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Manca ormai poco tempo!

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8° Concorso Musicale Nazionale dal Vivo

Villadose (Ro) 21 – 25 luglio 2005


Manca ormai poco tempo alla scadenza delle iscrizioni al concorso “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, giunto quest’anno all’ottava edizione. Il concorso, nato nel 1998 in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, è promosso dall’Associazione Culturale Voci per la Libertà, dalla Sezione Italiana di Amnesty International in collaborazione con il Comune di Villadose, il Centro Ricreativo Giovanile di Villadose, il Gruppo Amnesty Italia 215 di Rovigo, la Provincia di Rovigo e la Regione Veneto.

L’intento del concorso è quello di diffondere i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (D.U.D.U.) attraverso la musica, riconosciuta come importante mezzo di comunicazione dei valori di rispetto e tolleranza tra gli uomini. “Voci Per La Libertà – Una canzone per Amnesty” è riservato a cantanti e gruppi musicali emergenti e prevede l’assegnazione del Premio “Una canzone per Amnesty” alla canzone (con testo e musica di propria produzione) che meglio rappresenta le tematiche in difesa dei diritti umani.

Tutti quei cantanti e gruppi musicali emergenti che avessero realizzato una canzone, con testi e musica di propria produzione, in grado di comunicare l’importanza dei principi contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti umani possono partecipare alla nuova edizione del festival.

I sei finalisti parteciperanno al cd compilation “Voci per la Libertà 2005” distribuito in tutta Italia. Nella finale del 24 luglio sarà proclamato il vincitore del Premio Una canzone per Amnesty il quale farà da testimonial al cd compilation e verrà promosso per un anno dall’ufficio stampa del concorso. Inoltre della canzone vincitrice ne verrà realizzato il videoclip.

 

CLICCA QUI PER IL BANDO E LA SCHEDA DI ISCRIZIONE

 

Le iscrizioni termineranno il
21 Maggio 2005

 

Inoltre Voci per la Libertà da quest’anno ha anche indetto una rassegna

arte per la liberta

Questa iniziativa nasce per far sì che il messaggio della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (D.U.D.U) possa essere trasmesso anche da forme d’arte visiva oltre che musicale. Durante le rassegne le opere gli artisti che si saranno meglio distinti nelle proprie sezioni verranno segnalate e diffuse dall’Associazione Culturale “Voci per la Libertà” e dalla Sezione Italiana di Amnesty International.

 

PARTNER MEDIA DI
VOCI PER LA LIBERTÀ – UNA CANZONE PER AMNESTY:


Rocksound, Rockstar, Freequency, Caterpillar RAI Radio2, Rockit, Idbox, MusicBoom, Risuono, Rockshock, Delta Radio, Radio Base, ViaVai, La Voce di Rovigo, Telestense

arte per la liberta

Bando “Arte per la Libertà” 2005

arte per la liberta

In occasione dell’8° Edizione del Festival “Voci per la Libertà” gli organizzatori indicono una rassegna che sarà divisa in 3 sezioni:

 

  • Fumetti per la  Libertà 
  • Scatti per la  Libertà
  • Corti per la  Libertà

 

Questa iniziativa nasce per far sì che il messaggio della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (D.U.D.U) possa essere trasmesso anche da forme d’arte visiva oltre che musicale. Durante le rassegne le opere gli artisti che si saranno meglio distinti nelle proprie sezioni verranno segnalate e diffuse dall’Associazione Culturale “Voci per la Libertà” e dalla Sezione Italiana di Amnesty International.

 

Fumetti per la Libertà


Sezione della rassegna dedicata a fumettisti e illustratori che con la loro arte vogliono veicolare il messaggio della Dichiarazione dei Diritti Umani dell’Uomo. Per partecipare ogni artista dovrà sviluppare il tema della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (D.U.D.U) con un massimo di 10 tavole in formato A4 (21×29,7), su una sola facciata, con tecniche libere. Per la rassegna non sono ammesse opere realizzate con il computer grafico e devono essere spediti i disegni originali (e non fotocopie o stampe laser).

 

Scatti per la Libertà

 

Sezione dedicata a tutti i fotografi professionisti e non, che con i loro scatti vogliano lanciare un messaggio o esprimere con le foto i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (D.U.D.U). Le foto in formato digitale, nel numero massimo di 3 per autore, dovranno essere spedite all’indirizzo info@vociperlaliberta.it in formato .JPG a 300 dpi, accompagnati dai dati dell’autore e del titolo di ogni singola opera e specificando nell’oggetto “Scatti in Libertà”.

 

Corti per la Libertà

 

Sezione della rassegna riguardante i cortometraggi e dedicata a tutti quelli che credono sia possibile esprimere dei contenuti, delle idee, attraverso una telecamera e/o cinepresa senza essere necessariamente dei professionisti del settore. Tali realizzazioni devono riguardare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (D.U.D.U). Ogni artista può concorrere con il proprio corto di durata max di 10 minuti (per durata dell’elaborato s’intende l’intervallo di tempo che intercorre dalla prima all’ultima immagine o suono (quindi sono compresi anche i titoli di testa e di coda). Il cortometraggio dovrà pervenire alla Segreteria Organizzativa di “Voci per la Libertà” in formato VHS indipendentemente dal supporto in cui è stato girato.

