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Dal 1 settembre, mancano 100 giorni al 60° anniversario della DUDU

Eleanor_Roosevelt_min(1)Dal 1° settembre, mancano 100 giorni al 10 dicembre 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Flavio Lotti: l’emergenza diritti umani o ci coinvolge o ci travolge. Appendiamo la bandiera dei diritti umani alla finestra di casa. Costituiamo in ogni città, un “Comitato per i Diritti Umani”.
“E se nei prossimi 100 giorni ci impegnassimo tutti a difendere e promuovere i diritti umani? Tutti, da oggi al 10 dicembre. Nelle nostre città, nei nostri quartieri, nelle nostre scuole, nei posti dove lavoriamo, in Parlamento, in TV e sui giornali.” Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, lancia un nuovo appello a mettere i diritti umani al centro delle nostre attenzioni, della società, della politica e dell’informazione. “Non c’è solo la Cina. C’è un mondo di diritti violati. Ci sono la Georgia, la Russia, l’Afghanistan, i migranti… e c’è anche casa nostra dove c’è molto da fare per difendere e assicurare il rispetto dei diritti umani. Il calendario ci dà una mano. Da oggi, 1 settembre, mancano esattamente 100 giorni al 10 dicembre, data in cui tutto il mondo celebrerà il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

 

bandierapace minA molti, continua Flavio Lotti, non gliene fregherà proprio niente. Non sanno neanche cosa sono i diritti umani e men che meno sanno cos’è la Dichiarazione Universale. Non sanno che quel documento, scritto all’indomani di quella spaventosa tragedia della seconda guerra mondiale, parla di loro e dei loro diritti fondamentali. E che ottenere il loro rispetto per sé e per gli altri renderebbe questa nostra esistenza un po’ migliore. Alcuni altri si riempiranno la bocca di espressioni retoriche e, così facendo, cercheranno di nascondere le proprie responsabilità e omissioni. Altri ancora (i sociologi dicono: una minoranza) cercheranno di cogliere anche questa opportunità per fare qualcosa di concreto. In ogni caso varrebbe la pena di ricordare a tutti che l’emergenza diritti umani o ci coinvolgerà o ci travolgerà.

 

A 100 giorni dal 10 dicembre 2008, la Tavola della pace rilancia alcune proposte d’impegno a partire da un gesto semplice che possono fare tutti con un po’ di coraggio e senza troppa fatica, come appendere la bandiera dei diritti umani alla finestra (di casa, dell’ufficio, del Comune) o acquistare e indossare la maglietta dei diritti umani. E’ un modo semplice per dare voce ai diritti umani, per indicare in modo chiaro una scelta, una priorità e un impegno personale. Non è poco. Se lo facessero tutti, le cose andrebbero già in un altro modo.”
La Tavola della pace invita inoltre a costituire, in ogni città, un “Comitato per il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” coinvolgendo in particolar modo i giovani, le scuole, le associazioni, le organizzazioni sindacali, le parrocchie, il Comune, la Provincia e tutte le istituzioni interessate. Il Comitato potrà definire un piano di lavoro cittadino teso a suscitare il più ampio coinvolgimento dei cittadini.

 

Alcune idee di base:

 

1. promuovere l’educazione ai diritti umani e alla pace nelle scuole;
2. organizzare insieme una o più manifestazioni cittadine il 10 dicembre;
3. sollecitare i media locali ad occuparsi dei diritti umani;
4. scrivere insieme “l’agenda politica locale dei diritti umani” definendo quali azioni politiche sono necessarie per meglio tutelare i diritti umani nella propria città.

 

Tutte le attività promosse in vista del 10 dicembre saranno
pubblicate sul sito dei diritti umani www.perlapace.it


L’associazione Voci per la Libertà e l’Assessorato alla Pace e Diritti Umani del Comune di Villadose nei prossimi giorni si attiveranno per coinvolgere il territorio per un maggior coinvolgimento
dei cittadini nella programmazione delle attività per il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

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SuperMegaSpecial VxL ‘08

Abbiamo radunato un po’ di punti di vista su questa undicesima edizione di Voci per la Libertà, cercando di non essere troppo autoreferenziali e allo stesso tempo lasciando fluire i diversi tagli e approcci senza interventi o aggiustamenti. Ci auguriamo apprezziate il nostro collage memorial-fotografico, e che possa comunicarvi almeno parte dell’entusiasmo che si è respirato a fine luglio a Villadose…

 

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A me il compito di scavare negli animi e raccogliere le prime dichiarazioni dei musicisti dopo l’adrenalinica esibizione, per mostrare al pubblico al di là della scena quanto i testi non dicono, quanto gli artisti sono al di là del quarto d’ora di performance. “Oh, scusa… siamo sudatissimi!” e “Che domande ci fai? Non sono difficili, vero!?” sono le primissime parole, a telecamera ancora spenta, dei gruppi catapultati da Sandro, nostro grandissimo direttore di palco, nella tenda del backstage. Il clima amichevole s´instaura in un nanosecondo: persone di spessore, con tanto da raccontare (Elena Vittoria, Proxima Luna, Skaramanzia, Purautopia, Trois Fois Rien, U_led, Orlando Andreucci), si alternano a più timide e introverse (Terramaris, Vote For Saki, Ultimavera); non potevano poi mancare i gruppi la cui goliardia contagiosa trasborda oltre ogni limite (Me, Pek e Barba, Analisilogica). Curiosità, emozioni legate al pezzo presentato a Voci per la Libertà, cosa ha fatto scattare la scintilla tra Amnesty e dei ragazzi assolutamente in gamba, tra sorrisi e parole semplici.

di Elisa Orlandotti

 

 

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(dizionario personale VxLiano)
A come Amnesty: e l’ elenco non poteva cominciare che così.
B come Bambini: quelli che correvano e ballavano al sabato sotto il palco.
C come Canzoni: alcune belle altre meno, ma tutte con un messaggio giustissimo.
D come Dose-Villa: quasi una specie d’ Area 51 dove pensi ci sia il nulla e invece…
E come Elisa: perché è tutto merito suo se c’ero.
F come Festival: ovvero l’ orgoglio del gemellaggio tra VxL e MnA.
G come Giuria: la mia seconda giuria, la più importante, felice di averne fatto parte.
H come House-Club Rugby Villadose: perché hanno ospitato VxL e perché la polenta era buonissima.
I come Idee: quelle che mi sono venute lì pensando a MnA.
L come Lionello-Michele: un GRANDE con la G e anche il resto maiuscolo, punto e basta.
M come Magazzeno bis: Michele, GianLuca ,ecc…genio e sregolatezza…c’ è e ci sarà da divertirsi, chissà se…
N come Nuova Smeralda: ovvero l’ albergo dove ho dormito, mangiato, chiacchierato…ce ne sarebbero tante da dire…ma sempre in meglio.
O come Orlando Andreucci: per me meritava la finale e anche qualche premio ma qualcuno prima di me ha deciso di no, pazienza.
P come Patrizia: una delle tante bellissime persone che ho conosciuto.
Q come: Quando smette il DJ ?: oh, l’ idea era buona però il tunz-tunz mentre si mangia….
R come Rosso: il colore del pelo del gatto che ho incontrato e fotografato nel primo pomeriggio davanti al comune di Villadose.
S come Subsonica: per quanto mi piacevano come musicisti quanto ora li ammiro anche come persone.
T come Tranquillità: quella che regnava dappertutto, serenità, voglia di stare insieme.
U come Ubriacatura da spritz: bè non proprio ubriacatura, ma potendo…
V come Volontari: perché sono stati stragentili e bravissimi dal primo all’ ultimo, da applausi.
Z come Zanzare: embè c’ erano pure loro, fastidiose, bastarde, però…

di Aldo Foschini

 

 

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mercoledì 16/07: ‘Le prime note’, la serata neofita del festival che ha ospitato le esibizioni di quattro band giovanili delle scuole di musica contemporanea del territorio. Anathema angelica, Pms Pro music students, Soundwave morning, Ultima fase e Punto fisso. I primi hanno presentato melodie ‘gothic’ con arrangiamenti metal; ‘Pro Music School’, una scuola di musica rodigina, ha portato due band formate da studenti di età, studi, professioni, ascolti e culture musicali sempre differenti ma capaci di esprimere appieno il concetto del ‘fare musica’. Soundwave morning ha invece regalato sonorità principalmente indie e alternative cercando di inserire nelle proprie canzoni ritmi coinvolgenti e ricchi di energia. L’ultimo gruppo ha invece affronta un altro genere musicale, l’hip hop, via via mischiandolo con altri generi come la dancehall e la drum’n’bass. Un laboratorio di musica per incentivare i più giovani e il territorio ad avvicinarsi al progetto Voci per la libertà, e, dunque, ai diritti umani.
Segni particolari: la bontà del cibo segna l’inizio di una lunga collaborazione con il ‘Club house Alberto Fornasiero’.

