Simone Cristicchi, con “Genova brucia”, è il vincitore della nona edizione del Premio Amnesty Italia, indetto nel 2003 dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dall’Associazione culturale Voci per la libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente.
“Sono sinceramente onorato e orgoglioso di ricevere il Premio Amnesty Italia per ‘Genova brucia’, canzone pensata e scritta per raccontare una delle scomode verità sui fatti del G8 del 2001. Il prestigio del premio contribuisce enormemente a valorizzare il brano, rendendolo strumento di memoria per non dimenticare una delle pagine più vergognose e oscure del nostro paese. Genova è anche una ferita ancora aperta per chiunque pretenda, in questo piccolo paese, verità e giustizia”– ha dichiarato Simone Cristicchi.“Dedico con tutto il mio cuore questo premio ad Heidi e Giuliano Giuliani, a Don Andrea Gallo, a tutti i ragazzi che erano a Genova nel 2001 e a quelli che oggi lottano per il rispetto dei diritti umani, alzando la testa e la voce in questo assordante silenzio”.
“’Genova brucia’ non solo è un bel brano di un autore sensibile ai diritti umani. Nel decennale del G8 di Genova del 2001, ci aiuta anche a non dimenticare le violazioni dei diritti umani che lì si verificarono, a ricordare l’impegno e il coraggio con cui le vittime e i loro familiari hanno cercato per lunghi anni verità e giustizia e a tenere alta l’attenzione perché non si verifichino più” – ha affermato Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International.
SIMONE CRISTICCHI – GENOVA BRUCIA
dall’album “Gran hotel Cristicchi”
Mi ricordo una missione un po’ speciale
Genova 2001 vertice mondiale
sono un poliziotto del reparto celere
pronto alla guerra
ma più che una battaglia in strada sembra un carnevale
tutti questi pacifisti del cazzo
che si fanno chiamare popolo di Seattle
massa di straccioni con bandiere arcobaleni
che solo a guardarli in faccia già divento paonazzo
Sono duecentomila e vogliono cambiare il mondo
e pensano che per cambiare basti un girotondo
io non so nemmeno chi ha ragione o chi ha torto
ma vuoi vedere che a sto giro qui ci scappa il morto?
Oguno sceglie la sua forma di protesta
c’è chi ha steso fili di mutande fuori alla finestra
c’è chi vuole oltrepassare la zona rossa
c’è chi canta “Avanti popolo, alla riscossa!”
Genova brucia
sono autorizzato dallo Stato
eseguire gli ordini non è mica reato e quindi
Genova brucia
non faccio distinzioni donne, vecchi o bambini
potrebbe essere tuo figlio Carlo Giuliani
Genova brucia
Genova brucia
Genova brucia
Mi ricordo una missione un po’ speciale
Genova 2001 squilla il cellulare
con la suoneria di Faccetta Nera
sono fascista, non credo sia una cosa di cui mi debba vergognare
Zecche, parassiti e comunisti
ci mancava pure quella banda di teppisti
con la tuta nera ed il passamontagna in testa
con le spranghe fanno a pezzi tutto e ci rovinano la festa
Fate la carica e poi ve la date a gambe
tenete il manganello e la pallottola vagante
tute bianche si tingono di sangue
sudore e lacrimogeni sparati sulla gente
Tu che ti rifugi nel cortile
prenderai più bombe che se fossi nato in Cile
la Costituzione come carta igienica
usala per pulirti il culo o tamponarti le ferite
Genova brucia
sono autorizzato dallo Stato
eseguire gli ordini non è mica reato e quindi
Genova brucia
non faccio distinzioni donne, vecchi o bambini
potrebbe essere mio figlio Carlo Giuliani
Genova brucia
Genova brucia
Genova brucia
Qui non serve a niente chiedere aiuto
piangi quanto vuoi non ti risponderà nessuno
non c’è Manu Chao e nemmeno il tuo avvocato
canta la mia filastrocca siamo al Bolzaneto
1, 2, 3 viva viva viva sei
4, 5, 6 fossi in te non parlerei
7, 8, 9 il negretto non commuove
Ne è morto solo uno ma potevano essere cento
i mandanti del massacro sono ancora in Parlamento
Genova brucia
Genova brucia
Genova brucia
La premiazione di Simone Cristicchi avrà luogo a Villadose (Rovigo) il 24 luglio, nel corso della XIV edizione del concorso musicale dal vivo “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 21 al 25 luglio.
Prima di Simone Cristicchi hanno vinto il Premio Amnesty Italia: Daniele Silvestri (“Il mio nemico”, 2003), Ivano Fossati (“Pane e coraggio”, 2004), Modena City Ramblers (“Ebano”, 2005) Paola Turci (“Rwanda”, 2006), Samuele Bersani (“Occhiali rotti”, 2007), Subsonica (“Canenero”, 2008), Vinicio Capossela (“Lettere di Soldati”, 2009) e Carmen Consoli (“Mio zio,” 2010). Clicca qui per andare alla pagina dedicata
Gli altri brani in concorso quest’anno erano: “Così sia” (Africa Unite), “Dolore” (Après la Classe), “E’ Lei” (Edoardo Bennato), “Cinture di pelle” (Laura Bono), “A un solo metro” (Luca Bussoletti con Dario Fo), “AAA Cercasi” (Carmen Consoli), “Giorgio” (Il Parto delle Nuvole Pesanti), “Il mio onore” (Enrico Ruggeri).
Della giuria che ha selezionato le proposte pervenute alla segreteria di Voci per la Libertà, hanno fanno parte: Giò Alaimo (il Gazzettino), Roberta Balzotti (Televideo Rai), Alessandro Besselva Averame (Mucchio), Ugo Coccia (Rai International), Cinzia Fiorato (Rai Uno), Gianmaurizio Foderaro (Rai Radio 1), Federico Guglielmi (Rai Radio 1, Mucchio, Audioreview), Michele Lionello (Voci Per La Libertà), Enrico Maria Magli (Radio 1, Deejay TV), Carlo Mandelli (QN – Quotidiano Nazionale, Il Giorno), Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International), Valeria Rusconi (Repubblica, Espresso), Giordano Sangiorgi (Meeting degli Indipendenti), Renzo Stefanel (Rockit), Christine Weise (presidente di Amnesty International) e Savino Zaba (Rai 1, Radio 2).