 

Modalità di Partecipazione

 

Ogni singola opera dovrà avere un titolo. Tutto il materiale comprendente gli elaborati accompagnati dai dati e dai recapiti degli autori (nome, cognome, indirizzo, telefono, e-mail) per le diverse sezioni della rassegna, dovrà essere spedito (esclusa le sezione “Scatti per la Libertà”) in busta chiusa a:

 

Associazione Culturale
“Voci per la Libertà”
Via Paganini 16
– 45010 – Villadose (Ro)

Tel. 0425.405562

entro e non oltre sabato 21 Maggio 2005 (farà fede il timbro postale)

La partecipazione alla rassegna per tutte le sezioni è
totalmente gratuita.

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Concerto “Ro-ck-all-Asia”

DURANTE LA GIORNATA “RO-CK-ALL-ASIA” SONO STATI RACCOLTI
1000.60 EURO!
GRAZIE A TUTTE LE PERSONE CHE HANNO RESO POSSIBILE TUTTO CIO’


 

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Eretika


ViaggioSegreto


Iguanasana


Malastrana


Heza


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Folletti

Juxtabrunch

Myoon

Marmaja

African Brothers

(clicca sulle immagini per ingrandirle)

 

Voci per la Libertà e la Provincia di Rovigo assieme a diversi gruppi musicali polesani decidono di unire le loro forze e di impegnarsi concretamente attraverso un grande concerto per raccogliere fondi in favore delle popolazioni del sud-est asiatico colpite dal maremoto.

 

Provincia di Rovigo
Assessorato Pace e Diritti Umani
&
Associazione Culturale “VOCI PER LA LIBERTÀ”

Con l’adesione di: Bottega del commercio equosolidale La Fionda di Davide, Associazione MIGRO, Amnesty International Gruppo Italia 215 di Rovigo

 

PRESENTANO

 

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Nel panorama musicale giovanile polesano alcuni gruppi si uniscono per impegnarsi concretamente a favore delle popolazioni del sud est asiatico colpite dal maremoto.


“A seguito degli sconvolgenti e disastrosi eventi naturali che hanno colpito le popolazioni del sud-est asiatico nasce, grazie alla gratuita partecipazione di molte band della provincia di Rovigo, l’idea-esigenza di realizzare una vera e propria maratona musicale, allo scopo di raccogliere fondi per aiutare tutte quelle persone così duramente provate. “Ro-ck-all-Asia” diventa così per tutti   un reale e prezioso punto d’incontro tra musica e solidarietà, festa e impegno sociale, perché non ci sia più di mezzo “quel mare” tra il dire e il fare.
Ti aspettiamo.”

 

SABATO 5 FEBBRAIO
 

TEATRO “DON BOSCO” ROVIGO
DALLE 16.00 ALLE 24.00

 

MALVENA
ERETIKA
VIAGGIOSEGRETO
IGUANASANA
MALASTRANA
HEZA
FOLLETTI DEL GRANDE BOSCO
IPERURANIO
JUXTABRUNCH
MYOON
MARMAJA
AFRICAN BROTHERS

 

TUTTI I FONDI RACCOLTI DURANTE LA SERATA SARANNO DESTINATI A FAVORE DELLA SEDE DELLA COMUNITA’ INCONTRO DI DON GELMINI A LAMSAI IN THAILANDA CHE RACCOGLIE OLTRE 100 BAMBINI DELLE FAMIGLIE DURAMENTE COLPITE DALLO TSUNAMI

 

Partners della manifestazione:
TEATRO DON BOSCO, EUROPRINT, VIAVAI

 

Organizzazione:

Associazione Culturale “Voci per la Libertà”

web: www.vociperlaliberta.it

e-mail: info@vociperlaliberta.it

tel: +39 0425/505562

Via Paganini 16 – 45010 –

Villadose (RO)

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Cd compilation “VOCI PER LA LIBERTÀ 2004”

Dal 26 Gennaio 2005 nei migliori negozi di musica (Self Distribuzione)

 

cover cd2004 mid

Ogni anno centinaia di gruppi emergenti di tutta Italia spediscono all’attenzione di Voci per la Libertà i propri demo con canzoni ispirate alla voglia di cambiamento, a problemi relativi all’immigrazione, alla povertà, alla fame, alla discriminazione e a tematiche legate ai diritti umani… Ogni anno 12 fra questi artisti e gruppi vengono selezionati per partecipare al concorso nato nel 1998 in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che si svolge a Villadose (RO) e che dà un riconoscimento alla canzone più vicina alla “missione” di Amnesty International con il premio “Una canzone per Amnesty”.

I 6 gruppi finalisti della scorsa edizione del concorso sono i protagonisti di “Voci per la Libertà 2004”, il cd compilation che verrà distribuito in tutta Italia dalla Self a partire da gennaio 2005. Dodici tracce (due per ogni band) che esplorano i generi musicali più disparati: dal folk personalizzato dei vincitori Riserva Moac, al cantautorato popolare dei Terramare (Premio della Critica), passando per l’elettronica “brasiliana” di Sandy Müller Duo (Premio Giuria Popolare), fino al mind rock dei Pekisch, al pop-rock dei Jailsound e al fine cantautorato dei Fabularasa. Dodici canzoni che per l’anno 2005 rappresenteranno l’iniziativa di Voci per la Libertà: lasciare che sia la musica a sensibilizzare l’orecchio e il cuore del pubblico sul messaggio umanitario di Amnesty International.