 

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giovedì 17/07: Dopo l’aperitivo con i Bonebreaker Gentlemen, la serata segna l’inizio delle semifinali del concorso ‘Voci per la libertà-Una canzone per Amnesty’, nato nel 1998 in occasione del cinquantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, con l’intento di diffonderne i principi tramite la musica. Gianni Brazzo e Michele Orvieti hanno presentato le esibizioni di Elena Vittoria (folk rock – Bergamo) con la canzone ‘Peacock’, Me, pek e barba (folk rock – Parma) con ‘La nevicata’, Proxima luna (pop rock – Ferrara) con ‘Rive Gauche’, Skaramanzia (ska/punk – Ragusa) con ‘La luche sigue’. Alla fine la ciliegina sulla torta: l’autorevole presenza (e musica) di Giorgio Canali e dei Rossofuoco, il gruppo che lo accompagna in studio e in concerto sin dal secondo album, ‘Rossofuoco’. Un pezzo di storia della musica italiana che ha collaborato con i mitici Noir Desir, che ha fato parte di CSI e PGR e che ora supporta Le luci della centrale elettrica.
Segni particolari: sono state rilevate a Villadose speci di zanzare introvabili anche nelle foreste tropicali della Patagonia. La catalogazione è ancora in fase work in progress.

 

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venerdì 18/07: Aperitivo e postconcerto liveset: Kreyk (minimal techno/idm). Seconda serata di semifinali del concorso: è il turno di Analisilogica (pop rock – Milano) con ‘L’inviata’, Purautopia (folk rock – Roma) con ‘Cara mammina’, Ultimavera (pop rock – Frosinone) con ‘Spostamenti di massa’, Vote For Saki (psycho pop – Macerata) con ‘I’m angry’.
A seguire il suggestivo (suggestionabile?!) concerto di Paolo Benvegnù. Un concerto caldo, quasi accogliente, con brani tratti dagli album ‘Piccoli fragilissimi film’ e ‘Le Labbra’. Al termine il cantautore, bresciano di nascita ma fiorentino di adozione, è sceso dal palco per cantare un paio di canzoni in mezzo al pubblico e regalare momenti di pura ironia. Non è infatti facile inventare sul momento una canzone con alcune parole scelte dal pubblico, soprattutto se si tratta di ‘stipsi’ ed ‘ebefrenico’.
Segni particolari: il Mago Sisco – in borghese – intratteneva i clienti del banchetto di Voci per la libertà con giochi di prestigio. Taglio del panettone, dolce dall’aroma prettamente estiva, per lo staff di Voci per la libertà.

 

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sabato 19/07: Dopo l’intrattenimento-aperitivo di Riddim Guerrilla (dub), inizia la terza serata di semifinali del concorso con U_led (hip hop cantautoriale – Napoli) e il suo ‘Paura’, Orlando Andreucci (canzone d’autore – roma) e ‘2455’, Terramaris (world music – Roma) e ‘Lampedusa’, Trois Fois Rien (arzigogotroisfoisrock – Parigi) e ‘Tarantelle noire’. A seguire i Makako Jump, la band triestina testimone dello ska italiano che ha da poco pubblicato il disco Mi Queso es tu Queso, condito di ‘pop in levare’ e del loro personalissimo PartyReggae, con puntate verso Rock, Dub e Soul. A conclusione, la proclamazione dei semifinalisti dell’undicesima edizione: PuraUtopia, Proxima Luna, Elena Vittoria, Terramaris, Ultimavera e Trois Fois Rien.
Segni particolari: a fine serata, lo staff di Voci per la libertà, impazzito, faceva riscaldamento a piedi scalzi lungo la pista del campo comunale di rugby.

 

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domenica 20/07: aperitivo subsonico e liveset neuronic (elektrofunk), sotto la suggestiva cornice del portico del Municipio di Villadose. I Subsonica, vincitori del Premio Amnesty Italia, sono stati premiati come autori del miglior brano sui diritti umani del 2007, Canenero, relativo al vergognoso tema della violenza contro i bambini. << Canenero è ispirato a Paola C, la protagonista del libro di Giuseppe Genna che vive ogni notte il trauma della mandibola schiumante di un cane nero>>. Non poteva mancare il presidente della sezione italiana di Amnesty International Paolo Pobbiati:<<Questo Festival espone gli aspetti migliori della natura dell’uomo, come l’arte e la creatività, per contrastare il peggio che riesce a fare la natura umana, la violazione dei diritti umani>>, ha dichiarato.
Durante la serata, in primis, l’esibizione dei sei gruppi finalisti. A seguire il ‘cielo su Villadose’ ha retto ogni pronostico di maltempo e ha gentilmente concesso il piccolo live acustico offerto da Samuel Romano (voce) e Max Casacci (chitarra). ‘Sole silenzioso’, ‘Coriandoli a Natale’, ‘Canenero’ e una cover di Bob Marley, sono state la canzoni che hanno allietato le orecchie del numerosissimo pubblico presente.

La parola è passata obbligatoriamente ai diritti umani grazie alle letture di ‘Poesie da Guantanamo’ da parte di Savino Zaba, conduttore di ‘Music@’ (Raiuno) e ‘Ottovolante’ (Radio2), e di alcune testimonianze di donne violentate tra le mura domestiche da parte di Patrizia Vita dell’Ufficio comunicazione di Amnesty Italia.

Elena Vittoria, Ultimavera e Proxima Luna sono stati, infine, gli artisti premiati. La prima, cantautrice di Bergamo, si è aggiudicata il premio ‘Una Canzone per Amnesty’ per la canzone ‘Peacock’ e ha ricevuto il premio da Paolo Pobbiati, presidente di Amnesty-Italia. Elena Vittoria ha dichiarato che la sua <<è una poesia surreale, nata dagli eventi occorsi in Myanmar lo scorso inverno e filtrati attraverso la mia vena onirica. Spicca la figura femminile di Aung San Suu Kyi, che incarna il mantra e l’amore, gioiello di cui parla la mia Peacock>>. Il numerosissimo pubblico presente ha votato per i ferraresi ‘Proxima Luna’ e la loro ‘Rive Gouche’ che ha ricevuto il ‘Premio della giuria popolare’, mentre il ‘Premio della critica’ è stato vinto da ‘Spostamenti di massa’ degli Ultimavera di Frosinone.
Segni particolari: che emozione vedere i Subsonica girare indisturbati per il festival! Lo staff di Voci per la libertà decide di richiedere il marchio registrato per l’espressione del presidente Giovanni Stefani <<E’ stato un grande festival>>.

