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Aperte le iscrizioni alla X Edizione del Concorso Musicale Nazionale “Voci per la Libertà ’07”

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Con l’apertura delle iscrizioni e con la pubblicazione del bando 2007 diamo ufficialmente il via alla X Edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”! Sono, infatti, dieci anni che, attraverso questa manifestazione e chi vi partecipa, forniamo nuovi spazi espressivi alle realtà emergenti e portiamo all’attenzione dell’opinione pubblica le campagna umanitarie di Amnesty International. Un traguardo importante, quello decennale, per un appuntamento che, diventa un evento attivo durante tutto l’arco dell’anno; oltre alla manifestazione estiva, infatti, il festival produce e promuove la compilation annuale che raccoglie le migliori proposte della rassegna, il videoclip del brano vincitore di ciascuna edizione, la fanzine, distribuita da Audioglobe su tutto il territorio nazionale, e assegna il Premio Amnesty Italia (già consegnato, nel corso delle precedenti edizioni a: Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Modena City Ramblers e Paola Turci).

 

Il concorso, nato nel 1998 in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, è promosso dall’Associazione Culturale Voci per la Libertà, dalla Sezione Italiana di Amnesty International in collaborazione con il Comune di Villadose, il Centro Ricreativo Giovanile di Villadose, il Gruppo Amnesty Italia 215 di Rovigo, la Provincia di Rovigo e la Regione Veneto.

L’intento del concorso è quello di diffondere i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani  attraverso la musica, riconosciuta come importante mezzo di comunicazione dei valori di rispetto e tolleranza tra gli uomini. “Voci Per La Libertà – Una canzone per Amnesty” è riservato a cantanti e gruppi musicali emergenti e prevede l’assegnazione del Premio “Una canzone per Amnesty” alla canzone (con testo e musica di propria produzione) che meglio rappresenta le tematiche in difesa dei diritti umani.

 

Tutti quei cantanti e gruppi musicali emergenti che avessero realizzato una canzone, con testi e musica di propria produzione, in grado di comunicare l’importanza dei principi contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti umani possono partecipare alla nuova edizione del festival.

 

PER IL BANDO DI ISCRIZIONE clicca qui!

Le iscrizioni termineranno il 30 aprile 2007

 

 

Artexlaliberta 180x88 

Ricordiamo inoltre che in occasione della 10^ Edizione del Festival “Voci per la Libertà” gli organizzatori indicono la 3^ rassegna
“Arte per la Libertà” concorso a tema per:


 

TAVOLE – SCATTI – CORTI – VxLOG

– clicca qui per maggiori info –


Questa iniziativa nasce per far sì che il messaggio della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (D.U.D.U) possa essere trasmesso anche da forme d’arte visiva oltre che musicale. Durante le rassegne le opere gli artisti che si saranno meglio distinti nelle proprie sezioni verranno segnalate e diffuse dall’Associazione Culturale “Voci per la Libertà” e dalla Sezione Italiana di Amnesty International.

Rock4Amnesty07

Rock For Amnesty 2007 – 2° Edizione

Rock4Amnesty07

Torna per il secondo anno consecutivo ROCK FOR AMNESTY l’appuntamento promosso dall’Ass. Culturale Voci per la Libertà e Amnesty International per promuovere la musica e i diritti umani all’interno del mondo della scuola. Dopo la prima edizione svoltasi nell’aprile 2006 negli istituti superiori di Rovigo, Cento e Ferrara. La seconda edizione è partita a Rovigo l’11 dicembre e trova il suo completamento negli appuntamenti di marzo 2007.
Quest’anno Rock For Amnesty sarà un insieme di suoni, parole e immagini attraverso “ALIEN’AZIONE. Dallo spazio periferico dritti al centro”, lo spettacolo degli A67, vincitori di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty 2006.

 

 

 

 

ALIEN’AZIONE

A67 150x100Dallo spazio periferico dritti al centro “ALIEN’AZIONE. Dallo spazio periferico dritti al centro” – questo il titolo dello spettacolo – parla dello “stare alla periferia”, inteso come emarginazione, tracciandone i pro e i contro, fondendo, col potere dell’immaginazione, coraggio e denuncia, voglia di vivere e di non dimenticare: canzoni e racconti, dialetto e italiano, testi inediti e citazioni letterarie. Il progetto è realizzato con il patrocinio di AMNESTY INTERNATIONAL e costruito dagli ‘A67, prendendo spunto dalle rabbie, dai desideri, dai contrasti che nascono e crescono in periferia, lì dove è facile che l’alienazione mangi gli orizzonti, svii le azioni, accorci i destini.