 

Tracklist

 

1. “Ungaretti” Riserva Moac (Premio Una canzone per Amnesty)
2. “Di vedetta sul mondo” Riserva Moac

3. “Preghiera di notte” Terramare (Premio della Critica)
4. “Nero argentino” Terramare

5. “Nunca aconteceu comigo” Sandy Müller Duo (Premio Giuria Popolare)
6. “Cai chuva cai” Sandy Müller Duo

7. “Lontano da ieri” Pekisch
8. “Oro bianco” Pekisch

9. “New Decade Lie” Jailsound
10. “Mist” Jailsound

11. “Allende” Fabularasa
12. “Fiorile” Fabularasa

 

*Contenuto extra: videoclip “Ungaretti” (regia di Stefano Bertelli)


SLOGAN

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Importanti novità discografiche per due gruppi di Voci per la Libertà: Il Combo Farango e Lineamaginot

Siamo orgogliosi di presentare le uscite discografiche di due gruppi che hanno preso parte all’edizione 2002 del Concorso, inseriti nella complilation “Voci per la Libertà 2002”.
Anche questo è prova che il nostro Festival è un’ottima vetrina per gli artisti che hanno partecipato e che vorranno partecipare alle prossime edizioni del Concorso.

 

IL COMBO FARANGO
“NON LO FACCIO PIÙ”
[STORIE DI NOTE]

 

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Non lo faccio più è l’atteso album d’esordio de Il Combo Farango, vincitori dell’edizione 2002 di Voci per la Libertà, una delle formazioni più apprezzate e seguite nei circuiti della nuova musica d’autore.
In questo lavoro Il Combo Farango riesce nell’intento di far coesistere l’estrema accuratezza degli arrangiamenti con la valorizzazione delle capacità espressive dei singoli, eccellenti, musicisti.
E’ musica che colpisce al cuore e al cervello, coniugando eleganza formale e concentrazione emotiva, strumentazioni insolite e sonorità morbide e risonanti, profondità e leggerezza.
Le canzoni meticce del Combo, pur nell’eclettismo degli stili e delle lingue attraversate, non perdono mai di vista la coerenza del disegno complessivo: la varietà, l’alternarsi di parti obbligate con zone di improvvisazione, una certa asimmetria nelle strutture formali dei brani, non alterano l’impressione di semplicità e scorrevolezza generale.
Tutto si muove nella direzione di un suono omogeneo, di un nuovo stile, frutto di una ricerca autonoma nel campo degli arrangiamenti, della esecuzione e dell’interpretazione vocale.
Insomma “Non lo faccio più” è un’opera aperta, intensa, sincera, molto lontana da certi vizi musicali della nostra epoca…
Per saperne di più: www.ilcombofarango.it

 

 

LINEAMAGINOT
“ALLA CORTE DEI MIRACOLI”
[AUTOPRODOTTO]

 

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Nuova produzione invece per i Lineamaginot, finalisti dell’edizione 2002 di Voci per la Libertà.
Venghino siore e siori, si avvicinino! Alla “Corte dei miracoli” avran di che saziarsi amanti della canzone d’autore più nobile, quelli che adorano De Andrè, così come i vagabondi che s’accendono col (modern?)folk della Bandabardò.
Una piacevole sorpresa, questa squisita autoproduzione (ma di quelle d’alto bordo, con bollino siae e booklet e tutto in regola) del gruppo di Renzo Canafoglia: 12 brani che scivolano via leggeri eppur gustosi, come le caramelle che si usavano una volta, invece di dare il resto in monetine. E ne vorresti ancora, quindi torni al tasto “play”. Una sensibilità poetica che traspare dalle liriche in bilico tra story-telling, canzoni di (velata) denuncia e love-songs, mature ed efficaci – pur con qualche caduta di tono – ma senza per questo sacrificare “pacca” ed energia, quella degna d’una festa di paese, un calice di vino in mano. Ed un sorriso compiaciuto, allegro, ottimista stampato in faccia.
Per chi volesse ascoltare questo lavoro e comperarlo l’unico modo per farlo è collegarsi a : www.lineamaginot.it

mcr3

Modena City Ramblers vincitori PAI 2005

mcr3La 3ª edizione del Premio Amnesty Italia è stata vinta dalla canzone “Ebano” dei Modena City Ramblers.
Il prestigioso premio indetto dalla Sezione Italiana di Amnesty International e Voci per la Libertà viene assegnato al brano che ha meglio saputo affrontare il tema dei diritti umani.
A vincere le due edizioni precedenti erano stati:
 

“Il mio nemico” di Daniele Silvestri (2003)
“Pane e coraggio” di Ivano Fossati (2004)

 

La giuria, composta da critici musicali, rappresentanti di Amnesty International e di Voci per la Libertà, ha premiato “Ebano” (tratto dall’album “¡Viva la vida, muera la muerte!” – 2004) per il testo altamente suggestivo e l’intensa melodia, e soprattutto per il tema strettamente legato alla campagna di Amnesty International “Mai più violenza sulle donne”.

