Rosolina Mare (Rovigo), 18-21 luglio 2019 – Quattro giorni di musica, arte e impegno civile, ma anche emozioni e divertimento: è questo il consolidato format che è andato in scena anche quest’anno a Rosolina Mare (RO), sede del festival musicale Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty, l’evento in collaborazione con Amnesty International Italia che celebra artisti emergenti e grandi ospiti che si sono distinti per la loro sensibilità verso il tema dei diritti umani.
Significativa la campagna supportata quest’anno: “Sui diritti umani non si torna indietro”.
GIOVEDÌ 18 LUGLIO ad aprire ufficialmente l’inizio dell’edizione 2019 è stato l’aperitivo in Anguriara con il cantautore Marcondiro, ospite anche della prima serata in piazzale Europa: band di culto che unisce la tradizione cantautorale italiana con rock, folk e pop; un cantore post-moderno, uno sperimentatore dell’arte popolare colta. La serata è stata inaugurata dai ritmi africani e dalle danze dei ragazzi del Progetto BO.RO.FRA. che per il secondo anno apre letteralmente le danze del festival: musica e danze africane come un linguaggio universale per una integrazione interculturale. Una serata di grandi ritorni che riconferma la professionalità e il talento di artisti già premiati nelle precedenti edizioni del festival: è il caso della band partenopea tutto al femminile Mujeres Creando, insignita del Premio Web della scorsa edizione con un brano in dialetto napoletano che arriva dritto al cuore “E je parl ‘e te”, un canto libero contro l’omofobia che conquista non solo la rete ma tutto il pubblico presente al festival, e dei vincitori del Premio Amnesty Italia – Sezione Emergenti 2018, i Pupi di Surfaro: un progetto vivo, in continua evoluzione, una sperimentazione continua e sempre aperta, un laboratorio di idee e suoni; nasce dal folk, si evolve in uno stile contemporaneo, originale e innovativo. Radicato nel passato, che vive nel presente, proiettato nel futuro. In chiusura la cantante e sound designer italo-giapponese Kumi Watanabe, Premio della critica nel lontano 2001, che con un’esibizione impeccabile ed emozionante, in featuring con Paolo Agosta, ha incantato e raccolto un grande apprezzamento da parte di tutto il pubblico presente. Kumi crea un appassionato alternative soul ritmico, che affonda le sue radici vocali nella sensibilità rock distillata attraverso jazz and blues torch songs. Batteria, violoncello, piano/keyboards, chitarre, basso/contrabbasso combinati con looping, programming e armonie per creare un sound ricco. Una bomba di energia che sprigiona emozioni attraverso una voce potente e sensuale.
MarcondiroBO.RO.FRA.
MarcondiroMujeres Creando
Pupi di Surfaro
Kumi Watanabe
VENERDÌ 19 LUGLIO la giornata è iniziata con l’aperitivo in Anguriara con uno deglio appuntanti più attesi, la presentazione dell’ultimo libro di Gio Evan “Cento cuori dentro” una storia intima sul filo dell’autobiografia, da un poeta che ha trasformato l’amore in una filosofia di vita. In piazzale Europa l’esibizione di Fabio Luongo ha introdotto la serata presentando il brano “Il mondo nuovo” vincitore sezione online del Premio Under 35. A seguire la prima semifinale del Premio Amnesty International Italia sezione emergenti ha visto alternarsi sul palco: Chiara Patronella, accompagnata dalla sua band, che partecipa con il brano “Pesci”; il grintoso gruppo rodigino Grace N Kaos, che porta in gara il brano “Nero”; Chiara Effe, che come brano in gara ha presentato “Mani stanche”, che parla di diritto al lavoro; infine un’inedita collaborazione artistica tra il giovanissimo Giovi e la Massimo Francescon band si è rivelata vincente: il loro brano in gara “Quello che io non so” è già valso loro il Premio Web Social.Ma il grande evento della serata è stato sicuramente il concerto dell’eclettico artista Gio Evan, che ha sorpreso il pubblico con un’esibizione di forte impatto: la foltissima chioma sciolta, salti e danze dal taglio tribale, momenti di poesia e intensi monologhi inediti. L’artista, ha espresso la sua gioia nel far parte di un progetto che ha nel suo DNA il tema della resistenza e della lotta alle ingiustizie. Sul palco ha portato ancora una volta le sue doti di cantante, poeta e attore, che fanno di lui un artista unico in Italia. Ad accompagnarlo, una super band di 5 elementi composta da membri degli Anudo e degli Elephantides.
Non sono mancati i ringraziamenti ufficiali: il presidente della Pro Loco di Rosolina Michele Grossato ha ribadito l’importanza di questa manifestazione che porta arte e cultura nel cuore della città, ma soprattutto che ha la volontà e il potere oggi più che mai necessario di smuovere le coscienze. Francesca Corbo, di Amnesty International Italia che ha presentato lo slogan di quest’anno della manifestazione: “Sui diritti umani non si torna indietro”. Collegata a questa i tre gli appelli che è stato possibile firmare durante il festival: Codici identificativi subito (per gli agenti impegnati in operazioni di ordine pubblico), Fermiamo la detenzione e la tortura di rifugiati e migranti in Libia e Verità per Giulio Regeni.
Gio Evan
Fabio Luongo
Chiara Patronella
Grace N Caos
Chiara Effe
Giovi e la Massimo Francescon Band
Gio Evan
Francesca Corbo
SABATO 20 LUGLIO la giornata inizia con un doppio appuntamento per Michele Mud, In Anguriara l’aperitivo con showcase e in Piazzale Europa come opening act. Michele Mud (al secolo Michele Negrini) è un progetto che nasce nel 2014 e proprio in quell’anno vince il Premio Amnesty International Italia Emergenti. Una voce, una chitarra e il fango della vita. Quello che tiene insieme l’acqua limpida dei sogni, delle passioni, dei grandi orizzonti con la dura terra delle fatiche quotidiane, delle difficoltà, delle porte sbattute in faccia. Una musica che sta tra la canzone d’autore, il pop, il blues e tutte quelle musiche che nascono nelle periferie, lungo i fiumi, lontano dal centro. A seguire la seconda semifinale del Premio Amnesty International Italia sezione emergenti ha visto alternarsi sul palco: Bif
da Salerno in gara con “Venti clandestini” che è stato il vincitore del Premio Under 35, The Roomors gruppo tutto vocale da Cagliari in gara con “Marielle”, Enzo Beccia con il suo gruppoda Milano in gara con “Gli indifferenti” e Giulio Wilson da Firenze in gara con “Budapest (Francesco Tirelli)”. Prima del gran finale l’intervento di Nicola della Pasqua, di Amnesty International Veneto che ha approfondito i temi delle petizioni presenti al festival. Ospiti della serata La Municipàl, band salentina in decisa ascesa, il cui cuore pulsante è costituito dai fratelli Carmine e Isabella Tundo. Pop/rock d’autore il loro, come testimonia l’ultimo stupendo album “Bellissimi difetti” musica arte e poesia che descrivono la propria romantica visione del mondo. Hanno saputo incantare il pubblico presente con la loro dimensione live, una forte energia che sa toccare punte di dolcezza nelle ballad. Ad omaggiare la band
il vicesindaco di Rosolina Daniele Grossato e Francesca Corbo di Amnesty International Italia. In chiusura di serata il direttore artistico Michele Lionello annuncia i cinque finalisti che si contenderanno il Premio Amnesty International Italia sezione emergenti nella serata di domenica: Giulio Wilson, Chiara Effe, Chiara Patronella, The Roomors, Grace N Kaos.
Mud
Bif
The Roomors
Enzo Beccia
Giulio Wilson
La municipàl
Michele Lionello
Presentatori: Savino Zaba, Carmen Formenton, Francesca Corbo (Amnesty International)
DOMENICA 21 LUGLIO grande conclusione di festival con l’ospite d’onore Roy Paci e la finale per il Premio Amnesty International Italia sezione emergenti. Nel tardo pomeriggio il consueto incontro pubblico dedicato al Premio Amnesty Italia. Assieme a Roy Paci sono intervenuti il direttore artistico Michele Lionello, il sindaco di Rosolina Franco Vitale, i rappresentanti di Amnesty International Italia Francesca Cesarotti e Riccardo Noury e alcuni rappresentanti del progetto europeo che compatte l’Islamofobia Heatemeter. L’incontro è stato veramente intenso con molte domande da parte del pubblico. Roy Paci ha fra l’altro dichiarato “Non penso di essere io il protagonista di questo premio, vorrei che il protagonista fosse l’umanità delle persone. Questo premio è come la pacca di una amica, Amnesty, che ti dice ‘continua cosi, ci sono io a fianco a te’ per quello che ho fatto schierandomi in prima persona. Sono emozionatissimo, mi viene da piangere, come un bambino. Senza vergognarmene.” In chiusura la proiezione del videoclip di “Eve” il brano di Valerio Piccolo patrocinato da Amnesty International Italia e l’aperitivo offerto dall’azienda agricola “La Galassa” di Gavello.
Conferenza Stampa Premio Amnesty International Italia
La serata ha visto come opening act Valerio Piccolo, cantautore che lavora fra Italia e Stati Uniti, che ha presentato “Adam and the Animals”, un concept album composto con lo scrittore Rick Moody. Si arriva quindi al gran finale del concorso per emergenti con le esibizioni di Giulio Wilson, Chiara Effe, Chiara Patronella, The Roomors, Grace N Kaos. A decidere prima i finalisti e poi il vincitore è stata una giuria di grande prestigio composta da giornalisti, addetti ai lavori e esponenti di Voci per la libertà e Amnesty International. Tra semifinali e finale è stata formata da: Claudio Agostoni (Radio popolare), Giò Alajmo (spettakolo.it), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cesarotti (Amnesty International Italia), Nicola Dalla Pasqua (Amnesty International Veneto), Enrico de Angelis (storico della canzone), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (giornalista e operatore), Aldo Foschini (Musica nelle Aie), Michele Lionello (direttore artistico Voci per la Libertà), Ivan Malfatto (Gazzettino), Gianluca Mura (Radio41), Elisa Orlandotti (Funny Vegan), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto), Valerio Piccolo (musicista), Riccardo Pozzato (musicista), Silva Rotelli (ideatrice di Inalienabile), Emanuele Scatarzi (Viva la Radio! Network).
C’è grande attesa per l’ospite d’onore Roy Paci, vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big per la canzone “Salvagente” (realizzata con Willie Peyote). L’artista siciliano si esibisce nel progetto “Mayday Connection” con Picciotto; i due sono accompagnati dal producer Gheesa. Sull’onda mediterranea della may day palermitana nasce la connessione tra Roy Paci e Picciotto che portano in scena un mash up di sonorità che attraversa i rispettivi stili musicali e contenuti. Il pubblico si scatena, balla e canta tutte la canzoni sotto il palco. Finalmente arriva il verdetto della Giuria: sono stati i Grace N Kaos con la canzone “Nero” (sul tema dello sfruttamento del lavoro agricolo e del caporalato) a vincere il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti. I Grace N Kaos, primi rodigini ad aggiudicarsi il premio assoluto dopo 22 anni, hanno anche vinto il premio del pubblico ed avranno inoltre la possibilità di effettuare un tour di otto concerti promosso dal NuovoImaie. Il Premio della critica è andato invece al fiorentino Giulio Wilson, mentre la targa “Il migliore per noi” di Viva la radio! Network se lo sono accaparrati i cagliaritani The Roomors. Molti sono stati comunque i consensi anche per gli altri due finalisti, Chiara Patronella e Chiara Effe.
Valerio Piccolo
Giulio Wilson
Chiara Effe
Chiara Patronella
The Roomors
Grace N Kaos
Roy Paci
Giovanni Stefani
“Sui diritti umani non si torna indietro”
Le luci si abbassano ma restano i ricordi di un’edizione fantastica caratterizzata non solo dalla musica, durante le giornate del festival è stato possibile visitare due mostre, una era “In arte Dudu” (la Dichiarazione universale dei diritti umani illustrata da giovani artisti) e l’altra quella di Andrea Artosi (Artax) “Parliamone in piazza”, su numeri e persone di origine straniera abitanti a Rovigo. E due installazioni: “Love difference”, l’arte urbana per la socializzazione curata da Melania Ruggini, e “Inalienabile”, opera immersiva di Silvia Rotelli e del collettivo Ruhetag su musica e diritti umani.
Grande successo anche i laboratori didattici per bambini sul tema dei diritti umani realizzati ogni sera da un partner diverso: Cooperativa Peter Pan, l’artista Alberto Cristini, La Fiondina e Cooperativa Titoli Minori. Anche i più piccoli hanno avuto la possibilità di imparare i diritti umani attraverso tanti giochi e attività interessanti.
Partner della manifestazione quest’anno è stato il progetto Hatemeter, che ha lo scopo di accrescere le conoscenze sull’hate speech (ovvero l’incitamento all’odio e alla discriminazione) anti-islamico online e di sostenere le ONG nella lotta all’islamofobia a livello europeo. La piattaforma Hatemeter è sperimentata e validata in Italia da Amnesty.
Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty
Direttore artistico: Michele Lionello
Consulente: Enrico Deregibus
Segreteria organizzativa: Martina Manfrintati
Presentatori: Savino Zaba e Carmen Formenton
Foto Live: Andrea “Artax” Artosi
Un’iniziativa di:
Associazione Voci per la Libertà, Amnesty International, Comune di Rosolina
Con il contributo di:
CGIL Rovigo, CISL Padova e Rovigo, UIL Padova e Rovigo, progetto Hatemeter.
Partner tecnici:
Pro loco Rosolina, ARS audio & light, Idee Grafiche, Forpress, Mei – Meeting degli Indipendenti, Musica nelle Aie, OPS Group, Rete dei Festival, Studioartax, Musplan, Adver Italia.
Media partner:
FunnyVegan, ViaVaiNet, REMweb.
Radio partner:
Radio 41, Viva La Radio! Network, Radio 41, Radio Popolare, Atom Radio, IwebRadio, Oradio.it, Radio Atlanta, Radio Bellissima, Radio Bla Bla network, Radio Città Benevento, Radio Eco sud, Radio Elettrica, Radio Garda, Radio L’Olgiata , Radio Michelle, Radio Pico, Radio Ragusa, Radio Sanremo, Radio Sardinia, Radio Sette Asiago, Radio stereo 5, Rt Radio Terapia, Studio Emme Network, Radio Michelle, Studio Tre Radio, Studio Uno Abruzzo, UnicaRadio, Webradio 63.