ENTRA PURE…
Entra pure, accomodati.
Ancora qui, Villadose, dietro la chiesa, Voci per la Libertà. Altrimenti detto, gergalmente: VxL.
“Vùperelle”, come crescere un figlio e ritrovarselo adulto, come scegliere che vestito mettergli, come sbagliare e poi riparare, vederlo -appunto- crescere e poi sbandare e deprimersi e poi tornare felice. Riunioni su riunioni, contatti, telefonate ed e-mail, infiniti sbattimenti, liti e coordinamenti, comunicati stampa, ascolti ed amicizie, per vederlo infine realizzato. E’ che la bellezza delle idee ti si pianta addosso, e quando arriva il momento, perché arriva, in cui sembra che le cose siano irrealizzabili, difficili, impossibili, senti il lascito di ciò che è già stato fatto, senti l’ansia dell’aspettativa. Ormai è un progetto più che avviato, e allora ricordi perché la Grande Macchina Organizzativa è in moto, perché stiamo facendo -nessun dubbio- una delle cose più belle che il Polesine possa offrire: da concorsino-di-paese a Festival di respiro nazionale, con tanto di sito, Associazione culturale, ospiti blasonati, financo ufficio stampa. Tiè.
Lo so che un editoriale dovrebbe sapere riassumere, tirare somme (prima della fine?) o se non altro presentare… E’ che Il Programma è scritto qui dentro, ed è il miglior programma che potessimo fare, il migliore che abbiamo mai avuto, come dicono le star quando esce un loro nuovo album.
Dunque ci siamo, anche quest’anno.
A te che non ci credevi, e a te che non ci hai mai creduto. A te che ci aiutavi ed ora ne sei uscito, a te che sei appena entrato. Per te che sei giovane, per te che lo sei un po’ meno. Per te che non ce la fai più. Per te che mi dici sono depresso. Per te che mi dici basta smetto di lavorare. Per te che mi dici basta ho bisogno di lavorare. Per te che arranchi ogni giorno e ti sembra un miracolo arrivare alla fine del mese. Per te che un “pò” non si scrive con l’accento. Per te che arrivi da lontano. Per te che lontano non andrai mai. Per te che sei cambiato, per scelta o necessità. Per te che entri per caso: sentiti a tuo agio. Per noi e tutte le musiche ascoltate, insaziabili. Per Amnesty International e le sue campagne, le sue lotte. Per te che leggi e sbuffi, strabuzzi o sorridi. Entra pure, accomodati.
Benvenuti. Tutti.