 

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lunedì 21/07: dopo la performance firmata Diego b (minimal tech) durante l’aperitivo, è stata la volta della serata ‘Nottevolmente indipendente’ firmata dalla triplice esibizione di D’istantidistanti, Revo e Lombroso. Rispettivamente: il progetto ‘solista’ del cantante dei già conosciuti Malastrana, cinque padovani reduci dall’uscita del loro primo disco, ‘We are Revo’ e, a tre anni dall’ esordio, il ritorno del power duo d’ eccezione (Dario Ciffo e Agostino Nascimbeni) che con il loro disco ‘Credi di conoscermi’ (Mescal 2007) ha portato nuova linfa alla musica indipendente Italiana…
Segni particolari: la danza del sole effettuata il giorno precedente dallo staff di Voci per la libertà è stata talmente potente da scongiurare il temporale che minacciava Villadose con probabilità di precipitazione pari al 90%. Sandro Cacciatori nella duplice veste di presentatore e di cantante dei D’istantidistanti è candidato dalla giuria popolare come presentatore della dodicesima edizione.

di Martina Barin

 

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Il Concorso Voci per la libertà è nato quando io sono entrata in Amnesty, ben 11 anni fa, anche se la mia collaborazione è iniziata solo nel 2003, anno in cui è stato istituito il Premio Amnesty Italia (PAI). La Sezione Italiana di Amnesty International deve molto a questo concorso; se attualmente ci sono collaborazioni con alcuni artisti importanti come Fossati, Modena City Ramblers e Paola Turci è merito del PAI e di tutto l’impegno che lo staff di Voci ci ha messo. Amnesty e la musica camminano fianco a fianco da tanti anni e per la Sezione Italiana Voci per la libertà è la conferma di questo sodalizio musicale, fondamentale per far arrivare il tema dei diritti umani laddove non riusciamo con altro. Quest’anno ho vissuto per la prima volta il festival dall’inizio, entrando in contatto con gli artisti già dalla prima sera, avendo la possibilità di ascoltare i brani e confrontandomi con la giuria anche in modo acceso, arrivando a una decisione sul vincitore all’unanimità. Non c’è stata una cosa fuori posto nonostante gestire i big del PAI non sia stato sempre facile; all’ultimo minuto ancora mancava questo o quel dettaglio anche se il lavoro era iniziato molti mesi prima. Forse è stato questo che ha reso speciale ogni edizione, oltre alla consapevolezza che la professionalità di chi stava intorno al palco avrebbe risolto ogni problema. Forse la maggior parte del pubblico era lì per ascoltare buona musica e non le campagne di Amnesty, ma ci si rendeva conto facilmente che l’attenzione era alta quando, dal palco, Amnesty raccontava della campagna diritti umani in Cina o del 60mo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani (la mia voce tremolante ne è la prova!). Ed era questo l’obiettivo di Amnesty; anche se solo pochi dei presenti alle serate hanno messo una firma o acquistato una maglietta, per noi è stato un successo e questo accade sempre, ogni anno di più. Eleanor Roosevelt ha detto: “Dove, dopo tutto, iniziano i diritti umani? Nei piccoli posti, vicino casa – così vicini, così piccoli che non possono essere visti in nessuna carta geografica del mondo.” E a Villadose, uno dei tanti piccoli posti del mondo, aria di diritti umani se ne è respirata a pieni polmoni.

di Patrizia Vita

 

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Per me è sempre difficile mettere in parole le tante emozioni, sensazioni, suoni, sorrisi, sguardi, che emergono in maniera impressionante da Voci per la Libertà! Però da buon direttore artistico eccomi qua… Questa edizione di VXL, l’undicesima, per noi è stata sicuramente un banco di prova. Cambio di location: dopo 10 anni di fidanzamento con il CRG; cambio di durata: dopo i 10 giorni dell’anno scorso non potevamo aumentare ulteriormente; cambio di presidente dell’associazione e diverse new entry nel direttivo; cambio di impostazione artistica: l’edizione dell’anno scorso pur nella sua esaltante bellezza ci ha svenato sia economicamente che a livello di energie. Beh direi che come cambiamenti possono bastare e possono farvi capire come per noi questa nuova edizione (in ogni edizione c’è qualcosa di nuovo per noi…) fosse davvero qualcosa di importante!
Risultato: UN SUCCESSO SU TUTTA LA LINEA!!!!
La nuova location e la collaborazione con i ragazzi del rugby è stata apprezzata da tutti, i 6 giorni di festival sono la nostra giusta dimensione, il nuovo organigramma dell’associazione ha trovato il suo giusto equilibrio, per adesso…
Ed eccoci però al succo del festival, la musica e i diritti umani: sembra impossibile ma è proprio vero che in queste undici edizioni di VXL artisticamente mi sono quasi sempre trovato ad affermare che è stata l’edizione più bella. Ed anche quest’anno devo sinceramente ripetere l’affermazione: UN GRANDE FESTIVAL!!! Non starò qui a riprendere tutti i bellissimi momenti che gli artisti (perché per noi tutti quelli che calcano il palco di VXL sono artisti) ci hanno donato, dalle Prime Note dei nostri ragazzi super emergenti ai fantastici Subsonica, dalle Voci dei gruppi in concorso alla Libertà degli ospiti, dagli aperitivi Elettronici alla Nottevolmente Indipendente, c’è già chi l’ha fatto.
Da parte mia solo un grazie immenso a tutti coloro che assieme a noi (gli artisti in primis) fanno si che VXL da 11 anni rappresenti uno degli appuntamenti italiani più importanti della musica emergente e della promozione dei diritti umani ma questo dovreste averlo già capito dal nostro logo e dal nostro nome: VOCI PER LA LIBERTÀ.

di Michele Lionello

 

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Aperitivi musicali ovvero l’esempio di come 2 parole si sposino perfettamente insieme. Perché? La musica crea atmosfera e i bicchieri pieni la riscaldano.
Se poi questo connubio è accompagnato dal fatto che i responsabili di questo appuntamento sono un gruppo di amici, amiche, fidanzati, mariti e mogli che ormai da diversi anni cominciano l’estate (e le ferie) con questo evento… allora il gioco è fatto.
Quest’anno, lontani dall’ormai famigliare portico Comunale (location nella quale si svolgevano gli a.m. degli scorsi anni), quello che temevamo era di non riuscire a ricreare lo stesso clima frizzante che ben precedeva l’inizio di ogni serata del festival.
In effetti la proposta dell’edizione 2008 è stata differente dagli scorsi anni, questo perché la vicinanza con il main stage ci ha spinti a promuovere dei Dj set che a parer nostro dovevano interferire meno con i soundcheck dei gruppi in concorso e degli ospiti.
Le interferenze, se ci sono state, non le hanno comunque colte i gruppi che dovevano suonare ma le persone che ogni sera riempivano i tavoli del nostro ristorantino; ad ogni modo, e questo ha comunque reso l’atmosfera assolutamente frizzante, chi doveva mangiare ha mangiato (e bene) e chi veniva agli aperitivi per dissetarsi…si è dissetato eccome.

di Sandro & Barbara

 

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Un pubblico disciplinato, disponibile e attento come quello di Villadose è merce ormai difficilissima da trovare. E non parlo solamente degli affezionati, di chi è venuto a vedere ogni sera i gruppi emergenti, e anche Giorgio Canali, i Makako Jump, Paolo Benvegnù, il quale ha regalato ai presenti un divertentissimo “fuorionda” post concerto. Parlo anche del pubblico numerosissimo della domenica, richiamato dalla presenza dei Subsonica e del loro live set acustico fuori serie, che ha pazientato fino a mezzanotte senza mai mostrare segni di cedimento o di impazienza, ascoltando con attenzione i finalisti che si stavano giocando il tutto per tutto e le letture di Savino e Patrizia, serie, forti e necessarie ma in occasioni simili troppo spesso vissute malamente, come un fastidioso momento di riflessione forzata e istituzionale (cosa che non è, ma il pubblico è uno strano animale). Non siamo così ingenui da pensare che parlare di diritti umani abbia improvvisamente reso alcune centinaia di persone silenziose, serene e pacifiche. Che ad ottenere questo effetto sia stato invece il clima amichevole, casalingo, umile ma senza autolimitazioni, in poche parole estremamente accogliente del festival, beh, è qualcosa a cui si può tranquillamente credere.