 

 

Uno spettacolo dedicato a tutti quelli cui la vita ha fatto fare giri più larghi attorno alla vite, seguendo un percorso etichettato come “prevedibile e inesorabile”; dedicato a chi almeno una volta ha pensato d’essere “diverso”, si è sentito un “alieno”, un “matto”, spesso perché trattato come tale dagli altri.
Con “ALIEN’AZIONE. Dallo spazio periferico dritti al centro” i contenitori sono parte al contenuto: il progetto è stato infatti creato per essere condiviso in situazioni particolari (comunità di accoglienza, carceri, festival…) perché sia conosciuta, riconosciuta e promossa la dignità di ciascuno, ovunque.

 

Un’iniziativia di:
Associazione Culturale Voci per la Libertà
Amnesty International – Gruppo 35 di Ferrara
Amnesty International – Gruppo 196 di Cento


Con la collaborazione di:
Amministrazione Comunale di Ferrara
Amministrazione Comunale di Cento


e con il sostegno di:
Copma Ferrara


Gli appuntamenti saranno i seguenti:


ROCK FOR AMNESTY – EDIZIONE


VENERDI 9 MARZO 07
Sala Estense – Ferrara – Ore 9.00


SABATO 10 MARZO 07
Auditorium Pandurera – Cento (Fe) – Ore 9.00


– INGRESSO LIBERO –

Africa Unite PAI07

Musica e Diritti Umani: Ecco le 10 canzoni candidate al Premio Amnesty Italia 2007

Grazie alle numerose segnalazioni arrivate attraverso il sito www.vociperlaliberta.it, l’Associazione Voci per la Libertà e la Sez. Italiana di Amnesty International presentano oggi la rosa dei 10 brani candidati al Premio Amnesty Italia 2007, canzoni che hanno saputo trattare in modo efficace e originale, nell’ultimo anno, temi legati ai diritti umani:

 

Africa Unite PAI07 Gianmaria Testa PAI07 Nomination 07 PAI Vert
Ivano Fossati PAI07 Mario Venuti PAI07
Mau Mau PAI07 MCR PAI07
Nicolo Fabi PAI07 Nomadi PAI07
Orchestra PV PAI07 Samuele Bersani PAI07

 

Il brano vincitore verrà selezionato nelle prossime settimane da una giuria di addetti ai lavori comprendente:


Giò Alajmo (Il Gazzettino), Luca Bernini (Gq), Silvia Boschero (Radio Rai Uno), Valerio Corzani (Radio Rai, Il Manifesto), Luca D´Alessandro (Music Boom), Gabriele Guerra (Freequency), Ezio Guaitamacchi (Jam, Lifegate), Federico Guglielmi (Il Mucchio), Andrea Laffranchi (Corriere Della Sera), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Carlo Lucarelli (scrittore), Carlo Mandelli (Il Giorno), Daniel Marcoccia (RockStar), Riccardo Noury (Amnesty Italia), Diego “Alligatore” Pinamonte (smemoranda.it), Paolo Pobbiati (Amnesty Italia), Giordano Sangiorgi (MEI), Mauro Santoriello (MTV), Gianni Santoro (XL), Renzo Stefanel (Rockit), Stefano Starace (A rivista), John Vignola (Vanity Fair, Radio Rai), Franco Zanetti (Rockol).

Il Premio Amnesty Italia è stato istituito nel 2003 e viene consegnato ogni anno all’artista che meglio ha saputo rendersi portavoce di temi che riguardano i diritti umani: Daniele Silvestri “Il mio nemico” nel 2003, Ivano Fossati “Pane e coraggio” nel 2004, Modena City Ramblers “Ebano” nel 2005 e Paola Turci con “Rwanda” nel 2006.

In occasione della X edizione, il concorso “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”
avrà partner importanti:

 

Associazione Culturale Voci per la Libertà, Sezione Italiana Amnesty International, CRG – Centro Ricreativo Giovanile, Comune di Villadose, Provincia di Rovigo, Regione del Veneto, Audiocoop, Mei Fest, Glitter&Soul, Audioglobe, Suono e Immagine, Europrint, Demo, MusicalNews, Freakout, Messalina, MusicBoom, Freequency, Jam, Life Gate, Rec Radio, Rockit, Mucchio, Radio Base, Eco Radio, Sentireascoltare, ViaVaiNet, La Voce di Rovigo.

Noa cd

Grandi novità tra i gruppi di Voci per la Libertà

Voci per la Libertà è felice di presentare i nuovi lavori di cinque “suoi” gruppi che hanno raggiunto le fasi finali del concorso nei passati anni. Anche grazie al loro Voci per la Libertà è riuscito ad arrivare alla DECIMA edizione!

