“Ballata triste” di Nada è la canzone vincitrice per il 2017 del Premio Amnesty International Italia, indetto nel 2003 da Amnesty International e dall’associazione culturale Voci per la Libertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente, in questo caso un brano sulla tragedia del femminicidio.
La premiazione avrà luogo sul palco di Rosolina Mare (Rovigo) domenica 23 luglio, nel corso della serata finale della 20esima edizione del festival Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, che prenderà il via il 20 Luglio con il concorso dedicato agli artisti emergenti, il cui bando è ancora aperto fino al 22 Aprile (clicca qui per andare al bando di concorso)
Dopo aver saputo del premio, Nada ha dichiarato:
“Non sono molto abituata a ricevere premi e le volte che mi è capitato ho sempre cercato di non esserci ma il premio di Amnesty International mi fa davvero felice, soprattutto per questa mia canzone così tremendamente attuale. Da donna cerco di intuire, ma non trovo niente da capire in quello che succede troppo spesso alle donne, che purtroppo, e quasi sempre tra le mura domestiche, vengono distrutte da chi dice di amarle. “Ballata Triste” racconta di una giornata apparentemente normale che finisce in tragedia.
L’ho scritta un giorno di getto dopo avere sentito per l’ennesima volta l’orrenda storia di un femminicidio. All’inizio non sapevo se registrarla, mi faceva male, ma poi ho pensato che anche in una canzone si possono raccontare sentimenti di ribellione verso situazioni così drammatiche, con la speranza che una voce fra le tante possa suscitare un po’ più di attenzione. Spero che nel futuro prossimo ci si possa comprendere e capire, che l’amore prevalga sulle incompatibilità, e se non l’amore almeno il rispetto. Come fare? Sono convinta che ci dobbiamo educare fin da bambini a superare nella vita le difficoltà del vivere insieme, e imparare che se finisce un amore si deve riuscire ad avere riguardo per l’altro e per il dolore.”
Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, ha affermato: “Le statistiche sulla violenza contro le donne sono sconvolgenti. Ma sono numeri ai quali, dopo lo stupore iniziale, si finisce col fare poco caso, a cui si finisce per assuefarsi. Per questo è importante parlare di persone, raccontare le loro storie, ognuno facendo uso dei propri mezzi espressivi, canzoni comprese.
Canzoni profondamente sentite, che arrivano al cuore, che fanno capire quale sia il problema assai meglio delle statistiche. Canzoni come ‘Ballata triste’ di Nada, alla quale siamo grati per avere, con la sua sensibilità, dato un importante contributo nel far conoscere una realtà che dovremo, prima o poi, attraverso il nostro impegno giorno per giorno, riuscire a cancellare per sempre”
A scegliere il brano vincitore tra le 10 nomination è stata una giuria di esperti formata da:
Alessandro Besselva Averame (Rumore), Ambrosia Jole Silvia Imbornone (Rockerilla), Andrea Laffranchi (Corriere della sera), Antonio Marchesi (Amnesty International), Carlo Mandelli (Ansa), Eleonora Avolio (Radio libera tutti), Elisa Orlandotti (Funny Vegan), Enrico de Angelis (storico della canzone), Enrico Deregibus (free lance), Fabrizio Galassi (Premio Italiano Videoclip Indipendente), Fausto Pellegrini (Rai news 24), Federica Palladini (elle.it), Federico Guglielmi (AudioReview, Blow Up), Francesca Cheyenne (RTL 102.5), Gianluca Polverari (Radio città aperta, Rockerilla), Gianmaurizio Foderaro (Direzione Radio Rai), Gianni Rufini (Amnesty International), Gianni Sibilla (Rockol), Giò Alajmo (giornalista), Giordano Sangiorgi (Mei), Giulia Caterina Trucano (Rolling Stone), Giuseppe Antonelli (Radio 3), John Vignola (Radio 1), Marco Cavalieri (Radiorock.to TRS 102.3), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Paolo Pasi (Tg3), Renzo Stefanel (Rockit), Riccardo Noury (Amnesty International), Roberta Balzotti (Rai), Savino Zaba (Rai 1 Radio 2), Timisoara Pinto (Radio1 King Kong), Tiziana Barillà (Left), Valeria Rusconi (Repubblica Espresso), Valerio Corzani (Radio 3).
I vincitori delle passate edizioni
Nelle scorse edizioni il premio è stato assegnato a “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, “Ebano” dei Modena City Ramblers, “Rwanda” di Paola Turci, “Occhiali rotti” di Samuele Bersani, “Canenero” dei Subsonica, “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, “Mio zio” di Carmen Consoli, “Genova brucia” di Simone Cristicchi, “Non è un film” di Fiorella Mannoia e Frankie HI-NRG, “Gerardo Nuvola ‘e povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzé e “Scendi giù” di Mannarino, “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato.
Testo di Ballata Triste
dall’album L’AMORE DEVI SEGUIRLO
Era una giornata
nata per andare
come sempre a lavorare
ma poi una parola tira l’altra e la storia
si macchia di qualcosa che era da venire
e una parola tira l’altra e diventan pietre
che saltano sui muri e si mettono di traverso
E’ così che comincia la discussione
la discussione precipita in un disastro
e il tavolo vola e poi si rompe un piatto
lei grida e i denti mordono i santi
il sangue corre alla testa non si può fermare
i figli sono a scuola, nessuno può sentire
Che amore che amore finito così
tra le pareti di una stanza e una miseria prepotente
amore che amore finito così
tra una spinta una caduta un pugno e una ferita
Le ore le ore le ore senza parlare
nessuno la va a cercare che cosa succede
le ore le ore che passano nel dolore
nessuno che va a cercare nessuno che va a vedere
Lei l’han trovata con una mano sulla porta e una sul cuore
sul cuore che si è spaccato quando l’ha colpita
perché
nessuno
l’ha fermato
Guarda il videoclip ufficiale di “Ballata triste”