Conosciamo meglio Nevruz con l’intervista del finalista del concorso 2017.
BREVE BIO DI NEVRUZ
Conosciuto ai più per la sua partecipazione, nel 2010, a X Factor, aveva già all’epoca esperienze di vario tipo in importanti festival. Dopo il talent televisivo ha pubblicato gli album “Tra l’amore e il male” nel 2010 e “La casa e gli spiriti perduti” nel 2012, quest’ultimo prodotto da Elio e le storie tese. Quell’anno il sisma della bassa modenese gli porta via tutto. Si trasforma così in “menestrello delle tende” girando i paesi colpiti con la sua chitarra per cantare canzoni ai terremotati. Nell’autunno 2017 uscirà il suo nuovo disco, intitolato “Il mio nome è nessuno”.
Ti va di raccontarci come è stata l’esperienza al festival Voci per la Libertà? Perché dopo aver partecipato ad un importante talent come XFactor, che ti ha dato grande visibilità, hai deciso di partecipare ad un festival come il nostro che parla di diritti umani? Quali erano le tue aspettative?
È stata per me un’esperienza importante e assolutamente edificante. Arrivai ad X Factor con il mio beckground indipendente di cantante batterista dei Water in Face. In questa veste ho avuto grandi soddisfazzioni calcando i più importanti palchi Del Rock del nostro territorio e dell’estero , tra i più importanti l’ Heineken Jammin Festival aprendo i concerti dei Metallica , Depeche Mode , The Darkenes , Lacuna Coil , Avenge Sevenfold con Omid Jazi quarto Verdena del tour del disco Wow . Proprio con questa formazione incontrammo i Verdena in Arezzo Wave 2006 , gruppo straordinario italiano, che ho sempre seguito con amore in adolescenza . Fu stupefacente ritrovarmi dopo anni su di un palco così importante proprio con loro , ancor più bello ed entusiasmante , a distanza di anni , essere stato citato nel recente brano “Puzzle” e finire di fatto nel loro ultimo disco Endekadenz vol.1. straordinario è stato anche condividere il palco con Daniele Silvestri , Africa United e Baustelle . La grande visibilità che ti può dare un talent ti può sicuramente far diventare un volto noto al grande pubblico , oppure il personaggio del momento , ma ciò non delimita e non arresta il passato, il presente ed il proseguo sempre coerente del proprio percorso artistico e sociale . Omid purtroppo prese la decisione di scioglere il gruppo sul più bello, prendendo una strada artistica diversa , se non si fossero sciolti i Water in Face e non ci fosse stato un giudice come Elio , molto probabilmente non avrei mai pensato di presentarmi ad X-Factor , ma il destino mi ha donato anche quest’avventura straordinaria , dandomi la possibilità di portare sicuramente qualcosa d’insolito, diverso, e di mai visto in TV . Nella vita ho subito di tutto , a partire da un ‘infanzia molto violenta ad un percorso adolescenziale personale molto duro e precoce . Nessuno ha mai denunciato le violenze che ho subito , certe cose ti segnano l’anima , ma allo stesso tempo ti rendono estremamente forte e sensibile , il dono dell’arte per fortuna è stata la cura per fuggire e denunciare la mia vita , le mie emozioni , i miei sogni , cercando di trasformare in bellezza tutto il male subito in gioventù e tutto quello che ho dovuto difendere da solo attraverso la mia crescita e la mia musica . Ritrovarmi in un contesto come Amnesty , per la difesa dei i diritti umani, è stato un po’ come toccare e constatare da vicino , chi si batte per un mondo migliore . Le uniche aspettative per me, avere la possibilità di far passare il messaggio della mia canzone il più possibile e sono convinto che non poteva esserci contesto migliore come Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty per una brano come L ‘IMMIGRATO.
Pensi che la musica possa davvero essere un efficace strumento per sensibilizzare sui diritti umani? Come mai il tuo brano presentato in concorso parla proprio di immigrazione?
Non basta solo la musica purtroppo , sarebbe molto bello se fosse così sempre . Di sicuro se pensiamo ad un brano come ” Imagine ” di John Lennon capiamo l’importanza del mezzo a disposizione che hanno gli artisti per raggiungere ogni cuore del mondo, quando diamo voce alla libertà e alla pace tra gli uomini nessuno può restare indifferente. È necessaria un’azione diretta , fare propaganda di pace tra gli uomini e avere il coraggio di battersi per la difesa dei diritti. Per questo ogni mezzo che si muove per il bene dell’umanità è un patrimonio assolutamente da salvaguardare . Io sono figlio d’immigrati , per cui l’immigrazione mi appartiene , fa parte del mio DNA non che del mio bagaglio culturale e multietnico : mio padre è un batterista Zigano del Kosovo paese appunto che ha vissuto una guerra recente e dalla quale lui è fuggito, mio nonno Nevruz dal quale prendo il nome è di Kobane kurdistan, altra terra di devastazione , dove le donne con grande coraggio lottano e perdono la vita per scacciare l’Isis e dichiarare indipendenza . Mia madre è di Caserta dove anche io sono nato nel 1984 , anni in cui la Camorra scriveva la sua sanguinaria storia . L’Emilia accolse una ragazza madre, operaia e sola con due bambini a carico, che fuggiva da una dura realtà del sud Italia di quegli anni, ed è proprio grazie all’immigrazione in Emilia, nella città di Modena, che il piccolo Nevruz affonda finalmente le sue radici e cresce.