 

NUOVI ORIZZONTI ARTIFICIALI

Noa cd

Dopo l’uscita  del loro primo album “quindiciditadispazio”, disco registrato e mixato al Transeuropa Studio di Torino tra agosto e novembre del 2004  da Fabrizio “Cit” Chiapello con la supervisione di Andrea Bove, vanta la partecipazione di Carlo U. Rossi (produttore artistico di Caparezza, Jovanotti, 99 Posse, Litfiba, Ligabue, Paola Turci, Negrita, Baustelle, Delta V e molti altri) per il mixaggio dei primi due singoli: 0.36 (frequenza stabile) e Svelando Salomè, effettuato al Transeuropa Home e riscaldati da un buon successo di critica e pubblico, continua il cammino della live band milanese Nuovi Orizzonti Artificiali.
E questa volta la band, da sempre attenta e sensibile alla realtà dei tempi che ci circondano e alle istanze sociali, si appresta a compiere un viaggio particolare. I N.O.A, saliranno infatti sul Treno della Memoria, per un lungo viaggio che li porterà nel cuore dell’Europa (Cracovia, Auschwitz e Birkenau) quella parta dell’Europa messa a ferro e fuoco dall’odio cieco, straziata da una delle più grandi tragedie della storia dell’umanità. Per riflettere, per capire, per non dimenticare l’enorme buco nero della nostra coscienza chiamato Olocausto.  Dal 27 gennaio, giornata della memoria, al 2 febbraio i N.O.A. insieme ad altri artisti e a una delegazione di più di mille studenti provenienti da tutta Italia, visiteranno i lager di Auschwitz e di Birkenau, luoghi simbolo della Shoah. Infine il 31 gennaio a Cracovia  suoneranno in una serata/incontro tra artisti di tutta l’Europa, per un momento di scambio, dialogo e confronto all’insegna del più universale dei linguaggi: la MUSICA!
Il progetto “Treno della Memoria”  nasce  nel 2005 grazie alla ONG Terra del Fuoco insieme all’Associazione Acmos. Il Treno della Memoria  in occasione dell’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz ha accompagnato migliaia di ragazzi italiani a Cracovia. Il viaggio, con la visita al campo di concentramento, si pone un duplice e ambizioso proposito: da un lato permettere a tutti un’esperienza di memoria diretta con la pagina più buia della recente storia europea, dall’altro l’utilizzo di questa memoria come base per la costruzione di un percorso di formazione a una reale e partecipativa cittadinanza europea.

Premio Una Canzone per Amnesty 2003



SANCTO IANNE

sancto cd

Ad ottobre 2006 è uscito “Mo’ Siente”, l’ultima fatica discografica della formazione sannita dei Sancto Ianne. Il titolo del disco è nato quasi per scherzo in occasione dei viaggi del gruppo quando, trovandosi in zone prive di copertura telefonica, immaginavano l’apprensione delle loro compagne alle quali, al ritorno, avrebbero dovuto dare spiegazioni di questi continui “black-out telefonici”. Queste “atmosfere” sono state riassunte proprio da questa espressione: “Mo’ Siente – che più o meno letteralmente significa “ora vedi cosa accade al ritorno a casa”. Ma oltre a  questa matrice, diciamo leggera, il titolo rappresenta anche un chiaro invito all’ascolto.
Questo lavoro si colloca a pieno titolo nella sfera del neofolk d’autore rivolgendo un occhio alla memoria e l’altro alla canzone d’autore, grazie soprattutto ad una scrittura che alterna intimismo a denuncia sociale, nostalgia a coscienza civile. In evidenza il brano “Uocchie” – vincitore dell’edizione del 2005 del premio “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”- che, ispirandosi agli occhi degli immigrati stipati nelle “carrette del mare”, traduce, con le splendide parole in dialetto beneventano di Gianni Principe ed in arabo di Faisal Taher, tutto il carico emotivo di sogni e speranze di uomini in cerca di una dignità sottratta. Dello stesso brano è presente nel cd anche lo splendido video girato nella suggestiva location di Apice Vecchia, in provincia di Benevento. Le composizioni, tutte originali della band ad esclusione di “Un futuro a sud” e “Tarantella d’a fatica/N’ata botta”, esprimono in maniera chiara ed inequivocabile la strada che il nuovo folk italiano dovrebbe seguire. Un ottimo folk d’autore che riesce a declinare una propria versione della canzone popolare, autentica per ispirazione e composizione, in cui può anche accadere di ascoltare una sinuosa chitarra elettrica flirtare con eleganza con l’antico “Canto Beneventano”, antenato del canto gregoriano.
Un disco, prodotto anch’esso come il precedente “Scapulà” dall’etichetta piemontese Folkclub Ethnosuoni, che è nato sia attraverso un’attenta lettura del Sannio, terra che rappresenta con grande dignità l’altra Campania, quella che non “sente” il mare, sia attraverso una profonda ricerca interiore fatta di ricordi ed emozioni. Insomma un lavoro che esprime con forza il grande orgoglio sannita.