 

mcr4La canzone racconta, infatti, la vicenda di una ragazza africana emigrata in Italia, come molte altre, per cercare fortuna ma costretta infine a prostituirsi. E Perla Nera, la protagonista di “Ebano”, chiede che ognuno si ricordi della sua storia perché “… lungo il viale verso la sera, ai miei sogni non chiedo più nulla”.

 

“Siamo molto contenti di questo premio, le sensazioni che si provano in questi casi sono quelle di non sentirsi soli ed è la conferma che la strada dal nostro gruppo scelta 13 anni fa è quella giusta. Riconoscimenti come il Premio Amnesty ci danno ancor più forza e motivazione per proseguire il nostro percorso”.

Cisco [MCR]

 

“Ancora una volta la musica riesce a trasmettere un messaggio forte di denuncia sui temi dei diritti umani. La canzone dei Modena City Ramblers racconta la sofferenza quotidiana di migliaia di donne straniere nel nostro paese. Sono le nostre madri, sorelle, figlie: hanno subito violenza, non hanno più diritti. Forse la musica riuscirà a restituire loro un po’ di giustizia e speranza per il futuro.

Marco Bertotto
[Presidente della Sez. Italiana di Amnesty International]

 

I Modena City Ramblers riceveranno il premio durante il
Concorso Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”
che si terrà dal 21 al 25 luglio a Villadose (RO)

 

EBANO

 

Sono nata dove la pioggia porta ancora il profumo dell’ebano
Una terra là dove il cemento ancora non strangola il sole
Tutti dicevano che ero bella come la grande notte africana
E nei miei occhi splendeva la luna, mi chiamavano la Perla Nera…

A sedici anni mi hanno venduta, un bacio a mia madre e non mi sono voltata
Nella città con le sue mille luci per un attimo mi sono smarrita…
Così laggiù ho ben presto imparato che i miei sogni eran solo illusioni
E se volevo cercare fortuna dovevo lasciare ogni cosa

Ebano…
Jack O’s bar, Parade hotel, from me une
Ebano…

Spesi tutto quello che avevo per il viaggio e per i miei documenti
A palermo nel ’94 eravamo più di cento giù al porto…
Raccoglievo le arance e i limoni in un grande campo in collina
Lavoravo fino a notte inoltrata per due soldi e una stanza nascosta

Ebano…
It’s a long long night
It’s a long long time
It’s a long long road
Ebano…

Poi un giorno sono scappata verso Bologna con poca speranza
Da un’amica mi sono fermata, in cerca di nuova fortuna
Ora porto stivali coi tacchi e la pelliccia leopardata
E tutti sanno che la Perla Nera rende felici con poco…

Ebano…
Jack O’s bar, Parade hotel, for me une
Ebano…
Ebano…
It’s a long long night
It’s a long long time
It’s a long long road
Ebano…

Perciò se passate a Bologna, ricordate qual è la mia storia
Lungo i viali verso la sera, ai miei sogni non chiedo più nulla
Ebano…

[Modena City Ramblers]

carmen

Premio Amnesty Italia 2010

Carmen Consoli Vince il Premio Amnesty Italia 2010 con il brano “Mio Zio”

 

carmen

Carmen Consoli è la vincitrice dell’8° edizione del PAI, Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sez. Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente.

La premiazione di Carmen Consoli avrà luogo a Villadose (Rovigo), nel corso della serata finale della tredicesima edizione del concorso musicale dal vivo “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 22 al 25 luglio.

“Certo, sono onorata e felice di questo premio” – ha dichiarato Carmen Consoli. “Appoggio Amnesty International ogni volta che posso, nelle sue battaglie, nell’etica e nell’idea di persona che difende e promuove. Ma ringrazio Amnesty International per l’assegnazione di questo riconoscimento soprattutto per una ragione: gli abusi sui minori si consumano in famiglia, molto in famiglia, troppo in famiglia. La famiglia è il luogo fisico e ideale nel quale dovremmo trovare sempre rifugio e protezione e invece diventa troppo spesso il teatro di mostruosità, un teatrino che tendiamo a nascondere dietro il perbenismo, l’ipocrisia, la menzogna, a discapito ancora di chi non sa e non può difendersi. Parlarne, parlarne tanto e apertamente è il modo migliore per sgretolare questo teatro dell’orrore. Grazie, Amnesty, per dare un megafono al grido di dolore dell’innocenza perduta!”

 

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“Il brano ‘Mio Zio’ di Carmen Consoli è una canzone che fa gelare il sangue nelle vene” – ha affemato Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International – “con un’ironia crudele è capace di farti sentire la sofferenza e l’impotenza della bambina violata, la solitudine e la vergogna delle tante bambine che non ricevono aiuto perché i loro aguzzini sono uomini perbene, al di sopra di ogni sospetto in una società abituata ad addestrare ‘brave bambine’, docili, gioiose e disponibili e che faticano a conquistarsi un’autentica libertà. È ora di riconoscere che la violenza di genere è la violazione dei diritti umani più diffusa nel mondo, che donne e bambine hanno bisogno di solidarietà nel loro cammino verso l’autodeterminazione vera. La canzone di Carmen Consoli può dare coraggio e consapevolezza”.