di Alessandro Besselva Averame

 

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Il festival, vissuto dalla parte posteriore del palco, quella che nessuno vede, ed alla quale molti non pensano nemmeno, perchè lo spettacolo è davanti, perchè tutto sembra funzionare in automatico; proprio lo stesso festival si trasforma in un evento completamente diverso da quello a cui tutti sono abituati a pensare parlando di un concerto… é qualcosa di parallelo, che trova la sua unica ragione nel cercare di far funzionare quello che il pubblico percepisce… quando iniziano i concerti diventa caotico, affollato di musicisti che ripetono gesti che per molti sono incomprensibili, ma che per loro sono fondamentali; non c’è nessuno che canta, ma molti che canticchiano o tamburellano nervosamente con le mani, suonano strumenti che non emettono alcun suono percepibile, se non nella loro immaginazione… Eppure dopo qualche minuto tutto cambia, le stesse persone salgono sul palco, qualche minuto per dar voce agli stessi strumenti che prima sembravano muti, ed ecco…..inizia lo spettacolo. Anche quest’anno, come ormai da qualche anno il mio compito consisteva nell’accoglienza dei gruppi e nel gestirli nei momenti precedenti e successivi alla loro esibizione… Un compito apparentemente facile, ma influenzabile da mille variabili impazzite…… gli artisti!!!
Devo dire che quest’anno a parte alcuni ritardi dovuti spesso alle distanze di viaggio non ci sono stati grossi problemi, ma succede sempre che un gruppo non arriva nei tempi previsti durante il live, bisogna andare a cercarlo per vie sconosciute….come al solito un delirio, ma è necessario, ed alla fine anche divertente!!! Insomma l’unico momento di tranquillità per quelli che stanno dietro al palco è quello della musica!!!

di Sandro Carraro

 

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Direi che i piatti freddi sono troppi e che gli spaghetti allo scoglio hanno un prezzo eccessivo. Ma senti Paolo, hai chiamato il fornitore per il week end? Guarda che restiamo senza birra proprio con i Subsonica… Mio Dio si è rotta la cassa, io a Vigarano non ci vado. Le felpe sono pronte e anche le t-shirt per l’undicesima edizione del Festival: gold e dark chocolate. Vanno a ruba, nel senso vero e proprio.
I sei giorni passano velocemente, la mattina deconcentrata al lavoro è intervallata da telefonate di fornitori, procedure burocratiche, merchandising. Ho la testa da tutt’altra parte, oggi prendo il treno prima.
Voci per la Libertà e Club House “A. Fornasiero”, ma chi l’avrebbe mai detto? Certo che i loro terzi tempi sono ben diversi, ma sono convinta che si siano divertiti comunque… Musica, diritti umani e rugby, esiste una combinazione più nonsense? Eppure è stata una convivenza unica.

di Giada Trisolini

 

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Il “mio” festival, come ormai da 11 anni a questa parte, è come una lunga maratona: comincia nell’esatto momento in cui si chiude l’ultima serata dell’ultima edizione… un anno di lavoro dietro le quinte che dura 365 giorni e che poi, come sempre, vola via in un batter d’occhio. Anche quest’anno il concorso ha messo a dura prova amicizie consolidate, sonni estivi presunti e non, integrità mentali e fisiche. Giorni e giorni passati davanti ad un pc che si divertiva a rendere il lavoro un inferno (maledetta Ram!!!) e con il tempo che non sembrava mai essere abbastanza: tutto il materiale cartaceo da preparare, le schede tecniche, le scalette dei live, i preventivi, i fax, le montagne di mail, i volantini, la fanzine da finire assolutamente(!), la grafica della t-shirt, il mettere 12 gruppi nella condizione di fare del loro meglio e agevolare il più possibile la loro visita a Villadose… dimentico qualcosa? Ah! il sito da aggiornare con le news e il programma, i banner da caricare, le partnership da aggiungere!…e dopo tutto questo, beh ho trovato il tempo e la voglia di scattare più di 1000 foto in 6 giorni… Che ne dite, per questa stagione posso ritenermi promosso?
Un’ultima cosa: non dimenticate le parole del nostro motivatore -“clap, clap… bene bene ragassi… clap, clap… anche quest’anno avremo un gran festival, bravi ragassi… clap, clap!”

di Gianpaolo “Wally” Vallese

 

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Un aspetto poco conosciuto ma fondamentale del festival è l’accoglienza per i gruppi in concorso. A quelli che partecipano alle semifinali e quindi vengono a suonare sul palco di Voci per al libertà spettano vitto e alloggio. Il vitto è, ovviamente, fornito dalla ristorazione presente al festival, con un buono i gruppi possono mangiare e bere tranquillamente in mezzo agli spettatori presenti. Il dormire invece deve essere prenotato nei pochi alberghi in zona. Si tratta quindi di prenotare le camere giuste per ogni gruppo; 4, 5, 6 persone, con varie necessità, chi vuole una doppia, chi una singola ecc… Di solito non ci sono problemi e tutto fila via liscio. Ma può anche capitare che alle 9 della domenica mattina, quando si è andati a dormire alle 3 il sabato, dopo aver chiamato tutti i gruppi, quelli che sono arrivati alla finale e, purtroppo, quelli che sono stati eliminati, e aver fissato gli orari dei vari soundcheck, il proprietario dell’albergo ti chiami per chiederti : “Voi preferite ricevuta o fattura”? ….zzo, non se ne poteva parlare tranquillamente a mezzogiorno!?

di Giovanni Stefani

 

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Scorci, scatti, fotogrammi, immagini viste da un mirino con l’occhio di chi si avvicina a questa situazione per la prima volta, inizialmente in maniera meramente marginale per poi incuriosito interessarsene più a fondo.
Fatte le prime considerazioni di dovere mi accorgo di come il tutto sia retto dai semplici rapporti di amicizia uniti ad un notevole impegno sociale senza dover ricorrere ad inutili formalità: “si collabora, si da quanto si può e ci si diverte tutti!”. L’impressione da spettatore è quella che più conta: un festival in controtendenza che non si adegua alle logiche delle feste della birra o delle feste di partito. Non c’è un profitto personale da rincorrere ma la volontà di trasmettere un messaggio confezionandolo in un prodotto di qualità. Da qui l’esigenza di mantenere alto in tutte le serate un messaggio volutamente più sociale che politico sfruttando come mezzo amplificatore la forza della musica, quella musica che non insegue le major o le tendenze commerciali….. si balla ma si riflette anche! Infine, noto la cura maniacale con cui è diretta dal lato tecnico la manifestazione. Tutti i servizi offerti (ristorante, bar, banchetti, cassa) funzionano a regime senza evidenziare alcuna carenza organizzativa, merito sia dei collaboratori (a quanto pare più che dediti alla causa), che degli organizzatori che dimostrano mano sapiente nel preparare la festa. Sono rimasto positivamente stupito dal livello di innovazione che la festa propone, come l’adozione di scalette che prevedono il backstage, l’utilizzo del maxischermo, l’ironia dei conduttori, la qualità dell’acustica e dei giochi di luce sul palco. Il tutto pone VXL come un’avanguardia per i festival del suo genere e non ha nulla da invidiare a feste ben più blasonate.
Il risultato finale è la soddisfazione dei visitatori che si sentono perfettamente integrati e sono ben disposti a farvi ritorno. Unico inconveniente: “ le zanzare!!!!!!”
PS: Chiedo scusa per l’improponibilità delle foto scattate…

di Oscar Rando

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Ascolta la puntata – Parte 1°

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Ascolta la puntata – Parte 2°

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Small Places Tour 2008

stpQuesto è un anno speciale per noi, perché il 10 dicembre si celebra il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10/12/1948. Un documento che riguarda tutte le persone del mondo, senza distinzioni, in cui si afferma che esistono diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo. Dopo 60 anni molti punti della Dichiarazione sono ancora disattesi e la sua applicazione è più che mai indispensabile. Per questo motivo AI ha deciso di dedicare 3 mesi al progetto SMALL PLACES TOUR (dal 10 settembre al 10 dicembre) per raccontare, ricordare e celebrare la Dichiarazione, con l’obiettivo di renderla una realtà concreta per milioni e milioni di persone che, da ogni parte del mondo, vedono quotidianamente svuotati i propri diritti fondamentali. Per farlo chiediamo il vostro contributo.