Premio Una Canzone per Amnesty 2005

 

THE ICELIGHTERS

icelighetrs sublimazione

Dal 6 Febbraio 2007 è disponibile nei negozi il disco d’esordio The Icelighters “Sublimazione” (Red Ice / Goodfellas). Registrato da Peppe de Angelis al Monopattino Studio, mixato e masterizzato da Paolo Mauri al pmaOdb.
Su www.icelighters.com è possibile guardare il video del brano “Morphine”, diretto da Stefano Bertelli, ascoltare e scaricare brani e video tratti dai procedenti Ep e comprare il disco “Sublimazione”
The Icelighters sono originari della provincia di Napoli, più precisamente di Sorrento, una terra dove il volume delle discoteche stordisce i turisti. Nel 1997 due ragazzi che sognano di formare una rock-band, in disparte nell’angolo di una discoteca sorrentina, confabulano come terroristi. Escono da quei locali e con altri amici cominciano a suonare e comporre propri brani originali cantati in lingua inglese. Nel corso degli anni utilizzano sempre più l’italiano, ma tornando spesso all’utilizzo della lingua straniera. Dopo la registrazione di due Ep e dopo numerosi riconoscimenti in festival nel nord e nel sud Italia, pubblicano il loro disco d’esordio nel 2007.
The Icelighters hanno tra le loro influenze principali il rock anglosassone e la canzone italiana (e non solo) d’autore. The Icelighters trovano ispirazione nella musica che ascoltano, nelle persone che incontrano, in una passeggiata, in un lungo viaggio in macchina o in treno, nei luoghi deserti, nel vento e in un incrocio di città, pieno di luci.
Qualcosa non è successo ancora ma cresce nell’ombra di un’agreste verità.
Qualcosa di indispensabile per me, soffoca nell’incapacità.
Tutti noi abbiamo qualcosa di bello da dire. Tutti noi, bene o male, preferiamo le giornate di sole, un particolare tipo di musica e un preciso tipo di scarpe, solo che non sempre ce ne ricordiamo, troppo impegnati a riempire la nostra giornata con il lavoro.

Premio della Critica 2005

 

NERUDA

neruda cd

Un paio di mesi fa è uscito anche il primo singolo dei Neruda dal titolo “Dimenticati” (Audiocoop / Bassdepartment). Il brano è inserito nella compilation Primo Maggio Tutto l’Anno 2006.”Ogni giorno nascono nuovi muri a dividere le persone, i popoli, le generazioni. E ogni giorno c’è chi questi muri cerca di abbatterli…
con la volontà di superarli, di guardare avanti e di non lasciarsi dividere”.
A Settembre uscirà il loro primo album dal titolo “L’uomo invisibile”,con la produzione artistica di Stefano Florio e con Bassdepartment di Matteo Franzan.
È online, al consueto indirizzo www.neruda.biz il nuovo sito internet dei Neruda, ricco di nuovi materiali ed informazioni riguardanti la band e il loro primo singolo. I Neruda band originaria di Vicenza, sono attivi dal 2001. Fin da subito iniziano la composizione di propri brani originali ispirati alle sonorità e alle tematiche malinconiche ed esistenziali di certo rock d’autore britannico della metà degli anni ’90.

Premio Giuria Popolare 2006

 

CHIARASTELLA

Ep chiarastella

A marzo del 2006 Chiarastella, con la collaborazione del chitarrista, arrangiatore, sound desiner Francesco Tosoni ha realizzato il suo primo ep “Chiarastella”. Un’ autoproduzione sostenuta dall’ etichetta fiorentina Udu Records. Cinque tracce registrate e missate principalmente da Francesco Tosoni, che ha curato gli arrangiamenti insieme a Chiarastella e la band. Una fusione di canzone d’ autore, elettronica e rock.
Il lavoro ha raccolto delle ottime recensioni, si può ordinare in internet e si trova in vendita a Roma presso la libreria Rinascita.

Attualmente Chiarastella sta lavorando al suo disco di esordio, ma non si conoscono ancora i tempi dell’ uscita.