 

 

Prima di Carmen Consoli hanno vinto il Premio Amnesty Italia: Daniele Silvestri (“Il mio nemico”, 2003), Ivano Fossati (“Pane e coraggio”, 2004), Modena City Ramblers (“Ebano”, 2005) e Paola Turci (“Rwanda”, 2006), Samuele Bersani (“Occhiali rotti”, 2007), i Subsonica (“Canenero”, 2008) e Vinicio Capossela (“Lettere di Soldati”, 2009). Clicca qui per andare alla pagina dedicata

 

 

 

elettra consoliMIO ZIO

Tratta dall’Album ELETTRA

 

 

 

 

 

Ho messo il rossetto rosso in segno di lutto
E un soprabito nero
Era un uomo distinto mio zio.
Madre non piangere, ingoia e dimentica
Le sue mani ingorde tra le mie gambe
Adesso sta in grazia di Dio.

Brava bambina fai la conta
Più punti a chi non si vergogna
Giochiamo a mosca cieca
Che zio ti porta in montagna.

Porgiamo l’estremo saluto ad un animo puro,
Un nobile esempio di padre, di amico e fratello
E sento il disprezzo profondo, i loro occhi addosso
Ho svelato l’ignobile incesto e non mi hanno creduto.

Brava bambina un po’ alla volta
Tranquilla, non morde e non scappa
Giochiamo a mosca cieca
Che zio ti porta in vacanza.

Brava bambina fai la conta
Chi cerca prima o poi trova
Gioiuzza fallo ancora
Che zio ti porta alla giostra
Che zio ti porta alla giostra.

Ho messo un rossetto rosso carminio
E sotto il soprabito niente
In onore del mio aguzzino.

 

Gli altri nove brani in concorso quest’anno erano:

 

cammariere

Carovane
Sergio Cammariere

consoli

Mio Zio
Carmen Consoli

di michele

Anja del settimo cielo
Grazia di Michele

dolcenera

Date a Cesare
Dolcenera

fabi

Parole che fanno bene
Niccolò Fabi

teatro

A sangue freddo
Il teatro degli orrori

piotta

Scappa
Piotta

radiodervish

Tancredi e Clorinda
Radiodervish

ramazzotti

Non possiamo chiudere gli occhi
Eros Ramazzotti

rei

Donna che parla in fretta
Marina Rei

 

Della giuria che ha selezionato le proposte pervenute alla segreteria di Voci per la libertà, hanno fanno parte: Giò Alaimo (il Gazzettino), Roberta Balzotti (Televideo Rai), Alessandro Besselva Averame (Mucchio), Ugo Coccia (Rai International), Cinzia Fiorato (Tg 1), Gianmaurizio Foderaro (Rai Radio 1), Federico Guglielmi (Rai Radio 1, Mucchio, Audioreview), Michele Lionello (Voci Per La Libertà), Enrico Maria Magli (Radio 1, Deejay TV), Carlo Mandelli (QN – Quotidiano Nazionale, Il Giorno), Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International), Valeria Rusconi (Repubblica, Espresso), Giordano Sangiorgi (Meeting degli Indipendenti), Renzo Stefanel (Rockit), Christine Weise (presidente di Amnesty International) e Savino Zaba (Rai 1, Radio 2).

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Premio Amnesty Italia 2009

Vinicio Capossela vince il Premio Amnesty Italia 2009 con il brano “Lettere ai soldati”

 

Vinicio Capossela, con “Lettere ai soldati”, è il vincitore della settima edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sez. Italiana di Amnesty International e dalla Associazione Culturale “Voci per la Libertà” per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente. La premiazione di Vinicio Capossela avrà luogo a VILLADOSE(ROVIGO), nel corso della serata finale della dodicesima edizione del concorso musicale dal vivo “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 16 al 19 luglio.

 

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“Ho iniziato a scrivere questa canzone al tempo della prima guerra del Golfo”ha dichiarato Vinicio Capossela. “Tutti noi tremavamo, era la prima volta che la guerra dava l’impressione di arrivare in casa di ognuno, in diretta, per mezzo della televisione, rendendoci partecipi come a un evento. Quella sera, al Teatro Storchi di Modena, Ivano Fossati concluse il suo concerto cantando ‘Il disertore’ di Boris Vian. Io tornai a casa e pensavo a tutta questa gente sull’orlo della catastrofe. Ognuno si sentiva impaurito qui più che al fronte. Dunque fui vittima, come tutti, della Paura, la Paura minacciata ad arte, che da sempre trova la più grande cassa di risonanza. Anni sono passati e a quella guerra ne sono seguite altre, per quanto possibile ancora peggiori” – ha aggiunto Capossela. “Dopo la Paura, ho voluto provare a mettere a fuoco l’impersonalità dell’uccidere. La gente che salta in aria da lontano, senza vedersi. E soprattutto il meccanismo della regola d’ingaggio. Il regolamento dell’uccidere. Lo stabilire quando è legale ammazzare. La freddezza della tecnologia delle armi. L’applicazione della chirurgia per cambiare i pezzi rotti, i crani, gli arti a chi salta in aria. L’ho fatto a mezzo di una canzone e di un battito del cuore, cercando di rendere oggettivamente la negazione dell’uomo, l’affidare la sua anima alle lettere. Le lettere, più vere di ogni retorica, che sono quelle che non arrivano a destinazione, nella grande Paura videodiffusa. Una canzone non è nulla confrontata a quanto fanno le persone che lavorano in organizzazioni come Amnesty International. Dunque ringrazio Amnesty International per il lavoro che svolge e per l’attenzione che ha dedicato al mio”.

