Voci per la Libertà: contro le sterili polemiche, gli attacchi e i pregiudizi. Le favole sono solite concludersi con “e vissero tutti felici e contenti”. Certo, non avevamo la pretesa di essere i personaggi di un mondo fantastico.
Semplicemente poco più di una settimana fa, al termine del festival, l’Associazione Voci per la Libertà si riteneva soddisfatta del progetto che ormai da 14 anni proietta una piccola realtà di provincia nel panorama nazionale.
Invece è stata vittima di attacchi, polemiche e pregiudizi per i quali non abbiamo nemmeno più la forza di rispondere, tanta è la desolazione lasciata da tali affronti.
Sì, si tratta di affronti che nell’anno 2011 ancora si fondano su paradigmi destra-sinistra superati, e che nulla hanno a vedere con l’unica cosa che ci interessa e per la quale il festival è nato: i diritti umani universali così come sanciti il 10 dicembre del 1948 a Parigi, la loro divulgazione, il loro rispetto, la denuncia delle violazioni accanto ad Amnesty International, un accostamento che ci onora e ci inorgoglisce.
Invece per alcuni sembrano essere l’appiglio per sferrare attacchi gratuiti a chi dedica il proprio tempo ad un volontariato sano, spesso rimettendoci tempo e denaro. Suona strano doversi difendere quando non si è colpevoli di nulla, soprattutto perché i ruoli dei buoni e dei cattivi vengono attribuiti in base a luoghi comuni che noi rifiutiamo di avallare.
Nemmeno uno, tra coloro che hanno rivolto accuse alla bontà della causa, ha posto l’accento sull’operato di Amnesty International, sul fatto che qui giungono personalità di spessore e rilievo, sulla qualità della musica, sulla possibilità che diamo a giovani artisti italiani di esibirsi, sulla rinnovata immagine dell’associazione. È più facile accusare che dire grazie o un semplice “bravi, bel lavoro!”.
Tante critiche sono state mosse, ma a che pro? Nessuno degli “accusatori” si è mai adoperato per fare qualcosa per il proprio paese. Nessun suggerimento per migliorare o modificare ciò che infastidisce e crea disagio. Solo sterili polemiche!
Le polemiche ci hanno accompagnato praticamente dalla nostra nascita, ma non ci hanno mai indeboliti, anzi riteniamo che il confronto sia bello, che dal confronto nascano le idee migliori. Ma mai come durante questa edizione la cattiveria ha colpito la manifestazione, infangando quanto è stato fatto e rivolgendo, soprattutto con le ultime uscite, un’offesa a quanto, da 50 anni, Amnesty International ha fatto. Forse non se ne rendono conto, ma se possono dire liberamente la loro opinione su un giornale, è anche un po’ merito di chi combatte per la libertà di espressione.
Tristemente ci rendiamo conto che le iniziative da noi proposte, non solo con il festival, ma anche durante l’anno, incontrano, anzi si scontrano, con barriere mentali disarmanti e l’ignoranza che vanno al di là delle nostre forze. Ci chiediamo quale dialogo si possa costruire se nel nostro operato si vede solo il marcio.
Il volo delle farfalle, il nuovo simbolo dell’associazione, riporta alla mente la libertà che speriamo possa giungere anche a coloro che ne sono privi, in particolare la libertà di agire e non sentirsi giudicati sulla base di stereotipi o pregiudizi mentali che non ci appartengono.
Noi ci crediamo e per questo continueremo, nonostante tutto; non sappiamo dove, come e con chi, ma sicuramente continueremo…
Associazione Culturale Voci per la Libertà
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