 

Vi chiediamo di unirvi ad AI e partecipare a Small Places Tour (SPT), uno degli eventi musicali globali più ambiziosi dallo Human Rights Now! Tour del 1988. SPT è un progetto proposto e sviluppato da Art For Amnesty per Amnesty International, organizzato nell’ambito delle celebrazioni del 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani.

 

SPT prende il nome da una celebre frase di Eleanor Roosevelt:
“Dove hanno inizio, dopo tutto, i diritti umani universali? In posti piccoli, vicino a casa, così vicini e così piccoli che non possono essere visti su nessuna mappa del mondo”.
SPT non è soltanto una serie di concerti a scopo benefico, non è neanche un solo mega-evento, ma è un progetto che coinvolge artisti di tutto il mondo, da Peter Gabriel agli artisti emergenti. Hanno già aderito al progetto i R.E.M., The Edge, Nine Inch Nails, Stone Temple Pilots, Verve, Counting Crows e tantissimi altri artisti in più di 25 Paesi.

 

Esistono diverse modalità per partecipare a SPT:
• dedicare un concerto a SPT nel periodo che va dal 10 settembre al 10 dicembre;
• devolvere una parte degli incassi di una serata;
• organizzare assieme ai soci di AI incontri/workshop/stage musicali;
• mettere un banner sul vostro sito/myspace;
• permettere ai soci di AI di allestire uno stand durante il vostro concerto;
• ricordare agli spettatori i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani;
• coinvolgere altri artisti nel progetto.

 

Se ritenete possibile una di queste forme di collaborazione e se avete in programma date dal 10 settembre al 10 dicembre del 2008 contattateci, unite la vostra voce a quella di più di due milioni di persone che quotidianamente difendono e promuovono i diritti umani nel mondo.
Aiutateci a diffondere il messaggio positivo della Dichiarazione universale dei diritti umani!

 

 

Per maggiori info:
www.amnesty-small-places-tour.it
www.myspace.com/smallplacestour_italia

e-mail: stp@amnesty.it

logo magazzeno vxl

Hanno detto di noi….

Si è da poco conclusa la XI edizione di Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty e ancora una volta il bilancio è positivo oltre ogni previsione. Nel ringraziare tutti quelli che hanno parlato di noi, contribuendo al successo della manifestazione, vi presenteremo in questa pagina tutti i loro contribuiti. La primissima testimonianza che vi forniamo è quella di “Magazzeno Bis”, talk show concerto della Trovarobato che in occasione della quindicesima puntata – trasmessa dal 28 luglio al 3 agosto da un “network inconsapevole” di 26 emittenti tra Italia, Lussemburgo e Slovenia – ha registrato una trasmissione interamente dedicata a Voci per la Libertà, raccogliendo nel corso della serata finale di domenica 20 luglio musica, parole, ambienti, sussurri, rumori, surrealismi, suoni, testimonianze e voci.

 

logo magazzeno vxl

Ascolta la puntata – Parte 1°

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Ascolta la puntata – Parte 2°

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LE TESTATE GIORNALISTICHE:

 

16 lug 08 gazzettino min 21 lug 08 gazzettino min 21 lug 08 gazzettino ROmin 21 lug 08 la voce min
21 lug 08 la voce prima pagina min 22 lug 08 gazzettino min 22 lug 08 la voce p1 min resto del carlino min

 

 

IL WEB:

 

KATAWEB MUSICA
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MUSICBOOM
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MUSICA NELLE AIE
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AUDIOCOOP
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ECORADIO
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FUORI AULA NETWORK
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IL GAZZETTINO
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ITALIANISSIMA
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KRONIC
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L’ISOLA CHE
NON C’ERA
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MUSICALNEWS
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MUSICHUNTER
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RADIO BASE
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RECRADIO
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ROCKIT
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DocuReport Fotografico di VxL 2008

Di seguito troverete alcuni scatti delle serate di “Voci per la Libertà  – Una Canzone per Amnesty 2008”, un report documentaristico delle emozioni dell’undicesima edizione del festival:

 

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FOTO DI: Gianpaolo “Wally” Vallese

– A breve verrà pubblicato un ulteriore report fotografico –

conferenza stampa subsonica 200x150

Trionfo di pubblico con Elena Vittoria e i Subsonica

conferenza stampa subsonica 200x150É terminato domenica sera il concorso per emergenti Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, festival che da undici anni dà voce a coloro i quali attraverso la musica diffondono le tematiche promosse da Amnesty International e che si è svolto nel corso di quattro serate concluse da headliner come Giorgio Canali, Paolo Benvegnù e Makako Jump. Durante la giornata finale ha avuto luogo presso il Municipio di Villadose la conferenza stampa dei Subsonica, alla presenza del sindaco Mirella Zambello, del presidente di Amnesty Italia Paolo Pobbiati, del presidente dell’associazione Voci per la Libertà Giovanni Stefani, del direttore artistico Michele Lionello e di numerosi esponenti della stampa che sono intervenuti attivamente. Nel corso dell’incontro il sindaco Zambello ha sottolineato che Canenero, brano dei Subsonica Premio Amnesty Italia 2008, “ha un testo coraggioso che parla della violenza sui minori, tema difficile da trattare perchè ancora tabù. Abbiamo bisogno di migliorare la nostra società affrontando il tema della violenza all’interno delle mura domestiche”; il presiente Pobbiati ha osservato “l’efficacia delle immagini che ben visualizzano quanto il futuro di un bambino possa essere sbranato dalla violenza subita e quanto queste tragedie ci siano vicine”. Max Casacci ha preso la parola come portavoce del gruppo torinese esprimendo “i dubbi sull’efficacia e sull’opportunità di trattare un argomento così spinoso che non li ha toccati in prima persona. Dubbi dissipati nel momento in cui abbiamo iniziato a ricevere feedback da persone che hanno subito violenza e da Amnesty che ha voluto premiare il nostro impegno”.

 

pubblico 08 200x95

La manifestazione è continuata in serata, presso lo stadio di rugby, con l’esibizione delle sei band finaliste che andranno poi a comporre la compilation di questa edizione : ELENA VITTORIA, ULTIMAVERA, PROXIMA LUNA, PURAUTOPIA, TERRAMARIS E TROIS FOIS RIEN. Davvero grande la partecipazione del pubblico, oltre 2000 le persone accorse per apprezzare i gruppi in concorso e l’esibizione in acustico dei Subsonica che con Max alla chitarra e Samuel alla voce hanno deliziato gli spettatori entusiasti.

 

Al termine, la giuria specializzata, ha assegnato così i premi:

 

elena v premio 08 150x113

Vincitori Premio
Una Canzone per Amnesty
ELENA VITTORIA

ultimavera 08 150x113

Vincitori
Premio della Critica
ULTIMAVERA

proxima luna 08 150x113

Vincitori
Premio Giuria Popolare
PROXIMA LUNA

 

 

elena v 200x129

ELENA VITTORIA ha dichiarato che la sua “è una poesia surreale, nata dagli eventi occorsi in Myanmar lo scorso inverno e filtrati attraverso la mia vena onirica. Spicca la figura femminile di Aung San Suu Kyi, che incarna il mantra e l’amore, gioiello di cui parla la mia Peacock”.

 

WWW.ELENAVITTORIA.COM

 

 

Presto altre foto e aggiornamenti sul nostro sito!

 

Fanzine VxL 12

On-line Fanzine NumeroDodici – Speciale Festival

Fanzine VxL 12

EDITORIALE

Estra, Cristiano De Andrè, Francesco Baccini, Lara Martelli,Morgan, Ivano Fossati, Giardini di Mirò, Giulio Casale, Cristina Donà, Modena City Ramblers, Mauro Giovanardi, TARM, Paola Turci, Bandabardò, La Drummeria, Enrico Capuano Tammurriata Rock, The Hormonauts, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, Samuele Bersani, Virginiana Miller, Marlene Kuntz. E ancora, 120 band emergenti in concorso con oltre 500 musicisti, migliaia di ore di buona musica italiana, rappresentanti di Amnesty Italia, petizioni e raccolte di firme a difesa dei diritti umani, decine di giurati, giornalisti di riviste specializzate e quotidiani nazionali, volontari , sole, pioggia, emozioni e timori, soddisfazioni e fallimenti, errori e successi, discussioni e litigi. Insomma, centinaia di persone incontrate e conosciute e, infine, migliaia di Voi, spettatori e amici del festival, che ci avete sempre accompagnato e sostenuto: senza di Voi nulla sarebbe stato possibile.
Tutto questo – e molto altro – è stato il concorso nazionale ‘Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty’ nei suoi primi dieci anni di vita.
Giunti agli albori dell’undicesima edizione, è come essere di fronte ad un nuovo inizio. L’entusiasmo e la passione che ci hanno accompagnato in questi anni sono rimasti intatti, ma non è facile proporre un evento sempre nuovo, sempre interessante, con artisti che stimolino la curiosità del pubblico. Siamo però convinti di esserci riusciti ancora una volta. Il giudizio? Spetta come sempre a Voi, immancabili protagonisti.
Al termine di un anno di lavoro il Festival è pronto con un programma in perfetto stile VxL: vario e intenso, con ospiti importanti, tra i quali spiccano i Subsonica, la più importante band italiana che sarà con noi per una eccezionale serata di musica e diritti umani.
Ma la grande novità è che, dopo dieci anni, lasciamo il Centro Ricreativo Giovanile (C.R.G.) per sistemarci in una nuova location, lo Stadio Comunale di Rugby di Villadose, ringraziamo per questo il gruppo dirigente della Club House Rugby Villadose “Alberto Fornasiero” con il quale inizieremo una collaborazione che sarà sicuramente positiva per entrambi.
Non possono, inoltre, mancare all’appello il Comune di Villadose, la Provincia di Rovigo e la Regione Veneto, oltre ad Amnesty Italia e il C.R.G. di Villadose, un insieme di enti ed associazioni che ringraziamo di cuore per il supporto e l’aiuto che ci danno costantemente.
A questo punto non ci resta che augurarvi buon divertimento e buona musica in compagnia delle band che si esibiranno sul palco di VxL, sicuri che sarete numerosi e attenti. Come sempre.

Buon festival a tutti.

Il Presidente
Giovanni Stefani

Loca VxL 08 138x200

Il programma completo di Voci per la Libertà DuemilaOtto

Loca VxL 08 138x200

Si apre mercoledì 16 a Villadose, in provincia di Rovigo, l’ XI edizione di “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, l’evento live che presenta i migliori gruppi e solisti emergenti della scena musicale italiana e che premierà, anche quest’anno, il brano che meglio ha saputo descrivere i contenuti della Dichiarazione universale dei diritti umani. L’apertura del concorso sarà preceduta, mercoledì 16, dall’esibizione di quattro band giovanili delle scuole di musica contemporanea del territorio: Anathema Angelica, PMS Pro Music Students, Soundwave Morning, Ultima Fase e Punto Fisso.   Da giovedì 17 a sabato 19, 12 gruppi e solisti si contenderanno l’accesso alla serata finale, in programma domenica 20. Sempre all’interno delle tre serate eliminatorie ci saranno anche degli ospiti; nell’ordine: Giorgio Canali & Rossofuoco, Paolo Benvegnù, Makako Jump. Domenica è prevista la consegna del Premio Amnesty Italia 2008 ai SUBSONICA, il cui “Canenero” è stato giudicato il migliore brano sui diritti umani dell’anno precedente. Il Premio Amnesty Italia, alla sua sesta edizione, è stato vinto in precedenza da Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Modena City Ramblers, Paola Turci e Samuele Bersani. Lunedì 21, Villadose ospiterà tre proposte NOTEVOLI per la NOTTE più INDIPENDENTE di VxL 2008: NOTTEvolmente INDIPENDENTE” con D’IstantiDistanti, Revo, Lombroso.

electronic fog

Da giovedì a partire dalle ore 19.00 ELECTRONIC VOICES Dj Set a cura dell’Electronic Fog di Rovigo.

 

 

 

Mercoledì 16/07

LE PRIME NOTE
4 band giovanili delle scuole di musica contemporanea del territorio
Anathema Angelica + PMS Pro Music Students + Soundwave Morning + Ultima Fase e Punto Fisso

 

 

Giovedì 17/07

Ore 19.00
BONEBREAKER GENTLEMEN  e postconcerto Dj Set JNZ & Dj BICCHIO  (Breakbeat)

 

Ore 21.30
SEMIFINALI CONCORSO
Elena Vittoria (Folk Rock – Bergamo)
Me, Pek e Barba (Folk Rock – Parma)
Proxima Luna (Pop Rock – Ferrara)
Skaramanzia (Ska/Punk – Ragusa)
+
GIORGIO CANALI
(clicca qui per maggiori info)

 

 

Venerdì 18/07

Ore 19.00
Aperitivo e postconcerto Liveset: KREYK (minimal techno/IDM)

 

Ore 21.30
SEMIFINALI CONCORSO
Analisilogica (Pop Rock – Milano)
PuraUtopia (Folk Rock – Roma)
Ultimavera (Pop rock – Roma)
Vote for Saki (Psycho Pop – Macerata)
+
PAOLO BENVEGNÙ
(clicca qui per maggiori info)

 

 

Sabato 19/07

Ore 19.00
Aperitivo e postconcerto Liveset : RIDDIM GUERRILLA (Dub)

 

Ore 21.30
SEMIFINALI CONCORSO
Orlando Andreucci (Canzone d’Autore – Roma)
Terramaris (World Music – Roma)
Trois For Rien (Arzigogotroisfoisrock – Parigi)
U_Led (Hip Hop Cantautoriale – Napoli)
+
MAKAKO JUMP
(clicca qui per maggiori info)

 

 

Domenica 20/07

Portico del Comune di Villadose – Ore 18.00
Conferenza stampa dei SUBSONICA

 

A seguire:
Liveset NEURONIC (ElektroFunk)

 

Ore 21.30
FINALE CONCORSO
6 gruppi finalisti
CONSEGNA DEL PREMIO AMNESTY ITALIA 2008 AI SUBSONICA PER IL BRANO “CANENERO” E PERFORMANCE ACUSTIC-LIVE
(clicca qui per maggiori info)

 

 

Lunedì 21/07

Ore 19.00
Aperitivo e postconcerto Liveset: DIEGO B (Minimal Tech)

 

Ore 21.30
NOTTEVOLMENTE INDIPENDENTE
D’ISTANTIDISTANTI + REVO + LOMBROSO
(clicca qui per maggiori info)

 

INIZIO CONCERTI ORE 21.30 – Ingresso Libero

LOCATION CONCERTI
c/o Stadio Rugby Villadose, Via Pelandra
In caso di maltempo Sala “Europa”, Piazza A. Moro
(clicca qui per maggiori info)

TUTTE LE SERE DALLE ORE 19.00
ELECTRONIC VOICES – Electronic Fog meet VxL ‘08
c/o Stadio Rugby Villadose, Via Pelandra

Tutte le sere:
Maxischermo – Area associazioni – Mercatino – Bar – Paninoteca – Ristorante

 

Con il supporto di:
Audiocoop – MEI Fest – Glitter & Soul – Audioglobe – Suono e Immagine – Europrint – Imaginaria – Musica nelle Aie – Federazione Italiana Organizzazione Festival d’Autore

 

Media Partner
Demo Rai – Musicalnews – Freakout – Mescalina.it – Music Boom – Freequency – Jam – Rec Radio – Rockit – Mucchio – Radio Base – Ecoradio – Smemoranda – ViaVaiNet  – Lifegate radio – Lifegate – Kronic – MySpace

17 GIO LUGLIO

I 12 finalisti di VxL – Una Canzone per Amnesty

Manca ormai poco meno di un mese!!! Dal 16 al 21 luglio, si terrà infatti, la fase finale di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, festival che da undici anni dà voce a coloro i quali attraverso la musica diffondono le tematiche promosse da Amnesty International. Mentre l’associazione che si occupa di difesa dei Diritti Umani è impegnata nell’ultimo affondo della campagna “Luce sui giochi”, volta a dare visibilità ai soprusi compiuti dal governo cinese sulla popolazione finchè l’attenzione internazionale resta focalizzata sui Giochi Olimpici, la XI edizione di Voci per la Libertà rappresenterà le stesse istanze, traducendole in musica, in una Italia che non è purtroppo immune da censure e atti prevaricatori.

 

Ma ecco a voi i 12 finalisti del Festival che trasformerà

per sei giorni il piccolo paese di Villadose (RO) nella capitale

della musica e dei diritti umani.

 

17 GIO LUGLIO

 

ELENA VITTORIA – Folk Rock – Bergamo

elena vittoria 180x120Elena Vittoria nasce il 19 giugno ’80 in provincia di Bergamo dove, nel ’05, si laurea presso l’Accademia di Belle Arti “G. Carrara”. Nel corso degli anni Novanta avvia una prima attività musicale come cantautrice folk-rock in lingua inglese. Nel ’03 realizza alcune incisioni di demo chitarra-voce che presenta alle selezioni della rassegna musicale nazionale Arezzowave ’04 e al programma dedicato a giovani talenti emergenti MusicStarter di Radio Lifegate. Nel ’05 pubblica un album intitolato Trip, contenente dieci pezzi originali in lingua inglese ispirati alle atmosfere dark, rock e folk. Si tratta di un lavoro che ottiene riconoscimenti di rilievo e viene trasmesso da diverse emittenti radiofoniche (in particolare RadioRaiUno e RadioPopolare).

 

ME, PEK E BARBA – Folk Rock – Parma

me pek barba 180x120I MPB sono nati nel ’02 dall’idea di alcuni amici d’infanzia con esperienze e gusti musicali diversi, ma con la passione per la musica folk, popolare e fortemente attaccati al loro paese e alle tradizioni locali. I MPB scrivono da subito pezzi propri, proponendoli insieme a un repertorio di cover, creando un genere folk con contaminazioni che vanno dal rock alla musica d’autore, dallo ska alla canzone da osteria e trattando temi che vanno dal grande fiume, a leggende e storie locali, o ancora parlando della nostra generazione e del nostro mondo visti con tono scanzonato e goliardico.

 

 

PROXIMA LUNA – Pop Rock – Ferrara

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I Proxima Luna nascono a Ferrara alla fine del 2002 dalla collaborazione dei musicisti Mauro Pavani ( basso) e Sandro Chiozzi (voce),entrambi musicalmente attivi da oltre un decennio con varie band ferraresi. La composizione dei brani inediti del gruppo trae ispirazione dal “rock cantautorale” italiano e dalle sonorità elettroniche moderne, con particolare attenzione ai testi, spesso in bilico tra astrattismo e comunicazione diretta, e a linee melodiche avvolgenti, amalgamate ad arrangiamenti musicali attinti dal pop-rock, ma aperti ad ogni possibile contaminazione.

 

SKARAMANZIA – Ska Punk – Ragusa

skaramanzia 180x120La band nasce nel profondo sud della terra sicula nell’aprile del 2003 per iniziativa di ragazzi ispirati dai propri ideali e dalla musica di “protesta”. Gli Skaramanzia propongono una miscela originale di ska e punk ricca di diverse e inevitabili influenze mediterranee, evidenti sia nei testi che negli arrangiamenti e talvolta nella scelta anche della lingua. Vincitori del “Respect Salento ’07” e del “Festival Palma di Montechiaro ’06”, hanno partecipato a festival importanti come il “Rototom SunSplash 06”, “Suburban Live Set 05 e 06”, “ArezzoWave 06”, “Sikula Reggae Festival 07”, “Lamezia M.E.I Sud 07”, e a testimonianza del loro impegno sociale contano partecipazioni a diverse iniziative antimafia.

 

 

18 VEN LUGLIO

 

ANALISILOGICA – Pop Rock – Milano

analisilogica 180x120Gli Analisilogica sono autori di un pop cantautorale e scanzonato che mette a nudo la vena ironica e sentimentale della band. I loro riferimenti musicali che spaziano dal Rock classico (Led Zeppelin e Pink Floyd) e contemporaneo (Coldplay), al cantautorato italiano e alla musica leggera (Battisti, Graziani, Zero ecc.) hanno trovato una sintesi in una proposta originale che si colloca, nel panorama musicale nazionale, vicino a talenti emergenti quali Vibrazioni, Negramaro, Velvet, Deasonika, Il nucleo, Zeropositivo.

 

 

PURAUTOPIA – Folk Rock – Roma

parautopia 180x120I Pura Utopia nascono nel 2000 a Roma, le loro canzoni, cantate rigorosamente in italiano, spaziano dal rock allo ska, dal funk al reggae e sono caratterizzate da un’attenzione particolare negli arrangiamenti e nelle sonorità, sempre originali vista la presenza del violino e del trombone. I loro testi trattano spesso tematiche sociali in modo ironico, provocatorio e talvolta dissacrante.

 

 

 

ULTIMAVERA – Pop Rock – Roma

ultimavera 180x120Il gruppo nasce nel ’97 ed è composto da quattro componenti: Diego voce e chitarra, Antonio batteria, Pasquale chitarra e Valerio basso. Il loro EP d’esordio esce nel  ’05 con il titolo “Ultimo numero primo”, al quale seguirà nel novembre ’07 il secondo, “Dimore” presentato ufficialmente al MEI di Faenza il 25 novembre ’07. “Dimore” è il naturale proseguimento concettuale del primo progetto “Ultimo numero primo”, con cui hanno esordito nel ’05. Sono “Dimore” abitate da personaggi surreali che snodano le proprie esistenze in un susseguirsi di spazi delimitati da frontiere mentali. Un’evoluzione-intreccio che, pone l’attenzione sul riflesso decadente di un mondo soffocato dal vizio e costruito sull’ignoranza latente di chi lo popola.

 

VOTE FOR SAKI – Psycho Pop – Macerata

vote for saki 180x120Una band che fa musica vera, quella che nasce da dentro, che sgorga pura senza filtri, la musica del cuore. Una musica onesta, ne bugie ne mezze verità, è quello che è… Forza, rabbia, dolcezza, sentimento, potenza, delicatezza, cuore. Pure emozioni, semplicemente travolgente. I Vote for Saki sono composti da Riccardo Carestia, e da Gian Luigi Mandolini. Propongono brani inediti di vena rock in lingua italiana ed inglese . I testi delle canzoni sono incisivi e spesso utilizzano la semplicità e la schiettezza come viatico per le profondità dell’anima. Parlano di amore  di rapporti, di vita di realtà, raccontano, accusano, descrivono, sono autobiografici, esistenziali a tratti.

 

 

19 SAB LUGLIO

 

TROIS FOIS RIEN – Arzigogotroisfoisrock – Parigi

trois fois rien 180x120I Trois Fois Rien (due musicisti francesi più due italiani) si formano nel 2005 per dare un quadro rock e sperimentale alle composizioni di Sirieix. Appoggiati dall’Associazione Vecteurs Bis, producono il loro primo disco nel 2006 : Bleu Blanc Rage.

 

 

 

 

 

U_LED – Hip Hop Cantautoriale – Napoli

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Uled nasce da un antico spettacolo di Beppe Grillo. “….La mafia, il mafioso… l’avete, visto, no, Totò Riina, detto ” ‘u curtu”? Ma te l’immagini quelli lì che fanno esplodere Falcone? Totò Riina detto ” ‘u curtu” coi meccanismi elettronici, che parla con Di Paola detto ” ‘u licantropu”, e dice “Ma allora? ‘U led, ‘u led? E’ acceso? Quando arriva ‘u Falcone? ‘U led”, “Ma cu minchia è ‘stu led?”. Ve li immaginate? Lì c’erano degli ingegneri, non dei mafiosi. .. Riina, .. si sono parlati lui è l’altro (cioè Tommaso Buscetta)… e Totò Riina ha una sua moralità… ” ecco da qui deriva il nome uled, va pronunciato come un dialetto e non all’inglese tipo U2…

 

ORLANDO ANDREUCCI – Canzone d’Autore – Roma

orlando andreucci 180x120(1)Orlando Andreucci è un cantautore con una esperienza ventennale nel campo della musica sebbene questo sia il suo esordio dal punto di vista discografico. E’ il cantautore per eccellenza, tanto che il suo timbro di voce ricorda un po’ quello del grande F. De Andrè, non a caso per Andreucci De Andrè o Tenco sono un riferimento costante, un punto fermo. Per fortuna, ogni tanto, in mezzo al deserto ci imbattiamo in casi ospitali che accolgono per una sosta rigeneratrice i nostri sensi ed il nostro spirito.

 

 

TERRAMARIS – World Music – Roma

Terramaris 180x120Il progetto dei Terramaris inizia come un viaggio musicale che tocca idealmente le terre baciate dal Mediterraneo. Come i confini politici, le culture sono sempre più a contatto e la nostra pacifica curiosità per i vicini è irrefrenabile. Dove l’uomo divide, la musica unisce. Abbiamo visitato fisicamente e artisticamente gran parte di questi paesi e ora proponiamo con i nostri ritmi, le nostre voci, la nostra armonia, un’idea che raccoglie i colori tipici di queste culture. Quello che ne scaturisce è la realizzazione di brani in parte originali e in parte presi dalle tradizioni locali. Il “vecchio” e il “nuovo” tendono a miscelarsi anche grazie alla contaminazione tra i diversi stili; cerchiamo di creare un ponte tra tradizione ed attualità.

 

 

– SE VUOI CONOSCERE GLI HEADLINERS DELLE SERATE CLICCA QUI –

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Moratoria universale sulla pena di morte

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18 dicembre 2007: l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha detto sì alla moratoria universale sulla pena di morte. I voti a favore sono stati 104, quelli contrari 54, le astensioni 29. Il governo italiano, che ha sostenuto con forza l’iniziativa all’Onu, era rappresentato al Palazzo di Vetro dal ministro degli Esteri e vicepremier Massimo D’Alema. Proprio D’Alema in mattinata si era detto ottimista e aveva parlato di «risoluzione di portata storica». La moratoria è stata approvata alle 11,45 ora di New York, le 17,45 in Italia, dopo le dichiarazioni di voto contrarie di Antigua e Barbuda, Barbados, Singapore e Nigeria e quella favorevole del rappresentante del Messico. Alla fine i voti a favore sono stati cinque in più rispetto a quanto pronosticabile nelle migliori previsioni. E, soprattutto, è stata superata agevolmente la soglia «psicologica» dei cento sì che dà al provvedimento maggiore forza e consistenza.

 

Pobbiati

Una vittoria importantissima per noi, per tutti coloro che come noi stanno lavorando da anni perché la pena di morte sia cancellata dagli ordinamenti giuridici, ma soprattutto per le migliaia di persone che stanno attendendo il boia in uno dei tanti bracci della morte che ancora si trovano in 63 paesi, e che oggi possono sperare di poter ancora avere un futuro.

 

Probabilmente per qualcuno questo sarà un punto di arrivo. Per noi rimane una tappa importante ma non definitiva di una battaglia che continua e che potrà dirsi conclusa solo quando si arriverà all’abolizione completa. Abolizione che oggi è più vicina e che, nell’entusiasmo di questo momento, sembra quasi a portata di mano.

 

Ma il lavoro da fare e’ ancora molto: accanto a notizie confortanti come la recentissima abolizione in New Jersey, ve ne sono altre decisamente meno positive, come la possibile imminente esecuzione in Iran di tre minorenni all’epoca del reato, che andrebbe a seguire quella di Makwan Moloudzadeh, giustiziato il 4 dicembre scorso. E poi ci sono il Giappone, dove sono stati impiccati tre detenuti la scorsa settimana, l’Iraq, gli Stati Uniti, la Cina; c’è la Nigeria, dove proprio negli ultimi giorni sono trapelate notizie preoccupanti di esecuzioni segrete. Ma oggi siamo più forti, perché d’ora in avanti sarà più difficile per qualsiasi paese rivendicare la legittimità della pena di morte; da oggi possiamo essere ancora più fieri del ruolo che Amnesty ha avuto nella lotta a favore della sua abolizione definitiva. In attesa di quel momento, saremo lì a chiedere ai governi dei paesi mantenitori che la moratoria venga effettivamente applicata e per chiedere loro il coraggio di fare una scelta ancora più radicale.

 

Quindi grazie a tutti i gruppi e gli attivisti che si sono spesi in questi anni, al coordinamento, che è considerato fra i più preparati e attivi del movimento, agli uffici che hanno lavorato sulla comunicazione e sulla lobby in maniera importante, visto il ruolo chiave che l’Italia ha avuto nella proposizione e nella promozione di questa iniziativa. La strada percorsa sinora e’ il frutto del lavoro di tutti noi e questa approvazione rappresenta un bel modo per terminare il 2007 ed entrare in un anno importante per i diritti umani che e’ quello del 60° anniversario della Dichiarazione.

Un carissimo saluto.
Paolo Pobbiati – Presidente Amnesty International

 

 

Il 15 novembre, forte di 99 voti, la Terza Commissione dell’Assemblea Generale dell’Onu aveva approvato la risoluzione al termine di un dibattito che aveva visto schierato contro la proposta un fronte composito, che metteva insieme gli Stati Uniti e alcuni loro avversari storici come Iran, Sudan e Cina. Nelle ultime ore prima del voto definitivo quattro Paesi – Guinea Bissau, Repubblica Democratica del Congo, Kiribati e Palau – avevano sciolto la riserva decidendo di schierarsi per il sì. L’approvazione della risoluzione per la moratoria sulla pena di morte, che di fatto significa un invito alla «sospensione» di tutte le esecuzioni già programmate e il divieto di infliggerne di nuove da parte dei tribunali dà l’opportunità di aprire un dibattito «anche in vista dell’abolizione». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, pochi istanti dopo il sì dell’Onu alla moratoria sulla pena capitale. D’Alema ha parlato anche di «grande soddisfazione» e di «risultato al di là delle aspettative». Anche il premier Romano Prodi ha accolto con grande entusiasmo la notizia del voto favorevole dell’Assemblea: «E’ un giorno storico – ha detto – la commozione è intensa». Il capo del Governo ha sottolineato che «l’orgoglio dell’Italia è di aver promosso per prima un’iniziativa progressivamente trasformata in una grande coalizione intesa a favorire i diritti dell’uomo». In questo modo, ha sottolineato, «l’Italia ha molto contribuito alla diffusione della pace e giustizia nel mondo».

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