I tuoi primi vent’anni si sono chiusi tra la voce di velluto di Nada e il sapore di crema e zucchero della tua torta di compleanno. Eppure, nonostante fossi tu il festeggiato, il regalo più bello l’hai fatto tu a noi.
Sì, perché come ogni anno ci offri la possibilità di ritrovare vecchi amici e fare nuove conoscenze, lavorare (si fa per dire) alla buona riuscita di uno spettacolo che non ha eguali, supportare la buona causa dei diritti umani attraverso la musica e ascoltare voci che parlano di libertà. Non ti nego che questo tuo compleanno un po’ ci preoccupava: temevamo di non essere all’altezza, che qualcosa andasse storto, che tu potessi rimanere deluso. E invece no, chi per un anno ha lavorato a questa manifestazione ha dato prova che la passione ci salva sempre e che un gruppo di volontari (che nella vita fanno tutt’altro) é sempre in grado di superare le aspettative: l’organizzazione è stata perfetta, a partire dall’accoglienza ai gruppi in gara (tutti bravissimi) che arrivavano letteralmente da tutta Italia, fino all’esibizione dell’headliner che ogni sera concludeva lo spettacolo. Questo ha fatto sì che la soddisfazione avesse la meglio sulla stanchezza… tu c’hai vent’anni ma noi l’età cominciamo a sentirla.
Quindi grazie, Voci per la Libertà, per questa ventesima edizione. Sei un festival speciale, fatto di persone speciali, dove l’arte non é mai fine a stessa e nella leggerezza delle sere d’estate sa dirci di lottare per un mondo più giusto sostenuti dalla forza del nostro fratello maggiore Amnesty International.