabi)
- “Dove si va” (Nomadi)
- “Fela “(Orchestra di Piazza Vittorio)
Le precedenti edizioni del Premio Amnesty Italia sono state vinte da: