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Premio Amnesty Italia 2004

 

 

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La seconda edizione del Premio Amnesty Italia è stata vinta dal brano Pane e coraggio di Ivano Fossati. Il premio, istituito dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’associazione “Voci per la libertà”, viene assegnato al brano che, nell’anno precedente, ha meglio affrontato il tema dei diritti umani. A vincere l’edizione precedente era stato
Daniele Silvestri, con Il mio nemico

 

La giuria – composta da critici musicali, rappresentanti di Amnesty International e di Voci per la Libertà – ha premiato Pane e coraggio, tratta dall’album “Lampo viaggiatore”, per lo stile e il linguaggio dell’autore, che hanno contribuito significativamente a sfatare luoghi comuni discriminanti nei confronti dei cittadini che fuggono da persecuzioni, povertà e conflitti e a sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sulla necessità e il dovere di proteggere i diritti umani dei migranti e dei rifugiati.


Villadose 26 luglio 2004

“Sono da sempre convinto che le canzoni possono fare ben poco contro guerre, ingiustizie e torture, ma so anche che sono buone fiancheggiatrici dello spirito e piccole portatrici di consolazione, di conforto e perfino di speranza. Non è poco – ha dichiarato Ivano Fossati – L’onere di opporsi agli orrori del mondo, quello, rimane da sempre nelle nostre mani e nelle nostre volontà. Ricevo con gratitudine il riconoscimento di Amnesty International. Specialmente per Pane e coraggio e specialmente ora.”
Ivano Fossati

 

“Pane e Coraggio”

 

Proprio sul filo della frontiera
il commissario ci fa fermare
su quella barca troppo piena
non ci potrà più rimandare
su quella barca troppo piena
non ci possiamo ritornare.

E sì che l’Italia sembrava un sogno
steso per lungo ad asciugare
sembrava una donna fin troppo bella
che stesse lì per farsi amare
sembrava a tutti fin troppo bello
che stesse lì a farsi toccare.

E noi cambiavamo molto in fretta
il nostro sogno in illusione
incoraggiati dalla bellezza
vista per televisione
disorientati dalla miseria
e da un po’ di televisione.

Pane e coraggio ci vogliono ancora
che questo mondo non è cambiato
pane e coraggio ci vogliono ancora
sembra che il tempo non sia passato
pane e coraggio commissario
che c’hai il cappello per comandare
pane e fortuna moglie mia
che reggi l’ombrello per riparare.

Per riparare questi figli
dalle ondate del buio mare
e le figlie dagli sguardi
che dovranno sopportare
e le figlie dagli oltraggi
che dovranno sopportare.

Nina ci vogliono scarpe buone
e gambe belle Lucia
Nina ci vogliono scarpe buone
pane e fortuna e così sia
ma soprattutto ci vuole coraggio
a trascinare le nostre suole
da una terra che ci odia
ad un’altra che non ci vuole.

Proprio sul filo della frontiera
commissario ci fai fermare
ma su quella barca troppo piena
non ci potrai più rimandare
su quella barca troppo piena
non ci potremo mai più ritornare.

Le 10 nominations della seconda edizione:

“L’Attenzione” dei 24 Grana
“The Truman Show” di Cristina Donà
“Follie preferenziali” di CapaRezza
“Stop America” di Edoardo Bennato
“Nessuno Tocchi Caino” di Enrico Ruggeri
“Tecniche di rilassamento” degli Estra
“Non è mai troppo tardi per avere un’infanzia felice” dei Folkabbestia
“Pane e coraggio” di Ivano Fossati
“La fiaba di Nushe” di Lalli
“New soccer world” dei Linea77
“Soldatino” degli Otto Ohm
“Canzone n°8” di Pinomarino
“Socio di minoranza” di Samuele Bersani

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Premio Amnesty Italia 2003

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“Il mio nemico” di Daniele Silvestri è la canzone vincitrice della prima edizione (2003) del P.A.I.

La giuria del premio composta da critici musicali, rappresentanti di Amnesty International e Voci per la Libertà ha scelto questa canzone per le parole evocative ed emozionanti che puntano l’attenzione su numerose tematiche connesse alle violazioni dei Diritti Umani.


 

CONSEGNA DEL PREMIO AMNESTY ITALIA
A DANIELE SILVESTRI PER LA CANZONE “IL MIO NEMICO”

Perugia 3 luglio 2003

 

 

Riccardo Noury:”A nome di Voci per la Libertà e di Amnesty International Italia ti consegnamo il Premio Amnesty Italia per la canzone sui diritti umani che è “Il mio nemico”. ti ringraziamo molto per questo brano che è molto carico di rabbia, di emozione e di passione: è un bel servizio alla causa dei diritti umani.”

 

Daniele Silvestri: “Sono onorato, si dice sempre in queste occasioni. Io ho avuto la fortuna di ricevere molti premi nella mia carriera non lunghissima, forse ho preso più premi di quanti dischi ho venduto. Non l’ho detto mai, questa volta quindi lo posso dire, questo è il primo che in qualche modo sento di non meritare o almeno che mi piace talmente tanto riceverlo da non sentirmi davvero così meritevole. Spero che lo sia stata almeno la canzone, perché è una delle canzoni a cui tengo di più da quando ho iniziato a fare questo lavoro. Sono davvero contento che abbia vinto quella canzone questo premio. Grazie.

Io sento sempre più spesso che c’è bisogno di ricordarsi di un’altra parola che è in genere associata a quella dei diritti che è il rispetto. perché fondamentalmente i diritti soprattutto quelli umani prendono un senso alto quando sono associati alla parola rispetto che è poi una delle grandi vittorie, uno dei punti alti raggiunti dalla cultura che noi rappresentiamo, la cultura occidentale, la civiltà occidentale in generale anche se ha avuto una storia così sanguinosa. poi i suoi momenti più alti sono stati quelli in cui, rivoluzionariamente, si è detto che bisognava rispettare i diritti di tutti. Questo continua a rimanere il punto più alto ma ce ne siamo allontanati sempre di più, sempre più velocemente nel ultimo secolo, e questo inizio di millennio è iniziato male, è iniziato all’insegna del “rispetto solo del potente” come realtà culturale. Quindi la speranza è che premi come questo, il fatto di parlare sempre più persone, di trovarsi a combattere per qualcosa che in genere viene dimenticato sia il segno che si vuole ritornare a quel punto così alto”.

 

 

“IL MIO NEMICO”

 

Finchè sei in tempo tira
e non sbagliare mira
probabilmente il bersaglio che vedi è solo l’abbaglio di chi da dietro spera
che tu ci provi ancora
perchè poi gira e rigira gli serve solo una scusa
la fregatura è che c’è sempre un altro che paga
e c’è qualcuno che indaga per estirpare la piaga
però chissà come mai qualsiasi cosa accada
nel palazzo lontano nessuno fa una piega
serve una testa che cada e poi chissenefrega
la prima testa di cazzo trovata per strada
serve una testa che cada e poi chissenefrega
la prima testa di cazzo trovata per strada
se vuoi tirare tira
ma non sbagliare mira
probabilmente il bersaglio che vedi
è solo l’abbaglio di chi da dietro giura
che ha la coscienza pura
ma sotto quella vernice ci sono squallide mura
la dittatura c’è ma non si sa dove sta
non si vede da qua, non si vede da qua
la dittatura c’è ma non si sa dove sta
non si vede da qua, non si vede da qua

il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa(x2)

e se non hai morale
e se non hai passione
se nessun dubbio ti assale
perchè la sola ragione che ti interessa avere
è una ragione sociale
ma soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare
non farla nel mio nome
non farla nel mio nome
che non hai mai domandato la mia autorizzazione
se ti difenderai non farlo nel mio nome
che non hai mai domandato la mia opinione
finchè sei in tempo tira
e non sbagliare mira
(sparagli piero sparagli ora)
finchè sei in tempo tira
e non sbagliare mira
(sparagli piero sparagli ora)

il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa(x2)

il mio nemico non ha nome
non ha nemmeno religione
e il potere non lo logora
il potere non lo logora
il mio nemico mi somiglia è come me
lui ama la famiglia
e per questo piglia più di ciò che da
e non sbaglierà
ma se sbaglia un altro pagherà
e il potere non lo logora
il potere non lo logora

 

 

Le 10 nominations della prima edizione:

“Anime Candide” di Daniele Sepe
“Avremmo Mai Potuto?”dei La Crus
“Carretera Austral” dei Modena City Ramblers
“Genova Chiama” della Casa Del Vento
“Il Mio Nemico” di Daniele Silvestri
“Mary” dei Gemelli Diversi
“Mentre Fuori Piove” degli Africa Unite
“Shalom” di Roberto Vecchioni
“Sole Silenzioso” dei Subsonica
“Uguali e Diversi” di Gianluca Grignani

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