Per maggiori info: www.chiarastella.orgwww.myspace.com/chiarastella2

Premio della Critica 2006

 


PAI 2007 nomination

Al via le nomination per il Premio Amnesty Italia

Al via la X edizione di “Voci Per La Libertà – Una Canzone per Amnesty”, e con essa i tanti eventi che ne costellano il percorso dall’ apertura del Bando di Concorso, al Premio Amnesty Italia, alla Compilation, al Tour, alla Fanzine, alle giornate conclusive del festival dal 17 al 23 luglio a Villadose (Ro).

Il primo e più vicino appuntamento del festival riguarda il Premio Amnesty Italia, prestigiosa iniziativa che coinvolgerà attivamente una giuria altamente specializzata e tutti quanti vorranno sottoporci le loro candidature; dai brani che andranno a comporre la rosa delle nomination emergerà la canzone vincitrice.

 

PAI 2007 nomination

 

Abbiamo già iniziato a raccogliere le proposte: vi invitiamo a segnalarci quello che ritenete possa essere il pezzo uscito nel 2006 il cui testo sia più efficace nell’affrontare il tema dei diritti umani all’indirizzo info@vociperlaliberta.it

 

OPPURE


Lasciaci un messaggio sul nostro GUESTBOOK con la tua preferenza!

Provate a pensare…. una canzone italiana, uscita lo scorso 2006, che abbia un testo forte, incisivo, che punta dritto al cuore e faccia capire l’importanza dei diritti umani. Terremo presenti tutte le segnalazioni che arriveranno entro il 31 gennaio 2007, scadenza dopo la quale i giurati decideranno a chi assegnare il Premio Amnesty Italia (già consegnato, nel corso delle precedenti edizioni, a Daniele Silvestri con “Il mio nemico”, Ivano Fossati con “Pane e coraggio”, Modena City Ramblers con “Ebano”, e Paola Turci.

 

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Il Premio Amnesty Italia (P.A.I.) che ha permesso di portare il festival alla ribalta delle cronache italiane e di diffondere ancora di più le tematiche dei diritti umani. Il P.A.I. nasce dalla volontà della Sezione Italiana di Amnesty International e del concorso “Voci per la Libertà” con lo scopo di coinvolgere artisti già affermati a livello nazionale che abbiano pubblicato una canzone il cui testo possa contribuire alla sensibilizzazione sulla difesa dei Diritti Umani.

 

Daniele Silvestri ha vinto la prima edizione del Premio con la canzone “Il mio nemico”, scelta per le parole evocative ed emozionanti che puntano l’attenzione su numerose tematiche connesse alle violazioni dei Diritti Umani. L’edizione 2004 del P.A.I. vede come vincitrice la canzone “Pane e coraggio” di Ivano Fossati per il toccante testo sull’immigrazione clandestina che contribuisce a sensibilizzare il tema della difesa dei diritti umani. Nel 2005 il prestigioso premio è andato ai Modena City Ramblers per la canzone “Ebano” per il testo altamente emotivo, l’intensa melodia e soprattutto per il tema strettamente legato alla campagna di Amnesty International “Mai più violenza sulle donne”. Il 2006 ha visto vincitrice Paola Turci con “Rwanda” per il testo insieme suggestivo e di denuncia, che ricorda all’opinione pubblica il “genocidio dei 100 giorni” durante il quale, nel 1994, nel paese africano venne sterminato quasi un milione di persone.

A supporto della decima edizione del Festival ci saranno grandi partner:
Associazione Culturale Voci per la Libertà, Amnesty International, CRG – Centro Ricreativo Giovanile, Comune di Villadose, Provincia di Rovigo, Regione del Veneto, Audiocoop, Mei Fest, Glitter&Soul, Audioglobe, Suono e Immagine, Europrint, Demo, MusicalNews, Freakout, Mescalina, MusicBoom, Freequency, Jam, Rec – Radio, Rockit, Mucchio, L’Altoparlante, Radio Base, Eco Radio, Sentireascoltare, ViaVaiNet, La Voce di Rovigo.

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Finalista Web per i primi 30 iscritti

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Sono partite le iscrizioni per la decima edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, il Festival che da 10 anni promuove i diritti umani attraverso la cultura musicale e l’aggregazione dei giovani. La novità di quest’anno è il “Finalista Web”.
Ricordiamo infatti che i primi 30 artisti che entro e non oltre il 28 febbraio 2007 si saranno iscritti al concorso (le modalità sono le medesime per tutti gli iscritti, vedi il bando di concorso) saranno inseriti in una pagina a loro dedicata, nella quale sarà possibile, conoscerli, vederli, ascoltarli e VOTARLI!!!
Il brano dell’artista o del gruppo più votato dai visitatori del sito della manifestazione, parteciperà di diritto alla fase finale del concorso.
I restanti 29 parteciperanno comunque alle selezioni dell’apposita commissione che selezionerà i restanti 11 artisti che parteciperanno alla fase finale del concorso.