 

Pobbiati“La canzone ‘Lettere di soldati’ di Vinicio Capossela ci racconta immagini di guerra crude e realistiche, prive di ogni retorica romantica e senza alcuna traccia di eroismo” ha affermato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. “Descrive la guerra come luogo della spersonalizzazione assoluta e ci porta in una dimensione in cui l’uomo perde la propria identità e umanità. Amnesty International e Voci per la libertà hanno conferito il Premio Amnesty a questo brano perché porta a riflettere sulla negazione dei diritti umani implicita in ogni guerra, in questo primo decennio del XXI secolo ancora attraversato da conflitti sanguinosi e spesso, apparentemente, senza soluzione”.

 

 

 

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LETTERA AI SOLDATI
 

 

(Vinicio Capossela)

 

 

 

 

Apre la strada
la vita e l’amore
chiude la strada
la morte e il dolore
limpida è l’aria
la palma è tranquilla
il fiume scorre
la luna non vede
che polvere e stelle
l’alba non sente
l’angoscia di noi
Piccoli soldati
piccoli e armati
dal coraggio d’ordinanza e dalla noia
dalla gloria dal rancio e dagli eroi
e dalle..
lettere d’amore
La casa ci separa e ci avvelena
nessuno tornera’ più come prima
Filo spinato
cemento armato
occhi nascosti
ovunque per terra
la radio gracchia
la testa scuote
le buche e le ruote
il cielo è soltanto
una feritoia
un recinto blindato
di un vetro di Humvee
Il deserto è tranquillo
non c’è linea del fronte
pattuglia di guardia
a balia del nulla
nulla che esplode
rovente nell’aria
odore di gomma
e carne bruciata
e pezzi di cranio
cervella per terra
e pezzi di faccia
e pezzi di noi
meccanismi d’ossa
e protesi in cambio
e sangue drenato
e sangue versato
In sacchi di plastica
torna un soldato
e lascia effetti
foto e armadietti
e alcool in branda
pornografia
e giacche graduate
lucenti e stemmate
e soldi e coraggio
e contratti d’ingaggio
lascia un alloggio
e lascia..
lettere d’amore
Uccidere non è peccato se non sei ucciso tu
uccidere non è peccato se è regola e lavoro
50 metri
sparare al motore
a 20 nel vetro
a 10 nel cuore
non hai conosciuto
chi è che hai centrato
una croce nel vetro
nebulizzato
non era un soldato
non era un soldato
piccolo e armato..
Il cielo ora è più nero e non è fumo
nessuno tornera’ più come era
La notte è serena
la palma è tranquilla
il fiume scorre
Babilonia muta
resta nel sole
e non si importa di noi
Piccoli soldati
piccoli e armati
piccoli soldati
piccoli e armati

 

GLI ALTRI BRANI IN CONCORSO ERANO:


ania 120x120(1) caparezza 120x120 cisco 120x120

CAMBIAMI
IL DESTINO
di Ania

NON METTERE
LE MANI IN TASCA
di Caparezza

MULTUMESC
di Cisco

folkabbestia 120x120 fossati ivano 120x120 oreglio flavio 120x120

IL SOGNO
DI MHEDY
dei Folkabbestia

LA GUERRA DELL’ACQUA
di Ivano Fossati

KABUL
di F. Oreglio e I Luf

negrita 120x120 yo yo mundi 120x120 zamboni massimo 120x120

RADIOCONGA
dei Negrita

IL GIORNO IN CUI VENNERO GLI AEREI
degli Yo yo Mundi

QUASI TUTTI
di Massimo Zamboni

 

Della giuria che ha selezionato le proposte pervenute alla segreteria di Voci per la libertà, hanno fatto parte: Giò Alaimo (Il Gazzettino), Alessandro Besselva Averame (Mucchio), Silvia Boschero (Radio Rai), Marco Cavalieri (Radio Città Aperta), Valerio Corzani (Radio 3, il manifesto), Maria Cuffaro (Rai Tre), Luca D’Alessandro (MusicBoom), Fabio De Luca (Rolling Stone), Cinzia Fiorato (Rai Uno), Gabriele Guerra (Freequency), Ezio Guaitamacchi (Jam), Federico Guglielmi (Mucchio), Andrea Laffranchi (Corriere della Sera), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Carlo Mandelli (QN – Quotidiano Nazionale, Il Giorno), Riccardo Noury (Amnesty International – Sezione Italiana), Diego Pinamonte (Smemoranda.it), Paolo Pobbiati (Amnesty International – Sezione Italiana), Valeria Rusconi (Gruppo Espresso), Giordano Sangiorgi (MEI), Mauro Santoriello (MTV), Gianni Santoro (XL), Stefano Starace (A Rivista), Renzo Stefanel (Rockit), John Vignola (Vanity Fair, Radio 1), Savino Zaba (Rai Uno e Radio 2), Franco Zanetti (Rockol).