Cosa distingue la tua musica? Da dove provengono le tue influenze musicali? Hai un nome particolare ci spieghi l’origine?
È semplice poesia contemporanea , amo guardare la musica come se fosse una continua ricerca , una scienza . Sicuramente difficile e divertente da suonare, quindi richiede una preparazione tecnica molto alta. Io comincio dal Punk per esplorare New Wave , Rock , Progressive , passando dal Jazz al blues fino alla world Music o Pop Dance , mi lascio contaminare il più possibile, così è più stimolante e divertente creare una propria chiave di lettura ed identità.
Il Nawrūz (persiano: نوروز), ma anche – a causa della diversità di pronuncia fra le varie lingue e i vari dialetti – Norouz è una ricorrenza tradizionale persiano che celebra il nuovo anno e che è festeggiata in Iran, Azerbaigian, Afghanistan, Albania, Bosnia, Georgia, in vari paesi dell’Asia centrale come il Turkmenistan, il Tagikistan, l’Uzbekistan, il Kirghizistan e il Kazakistan Kurdistan, e presso le comunità iraniane in Iraq, Pakistan, Turchia, ed in molti altri paesi. Ricorre il 21 marzo, sebbene in alcune località lo si festeggi il 20 o il 22, venendo di fatto a coincidere con l’equinozio di primavera ed io invece nasco il 23 di Marzo. Nato in ambito persiano pre-islamico, e inizialmente festa sacra zoroastriana, il Nawrūz viene celebrato da molti alteri religiosi. Nei paesi iranici che computano il tempo in base a un calendario luni-solare (detto Hijrī-Shamsī, cioè “egira solare”) esso viene considerata una festa (ʿĪd) popolare (ma non religiosa), simile al capodanno dei paesi occidentali. Oltre a rappresentare la data di inizio del calendario legale iraniano, il Nawrūz viene anche festeggiato ovviamente come data di inizio della primavera. I sufi festeggiano questa festa, che chiamano “Sultan Nevruz”, in quanto credono che in questa data il profeta Muhammad abbia ricevuto da Allah l’ordine di diffondere a tutti il suo messaggio, inoltre per i sufi è il giorno in cui il mondo cominciò a girare per volontà divina. New Ruz sta per Nuovo Giorno . Mia madre è di religione cristiana mentre mio padre è mussulmano . Io sono felicemente e orgogliosamente anarchico.
Abbiamo letto che ti stai finanziando con il crowdfunding. Quali sono i tuoi progetti artistici per il prossimo futuro?
Finalmente a 3 anni dal mio secondo disco indipendente “ La casa e gli Spiriti perduti “ prodotto dagli Elio e le Storie Tese , è pronto il mio Terzo album un doppio album che diventa colonna sonora di un film dedicato a Giuseppe Tornatore e che appunto vedrà l’uscita del Vol. 1 ad Ottobre 2017 in digitale , il crowdfunding di Musicraiser è fondamentale appunto per poter stampare l’album fisicamente in formato disco e Vinile , un album indipendente collettivo e straordinario dal titolo IL MIO NOME È NESSUNO.
L’IMMIGRATO
(dal futuro album “IL MIO NOME è NESSUNO”)
Quando l’uomo è come il vento
soffia forte oltre il mare, oltre il mare è il suo destino per la terra della libertà.
E fuggire dalla guerra, il colore della pelle, alle spalle non ha più niente, un barcone lo salverà.
La mia vita oltre il mare ricomincerà, troverò un fratello che sulla costa mi abbraccerà.
Viaggio a mani nude nel sole vengo in pace mentre sogno qui tutto tace.
Ho visto i miei bambini morire tra le braccia,
ho visto i miei fratelli sparati dritto in faccia,
ho visto la mia casa colpita dalle bombe,
ho guardato il cielo piangendo chiedendoti perché
Sono l’immigrato.
Senza niente son partito,
senza niente ho viaggiato,
senza niente sono morto, senza niente ricordato,
quando il mare mi ha inghiottito.
E metti giù le armi impara a guardarmi, che ti basta per amarmi, io sono un uomo come te. Vivo anch’io di speranza nel cuore mio.
Perché l’amore non ha colore, finché l’amore non ha colore, perché l’amore non ha colore, finché l’amore non ha colore, perché l’amore non ha colore, finché l’amore non ha colore , perché l’amore non ha colore , finché l’amore non ha colore.
Ho visto i miei bambini morire tra le braccia,
ho visto i miei fratelli sparati dritto in faccia,
ho visto la mia casa colpita dalle bombe,
ho guardato il cielo piangendo chiedendoti perché
Sono l’immigrato.
PER APPROFONDIRE
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Music Raiser: www.musicraiser.com/it/projects/7548-il-mio-nome-e-nessuno