 

Forza ragazzi chi prima arriva meglio…

– per il Bando di concorso clicca qui

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Alla FNAC di Milano la presentazione del programma di Voci per la Libertà 2006

 

VOCI PER LA LIBERTÁ

– UNA CANZONE PER AMNESTY –

 

IX Festival Musicale Nazionale dal Vivo
19 – 24 luglio 2006
Villadose (RO)

 

Venerdì 26 Maggio
ore 11.30
MILANO

– FORUM FNAC –
Via Torino

In chiusura il live acustico dei

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NUOVI ORIZZONTI ARTIFICIALI

 

Venerdì 26 maggio alle ore 11.30 durante la presentazione del Circuito del MEI FEST verrà reso noto il programma di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty che quest’anno avrà in cartellone, oltre al concorso dedicato a band emergenti, anche tanti artisti di altissima qualità.


Intervengono: Giordano Sangiorgi (ideatore MEI, Presidente AudioCoop e Promotore Appello per la Legge sulla Musica), Michele Lionello (ideatore e organizzatore Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty) e altri ospiti a sorpresa.


Apre l’incontro: Francesco Caprini di Milano in Musica.


In chiusura, live acustico dei Nuovi Orizzonti Artificiali (Premio Una Canzone per Amnesty 2003).

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Voci per la Libertà 2006 sostiene: INVISIBILI

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Voci per la Libertà 2006 sostiene: INVISIBILI, la campagna di Amnesty International per i diritti dei minori migranti nei centri di detenzione.
Ogni anno centinaia di minori arrivano in Italia attraversando il Mediterraneo su piccole barche insicure, insieme a più ampi gruppi di adulti, in fuga dalla violenza e dalla povertà. Sono soprattutto bambini che viaggiano tra le braccia dei genitori richiedenti asilo, partiti da paesi dell’Africa orientale, e adolescenti soli, in gran parte provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente.

aiutoDopo l’arrivo, l’Italia li tiene molti giorni nei centri di detenzione per migranti, in spregio delle norme internazionali, per le quali la detenzione dei minori è una misura eccezionale da applicare solo in casi estremi. Le leggi italiane li trascurano e le statistiche non li contano, rendendoli invisibili.

Secondo le informazioni raccolte da Amnesty, i minori detenuti nei centri per migranti irregolari e richiedenti asilo sono centinaia ogni anno. Dalle testimonianze provenienti da essi stessi, dai loro genitori, dagli operatori delle Ong e dagli avvocati emergono allarmanti denunce circa le condizioni inadeguate dei trasferimenti, l’illegittimità della detenzione, la mancata separazione dagli adulti e l’insufficiente accesso alle informazioni sui diritti e sull’accoglienza. Un ulteriore rischio colpisce i ragazzi soli dall’età incerta: quello di essere trattati come adulti e di essere detenuti ed espulsi illegalmente, in spregio degli standard internazionali, i quali richiedono che, nel dubbio, essi vengano trattati come minori.

Amnesty chiede che i minori non vengano mai detenuti, se non in casi estremi e rispondenti al loro superiore interesse, e che la detenzione di migranti e richiedenti asilo non sia generalizzata e rispetti gli standard internazionali sulla legittimità e sulle condizioni di detenzione. Amnesty chiede inoltre che i centri di detenzione e i dati statistici siano resi accessibili al monitoraggio indipendente delle Ong e che l’Italia adotti, finalmente, una legge organica in materia di asilo, conforme agli standard internazionali, ponendo così fine al vuoto di tutela che favorisce il perpetrarsi di queste e di altre violazioni.

Aiutaci a rompere il silenzio e a proteggerli!

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Prorogato il termine di iscrizione al Concorso Musicale “Voci per la Libertà 2006”

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Per via delle innumerevoli richieste di informazione arrivate nelle ultime settimane da parte di band interessate, l’Associazione Voci per la Libertà ha deciso di rinviare la chiusura del bando di concorso al 15 maggio 2006(*), dando così la possibilità a quanti più gruppi di partecipare.

 

Tutti i cantanti e gruppi emergenti che hanno realizzato una canzone che affronti in modo efficace e originale i temi legati al messaggio di Amnesty International, contribuendo così alle campagne per la promozione e la protezione dei diritti umani, hanno quindici giorni in più per inviare il proprio materiale che verrà esaminato dall’Associazione Voci per la Libertà.

