Nella Notte Europea dei Musei l’arte non va a dormire! Il terzo appuntamento di DeltArte vi aspetta al Museo Archeologico Nazionale di Adria sabato 16 maggio alle ore 21.00.
Per la Notte Europea dei Musei, il Museo Archeologico nazionale di Adria apre le porte al festival itinerante d’arte contemporanea, vincitore, attraverso l’Associazione Voci per la Libertà, del bando Culturalmente promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Un modo per vivere i nostri straordinari musei e beni culturali in maniera totale e con il fascino di un notturno. Da sempre DeltArte crede nella potenza del dialogo tra le radici storiche e culturali di un territorio e l’arte del presente, come dimostra l’allestimento di questa mostra, fortemente voluto e apprezzato dalla direttrice del Museo, Maria Cristina Vallicelli.
Con la mostra “QUANDO ERAVAMO RE” visitabile fino al 15 settembre, il giovane fotografo ravennate Matteo Sauli ritorna a DeltArte per presentare la nuovissima mostra e il libro d’artista, edito da Danilo Montanari Editore ed accompagnato dalle poesie di Daniele Serafini.
Il filo conduttore di questo progetto e del libro d’artista è un componimento poetico di Daniele Serafini, su cui si innesta la narrazione fotografica di Matteo Sauli. “La parola e la fotografia diventano un tutt’uno, insieme amplificano l’eco della memoria e delle suggestioni” spiega la curatrice Melania Ruggini.
“Quando eravamo re” ripercorre con parole e immagini le eccellenze ambientali del nostro territorio, il Delta del Po, spingendosi oltre il confine sterile delle regioni, poiché il Delta del Po è un ambiente unico e va apprezzato nel suo insieme, nella sua sfaccettata totalità.
La poesia di Daniele Serafini è sostanzialmente lirica, con qualche impercettibile incursione nell’epica. L’indagine fotografica di Matteo Sauli rende la testimonianza di un paesaggio capace ancora di sorprendere, dove l’uomo appare di tanto in tanto in lontananza, quasi a volerne rimarcare la responsabilità e a volte l’insignificanza.
“Se la voce di Daniele Serafini in queste poesie – si legge nel testo di Angelo Andreotti che accompagna l’edizione – è pacata, remota come una risacca, dolce, melodica e sognata, quella che prende corpo dalle fotografie di Matteo Sauli è quasi recitata fuori campo, come un racconto che suona in controcanto alla parola dedicandole delicatezza e attenzione”.
Sia nei versi, sia nelle immagini – che non li seguono, ma di essi cercano lo sguardo sul mondo – il divenire è sospeso. Nulla accade poiché è già accaduto, per quanto in fondo continui ancora ad accadere una volta curvata la linea del tempo nella spirale del ricordo. E se il poeta conclude la sua suite sentendo “dissolversi il tempo / in un movimento dolce / che rende distanti, / quasi inerti, / la furia / l’innocenza /la grazia / lo stupore / di quando eravamo re”, così rivelando infine la sostanza di questa sua materia sottile, Matteo Sauli gli fa eco con eguale malinconia ma diverso disincanto, cercando quei luoghi in cui stia abitando la giusta luce del sentimento.
E’ luce opacizzata, in un certo senso anche abrasa “in un movimento che sembra / ordire trame cangianti / di memorie e di oblio”. E dentro questa luce, che di sé tutto pervade senza essere concretamente detta dal poeta, ma certo immaginata e trovata dal fotografo, a fuoco resta la striscia dell’orizzonte segnata da pini marittimi, oppure a farsi scoglio di esile separazione tra i grigi scuri dell’acqua e i grigi chiari di un sole annuvolato. Tutto sembra un ricordo che trova serenità nel riscoprirsi ancora presente, al punto che l’immagine ha quasi il movimento di un colpo d’occhio nel tempo della memoria, veloce ma ormai fissato in un più nitido sentire.
Matteo Sauli segue le parole di Daniele Serafini, ne cerca l’oggettivazione che sa bene essere un nuovo rilancio e delle parole cerca quel loro abitare il silenzio “indugiando nel tremolio / della luce, / nella dissolvenza / del mare”. Lì il loro incontro è possibile, e qui, in questa edizione d’arte che tieni tra le mani, è anche un fatto.
Il libro d’artista “Quando eravamo re” è pubblicato da Danilo Montanari Editore di Ravenna, in una scatola di legno in 99 esemplari numerati in numeri arabi e 18 in numeri romani che contengono una fotografia originale di Matteo Sauli.
Inaugurazione: sabato 16 maggio ore 21.00
Sede: Museo Archeologico nazionale di Adria | Via Badini, n. 59 – 45011 Adria (RO)
Tel./fax 0426-21612; sab-ven museoadria@beniculturali.it
Periodo: 17 maggio- 15 settembre 2015
Orari: Dal lunedì al sabato, e la prima domenica del mese: 8.30-19.30 (chiusura della biglietteria ore 19.00); le restanti domeniche: 14.00-19.30
Ingresso all’inaugurazione: gratuito
Prezzo del biglietto: intero € 4; ridotto € 2 per ragazzi di età compresa tra 18 e 25 anni e insegnanti; gratuito per scolaresche e cittadini UE di età inferiore a 18 anni, forze dell’ordine. Gratuito per tutti ogni prima domenica del mese.
DELTARTE è visitabile dal 24 aprile al 29 settembre 2015
Tutti gli ingressi alle inaugurazioni del festival sono gratuiti
Web: www.deltarte.com – info@deltarte.com;
Mobile: 349 2595271
Segreteria organizzativa Associazione Voci per la Libertà
Web: www.vociperlaliberta.it – info@vociperlaliberta.it
Si ringraziano: Regione Veneto, Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po, Provincia di Rovigo, Comune di: Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po; Amnesty International, FAI, I Druidi, Terrà e Libertà, WWF Rovigo, Fondazione Ca’ Vendramin, Museo Archeologico Nazionale di Adria, Azienda agricola La Galassa, Risicoltori Polesani Soc. Consortile di produttori del Delta, Tenuta Ca’ Zen, Studioartax, Artribune, REM, ViaVai