 

Prima di Vinicio Capossela, hanno vinto il Premio Amnesty Italia Daniele Silvestri (“Il mio nemico”, 2003), Ivano Fossati (“Pane e coraggio”, 2004), Modena City Ramblers (“Ebano”, 2005) e Paola Turci (“Rwanda”, 2006), Samuele Bersani (“Occhiali rotti”, 2007) e i Subsonica (“Canenero”, 2008).

subsonica PAI 08(2)

Premio Amnesty Italia 2008

 

I SUBSONICA, con “Canenero”, sono i vincitori della sesta edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nell’anno precedente. Prima dei Subsonica, avevano vinto il Premio Amnesty Italia Daniele Silvestri (“Il mio nemico”, 2003), Ivano Fossati (“Pane e coraggio”, 2004), Modena City Ramblers (“Ebano”, 2005) e Paola Turci (“Rwanda”, 2006) e Samuele Bersani (“Occhiali rotti”, 2007).

 

subsonica PAI 08(2)“E’ un onore di quelli grandi ricevere da un’istituzione come Amnesty un riconoscimento così” hanno dichiarato i Subsonica “Da un lato perché scrivendo una canzone su uno specifico tema, come ad esempio questo degli abusi sui minori, non ci si chiede mai quanto  in concreto saprà  smuovere interesse o suscitare riflessioni. Altrimenti ci si blocca e non lo si fa più. E dall’altro perché Amnesty International, puntualmente presente nella tutela dei diritti  delle persone, si dimostra rapida attenta ed efficace nell’individuare tutti i significati del termine ‘violazione’, per i quali purtroppo non sempre occorrono dittature o prigioni perse in capo al mondo. La violazione dei diritti può avvenire tra le pareti le domestiche come in una qualsiasi caserma di un paese democratico e purtroppo può riguardare ognuno di noi in qualsiasi momento. Ringraziamo, quindi, Amnesty International per questo premio, ma non solo”.

 

fotopobbiati200x133“Canenero ci parla di uno dei peggiori incubi che possa segnare la storia di un bambino: un abuso da parte di un adulto” ha dichiarato Paolo Pobbiati, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. “Si tratta di una delle forme più feroci di violenza, perpetrata nei confronti di un soggetto debole e indifeso. I Subsonica hanno avuto il coraggio di utilizzare la musica per raccontare quanto questo fenomeno sia diffuso e presente anche in realtà apparentemente normali, per ricordare quanti ‘cani neri’ stiano sbranando il futuro di tanti bambini”.

 

 

La premiazione dei SUBSONICA
avrà luogo a VILLADOSE (Rovigo)
DOMENICA 20 LUGLIO


ORE 18.00 CONFERENZA STAMPA APERTA AL PUBBLICO
Presso Sala Consiliare Municipio Villadose

 

IN SERATA ACUSTIC LIVE DEI SUBSONICA
Presso Stadio Rugby Villadose

 

 

Gli altri nove brani in concorso erano:

 

bennato 120x120 tetes 120x120 gemellidiversi 120x120

Canzone per Beirut
Eugenio Bennato

Avanti pop
Tetes de Bois

Boom!
Gemelli Diversi

nannini 120x120 negramaro 120x120 radiodervish 120x120

Mosca cieca
Gianna Nannini

Tu ricordati di me
Negramaro

Milioni di promesse
Radiodervish

remotti 120x120 ruggiero 120x120 canali 120x120

La guerra dei vecchietti
Remo Remotti

Canzone fra le guerre
Antonella Ruggiero

Canzone della tolleranza e
dell’amore universale
Giorgio Canali
e Rossofuoco

 

Della giuria che ha selezionato le proposte pervenute alla segreteria di Voci per la libertà, hanno fatto parte Giò Alaimo (Il Gazzettino), Silvia Boschero (Radio Rai), Marco Cavalieri (Radio Città Aperta), Valerio Corzani (Radio Rai, il manifesto), Luca D’Alessandro (MusicBoom), Cinzia Fiorato (Tg1 Rai), Gabriele Guerra (Freequency), Ezio Guaitamacchi (Jam, Lifegate), Federico Guglielmi (Il Mucchio, Radio Rai), Andrea Laffranchi (Corriere della Sera), Michele Lionello (Voci per la libertà), Carlo Mandelli (Il Giorno), Riccardo Noury (Amnesty Italia), Diego ”Alligatore” Pinamonte (Smemoranda.it), Paolo Pobbiati (Amnesty Italia), Valeria Rusconi (Rolling Stone), Giordano Sangiorgi (Mei), Mauro Santoriello (MTV), Gianni Santoro (XL), Stefano Starace (A rivista), Renzo Stefanel (Rockit), John Vignola (Vanity Fair, Radio Rai) e Franco Zanetti (Rockol).