 

I dieci gruppi selezionati dall’Associazione e i due scelti da Michael Pergolani e Renato Marengo di Demo Rai tra coloro che si saranno iscritti al concorso indicando come fonte Demo Rai, si esibiranno durante la IX edizione del festival – in programma dal 19 al 24 luglio 2006 a Villadose (RO) – di fronte ad una giuria di addetti ai lavori composta da: Michele Lionello (Direttore Artistico Voci per la Libertà), Giovanni Stefani (Responsabile Amnesty International Rovigo), Sandro Cacciatori (Direttivo Voci per la Libertà), Riccardo Pozzato (Direttivo Voci per la Libertà), Enrico Rigolin (Fanzine VxL), Barbara Chinaglia (Il Gazzettino), Fausto Murizzi (Rockit), Aurelio Pasini (Mucchio), Mauro Petruzziello (Freequency), Renzo Stefanel (Il Gazzettino) e da Paolo Pobbiati (Presidente Sezione Italiana Amnesty International), Luca D’Alessandro (Musicboom), Fabio Gallo (L’Altoparlante), Francesco Piccioni (Rock Sound/Rockstar), Giancarlo Passarella (Musicalnews), Giordano Sangiorgi (Presidente Meeting delle Etichette Indipendenti), Luca Tognazzi (Wayout Eventi), Giò Alajmo (Il Gazzettino), Zio Willy (Radio Base) e Franco Zanetti (Rockol).

 

(*) La proroga vale anche per la rassegna “Arte per la Libertà”, divisa nelle sezioni Fumetti per la Libertà, Scatti per la Libertà e Corti per la Libertà. Durante le rassegne, le opere degli artisti che si distingueranno meglio nelle proprie sezioni verranno segnalate e diffuse dall’Associazione Culturale Voci per la Libertà e dalla Sezione Italiana di Amnesty International.

 

Media Partner:

APPUNTI – DEMO RAI – DNAMUSIC – ECO RADIO – FREAKOUT – FREEQUENCY – L’ALTOPARLANTE – LA VOCE DI ROVIGO – MESCALINA – MUSICALNEWS – MUSICBOOM – RADIO BASE POPOLARE – RADIO EFFETTI COLLATERALI – RISUONO – ROCK SHOCK – ROCK STAR – ROCKIT – ROCKSOUND – SENTIREASCOLTARE – TELESTENSE – VIAVAI

marcia pace

4° Marcia Provinciale per la Pace

marcia paceTra le tante guerre che si combattono nel mondo con il loro carico di sofferenze e ingiustizie, molte sono provocate da controversie sull’uso l’acqua, bene insostituibile per ogni essere umano.
Il Comitato internazionale per il Contratto Mondiale sull’Acqua, ha analizzato nel 1998 i problemi e individuato delle vie d’uscita riportandoli nel Manifesto di Lisbona (Valencia) Spagna.


IL DIRITTO ALLA VITA
Su 6 miliardi di abitanti del pianeta 1,5 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile.

 

L’ACQUA è UN BENE COMUNE CHE APPARTIENE A TUTTI GLI ABITANTI DELLA TERRA
In quanto fonte di vita «insostituibile» per l’ecosistema a nessuno, individualmente o come gruppo, è concesso il diritto di appropriarsene a titolo di proprietà privata. L’acqua è patrimonio dell’umanità. La salute individuale e collettiva dipende da essa. L’agricoltura, l’industria e la vita domestica sono profondamente legate ad essa. Non ci può essere produzione di ricchezza senza accesso all’acqua. L’acqua non è paragonabile a nessun’altra risorsa.

 

IL DIRITTO ALL’ACQUA È  UN DIRITTO INALIENABILE INDIVIDUALE E COLLETTIVO
Nel passato la gestione dell’acqua è stata una delle maggiori cause delle ineguaglianze sociali. La civilizzazione di oggi riconosce l’accesso all’acqua come un diritto fondamentale e inalienabile, individuale e collettivo. È compito della società garantire il diritto di accesso, secondo il doppio principio di corresponsabilità e sussidiarietà, senza discriminazioni di razza, sesso, religione, reddito o classe sociale.

 

L’ACQUA DEVE CONTRIBUIRE AL RAFFORZAMENTO DELLA SOLIDARIETÁ
Le risorse d’acqua sono distribuite in modo ineguale. Anche i redditi lo sono. Questo non significa che deve esserci anche ineguaglianza nell’accesso all’acqua fra le persone, le comunità e le regioni. I popoli ricchi d’acqua e ricchi economicamente non possono farne l’uso che vogliono, per derivarne il massimo profitto o piacere. Sul nostro pianeta ci sono ancora troppe guerre legate all’acqua perché molti stati continuano a usare l’acqua come strumento a supporto dei loro interessi strategici di tipo geo-economico, al fine di acquisire un potere egemonico sulla regione circostante.