Pobbiati

Premio Amnesty Italia 2007

 

 

Samuele Bersani, col brano “Occhiali rotti”,  è il vincitore della quinta edizione del Premio Amnesty Italia, indetto dalla Sez. Italiana di Amnesty International e dall’Associazione Culturale “Voci per la libertà” come riconoscimento per il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel 2006.

 

 

Pobbiati“Il brano ‘Occhiali rotti’ riporta alla ribalta la terribile vicenda dell’assassinio di Enzo Baldoni, un attivista per i diritti umani che ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua determinazione. Le parole di Bersani ci ricordano l’amore per la vita, la voglia di capire e il tono lieve di questo straordinario personaggio, dimenticato forse un po’ troppo presto dai suoi connazionali. Nell’attribuire il Premio Amnesty a questa canzone, il nostro pensiero non può non andare in primo luogo ai familiari di Enzo e al vuoto incolmabile che questa perdita ha causato loro.”
Paolo Pobbiati
Presidente della Sezione Italiana di Amnesty International

 

 

Bersani 100x115“Sono orgoglioso ed emozionato di vedermi attribuito un riconoscimento così importante da Amnesty, che rimane una delle poche bandiere di vera pace e giustizia, in un mondo sempre più dominato dagli interessi privati e guerrafondai di qualche “superpotenza”. Ho scritto “Occhiali Rotti” pensando ad Enzo Baldoni: voglio dedicare questo premio ai suoi familiari, e il mio pensiero va a tutti quei reporter sparsi nel mondo che a rischio della loro pelle ci tramandano una verità senza filtri, raccontandoci il punto di vista dei deboli e di chi altrimenti non avrebbe voce”.
Samuele Bersani
Vincitore Premio Amnesty Italia 2007

 

 

La premiazione di Samuele Bersani avrà luogo a Villadose (Rovigo),nel corso della decima edizione del concorso musicale dal vivo“Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma a fine luglio.

 

SBersani cd

OCCHIALI ROTTI

Ho lasciato la mancia al boia per essere sicuro
che mi staccasse la testa in una volta sola e ti assicuro
non lo pagai sperando di fermarlo
come mai si ritirò è un mistero e il motivo non so spiegarlo ma so andarmene lontano
se nessuno mi trattiene
e tornarmene a Milano nonostante le catene
Ho lasciato la mancia al boia, sai quanto mi servisse
un orologio Bulova
se il tempo lo scandiva la mia tosse
tanto che poi in cambio ottenni acqua
e un sorriso che pensai
fosse un rischio persino per lui
per capirmi è necessaria la curiosità di Ulisse
di viaggiare in solitaria
vedendo il mondo per esistere…
E chissà che poi non capita che ad uccidermi
sia per caso la pallottola amica di un marine
ma se chi dovrebbe darti aiuto respinge il tuo saluto cosa fai?
bestemmi o preghi il dio del vetro andando marciandietro via dai guai
e vai all’inferno
che la differenza in fondo non ci sta
Ho lasciato la mancia al boia per essere sicuro
che mi staccasse la testa in una volta sola e ti assicuro
non lo pagai sperando di fermarlo
come mai si ritirò è un mistero e il motivo non so spiegarlo
ma nel giro di un minuto dietro a un paio di lenzuola
è sbucato il sostituto
con in mano una pistola
Finalmente un po’ di musica
ma che nostalgia di quando avevo preso la chitarra elettrica e l’ho data via
chissà se gli errori del passato sono ancora adesso in garanzia e se mi verrà mai perdonato il fatto che io spesso andassi via un bacio a tutti, quanti sogni belli e quanti brutti
i miei occhiali si son rotti
ma qualcuno un giorno li riparerà…
Finalmente un po’ di musica
ma che nostalgia di quando avevo preso la chitarra elettrica e l’ho data via
chissà se gli errori del passato sono ancora adesso in garanzia e se mi verrà mai perdonato il fatto che non fossi a casa mia
un bacio a tutti, fate sogni belli e pochi brutti

i miei occhiali si son rotti
ma qualcuno un giorno se li metterà
e a occhi semichiusi
attraverserà posti distrutti
e silenziosi.

 

La Giuria del Premio Amnesty Italia 2007:

Giò Alajmo (Il Gazzettino), Luca Bernini (Gq), Silvia Boschero (Radio Rai Uno), Valerio Corzani (Radio Rai, Il Manifesto), Luca D´Alessandro (Music Boom), Gabriele Guerra (Freequency), Ezio Guaitamacchi (Jam, Lifegate), Federico Guglielmi (Il Mucchio), Andrea Laffranchi (Corriere Della Sera), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Carlo Lucarelli (scrittore), Carlo Mandelli (Il Giorno), Daniel Marcoccia (RockStar), Riccardo Noury (Amnesty Italia), Diego “Alligatore” Pinamonte (smemoranda.it), Paolo Pobbiati (Amnesty Italia), Giordano Sangiorgi (MEI), Mauro Santoriello (MTV), Gianni Santoro (XL), Renzo Stefanel (Rockit), Stefano Starace (A rivista), John Vignola (Vanity Fair, Radio Rai), Franco Zanetti (Rockol).

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