 

L’ACCESSO ALL’ACQUA NECESSARIAMENTE AVVIENE TRAMITE PARTNERSHIP
La cittadinanza e la democrazia si basano sulla cooperazione e il rispetto reciproco. Una “partnership” pubblica/privata a livello locale/nazionale/mondiale per l’acqua è il principio ispiratore che sta dietro a tutti i progetti (esempio “il contratto di fiume”) che ha permesso la risoluzione di conflitti che in certe regioni del mondo hanno tradizionalmente avvelenato le relazioni fra paesi appartenenti allo stesso bacino idrografico.

 

LA RESPONSABILITÁ FINANZIARIA PER L’ACQUA DEVE ESSERE COLLETTIVA E INDIVIDUALE SECONDO I PRINCIPI DI RESPONSABILITÁ E DI UTILITÁ
Assicurare l’accesso all’acqua per i bisogni vitali e fondamentali di ogni persona e di ogni comunità umana è un obbligo per l’intera società. Questa deve assumerne i costi in vista della fornitura e della garanzia di accesso all’acqua nella quantità e nella qualità «minime indispensabili». Oltre questo minimo vitale, è corretto che i prezzi siano in funzione della quantità usata. Vi è però un limite all”uso: non può essere permesso a chi può pagare prezzi elevati il diritto a utilizzare l’acqua in quantità illimitata ed irragionevole, in danno di altre persone e dell’ecosistema.

 

L’ACQUA È  “L’AFFARE” DEI CITTADINI
I cittadini devono essere al centro del processo decisionale. Non è l’affare delle competenze e del know-how dei tecnici,degli ingegneri, dei banchieri. Gli utenti possono e devono giocare un ruolo chiave mediante scelte e modi di vita equi e responsabili necessari per assicurare la sostenibilità ambientale, economica e sociale.

 

LA POLITICA DELL’ACQUA IMPLICA UN ALTO GRADO DI DEMOCRAZIA A LIVELLO LOCALE, NAZIONALE E MONDIALE
La democrazia partecipativa è inevitabile. Nuove e coerenti cornici regolative a livello internazionale e globale devono essere disegnate e attuate accrescendo la visibilità di una politica dell’acqua. I parlamenti sono il luogo e gli attori naturali a questo riguardo. Per questo motivo crediamo che sia urgente ed essenziale (ri)valorizzare le pratiche tradizionali locali di gestione dell’acqua. Un’importante eredità di conoscenze, competenze e pratiche delle comunità, molto efficienti e sostenibili, è stata dilapidata e si è persa.

 

IN POLESINE
Sappiamo che la pace è una conquista quotidiana per tutti, perfino per le popolazioni che hanno raggiunto alti livelli di civiltà come il Polesine. Un’errata gestione della risorsa acqua può provocare numerosi dissidi, se non gravi conflitti, anche nella nostra terra che da sempre si è dovuta misurare con la forza dirompente dell’acqua.
Al tal fine:

  • Crediamo si debbano promuovere campagne d”informazione e di sensibilizzazione contro le nuove fonti di inquinamento dell’acqua nelle città e nelle campagne, dove la contaminazione del terreno, sia in superficie che in profondità, sta diventando sempre più preoccupante, seria e in alcuni casi irreversibile.
  • Crediamo che l’ecosistema sia gravemente minacciato da un uso spregiudicato del territorio: sono in progetto nuove macro urbanizzazioni, nuove strade, la riconversione di una centrale elettrica a un combustibile molto inquinante, la costruzione di un maxi sgasificatore al largo della nostra costa
  • Crediamo che il futuro del Polesine debba fondarsi sui “punti di forza” del nostro territorio rimasti sin’ora quasi intatti rispetto alle deturpazioni subite in altre parti del Paese: l’acqua e la terra.
  • Crediamo che una corretta gestione dell’acqua sia fondamentale in particolare per promuovere l’agricoltura, oggi in crisi,ma principale risorsa economica del Polesine.
  • Crediamo che i tanti corsi d’acqua e sopratutto il Delta del Po possano essere maggiormente difesi dalle aggressioni dell’uomo nonché valorizzati come nuove fonti di reddito per gli abitanti del Polesine.

Mettiamoci in marcia. Camminiamo insieme per costruire la pace.

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