Verso la grande festa del videoclip italiano con il PIVI 2012 (Premio Italiano Videoclip Indipendente): anche “Tana libera tutte” di Areamag, vincitore del Premio Amnesty Italia Emergenti 2011, è tra i finalisti dell’importante premio che verrà assegnato sabato 1 dicembre a Bari nell’ambito del MEDIMEX.
Il PIVI – Premio Italiano per il miglior Videoclip Indipendente – il più importante riconoscimento per il videoclip musicale in Italia, promosso dal MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, si svolgerà nell’ambito del MEDIMEX, la Fiera delle Musiche del Mediterraneo, organizzata da Puglia Sounds, che si terrà a Bari dal 29 novembre al 2 dicembre 2012.
La giuria del PIVI – Premio Italiano Videoclip Indipendente, a cura del Mei, coordinata dal giornalista musicale Fabrizio Galassi e presieduta dal produttore cinematografico, video e tv Roberto Pompili e curata dal patron del Mei, Giordano Sangiorgi, ha deciso i 119 finalisti candidati alla vittoria, tra gli oltre 700 clip partecipanti, dei cinque premi ufficiali finali del più importante e partecipato premio del videoclip italiano.
Inoltre, le giurie collaterali, hanno gia’ assegnato, altri due premi speciali che saranno consegnati il 1° dicembre a Bari: il Premio Speciale PIVI – Uno Tv votato dalla redazione di Uno Tv andra ‘ ai Profusione con il videoclip “Chuta Chani” , mentre la redazione di Flop Tv ha votato come miglior videoclip umoristico il clip di Giuliano Clerico intitolato “Bandito” . Ma tanti altri sono i premi speciali che si stanno definendo per la piu’ grande festa del videoclip italiano.
Nell’edizione 2011 (qui i vincitori: http://www.meiweb.it/news/?id_news=835) sono arrivati oltre 450 clip e sono stati premiati tantissimi clip, alla presenza di grandi personalità, tra i quali l’anno scorso si segnalano i 99 Posse e I Soliti Idioti.
Arrivano ad oltre 700 i videoclip partecipanti al PIVI 2012: un vero e proprio boom quest’anno grazie ai tanti videoclip partecipanti e alle tante importanti partnership attivate. Un risultato mai raggiunto che conferma il PIVI come il piu’ autorevole premio del settore del videoclip indipendente. La cerimonia di premiazione del Pivi e’ fissata dal Mei al Medimex di Bari con moltissime novità, ospiti, proiezioni e premi nella giornata di sabato 1° dicembre al pomeriggio.
Ma rivediamo assieme il videoclip dell’ironico e tagliente brano d’accusa nei confronti della resa in schiavitù di minorenni per farle prostituire trova la propria corrispondenza in immagini cariche di espressività e colore, leggere ed efficaci nel trasmettere il tema spinoso.
“TANA LIBERA TUTTE”
del cantautore romano Areamag (Gabriele Ortenzi),
vincitore del Premio Amnesty Italia Emergenti 2011
Credits:
ARTISTA: Areamag
BRANO: Tana libera tutte
REGIA: Nicola Berti (Baobab Film)
PRODUZIONE: Associazione Culturale Voci per la Libertà
Areamag:
Vivendo a Roma è impossibile non imbattersi nel traffico e scorgere, anche in pieno pomeriggio, fra una station wagon carica di pargoli che la mamma porta a casa dopo la piscina e un furgone di giovani di ritorno dal lavoro, le bellissime ragazze che, sul ciglio della strada, si mostrano a tutti i potenziali clienti; la maggior parte minorenni, che si denudano quasi completamente per attirare l’attenzione. La canzone nasce dallo spunto dell’infanzia negata. Mentre, a quell’età, le ragazzine spesso giocano ancora a nascondino o con le bambole, loro vengono “trattate”, sia dai loro aguzzini, che dai clienti, come delle donne a tutti gli effetti, delle donne violate di tutto. Una di queste è Tana, nome molto diffuso nei Paesi dell’Est. Un input mi arrivò dalla parlamentare Tana de Zulueta, di cui leggevo l’operato riguardo alla tratta dei minori dell’est europeo. Un’altra suggestione è la “Tana libera tutti”, mossa finale del nascondino. Un nascondino che non finisce più e che sembra non arrivare mai alla fine; e poi c’è la tana, il covo, il luogo nascosto dove si fa ciò di cui ci si vergogna: la camarilla, il traffico, i soldi, gli spari, il cliente. Pullula di personaggi questa storia, il problema non è “Tana” o un politico che non risolve la questione o gli aguzzini oppure, e perché no?, i clienti. Il problema è tutta questa catena, “Tana” è solo il manifesto, sotto gli occhi e l’indifferenza di tutti, di una straordinaria, crudele, normalità.
Nicola Berti – Baobab Film:
Quando Michele Lionello mi ha proposto di realizzare il videoclip di “Tana libera tutte” ho avuto due perplessità: la prima relativa alla mia scarsa frequentazione con i videoclip musicali (mi occupo principalmente di documentari) la seconda di ordine contenutistico, come riuscire a rendere visivamente un tema così delicato come la prostituzione minorile.
Entrambe le perplessità sono state risolte con decisione da Michele e Gabriele – Areamag, dandomi fiducia assoluta per la prima ed esprimendomi il desiderio di far precedere al videoclip un monologo introduttivo (che già avevo ascoltato nell’esibizione di Areamag a Voci per la Libertà) rappresentandolo, se possibile, attraverso un’animazione.
Da questo spunto-richiesta ho elaborato il soggetto del monologo e del videoclip, che considero un tutt’uno, inscindibili e parte integrante l’uno dall’altro. La tecnica prescelta sarebbe stata lo stop motion (con cui peraltro non mi ero mai cimentato), attraverso l’animazione di personaggi stilizzati (e modificati per l’occasione) prodotti da una nota marca di mattoncini. Il ricorso a questi pupazzetti dall’aria così innocente poteva dare il giusto livello di simbolismo a personaggi così difficili da “interpretare” come le bambine-adolescenti protagoniste della canzone. Questa parte di animazione (soprattutto il monologo) avrebbe dialogato poi con una ripresa live di Areamag in auto, di notte, in giro per Roma, proprio nelle vie e nei luoghi che hanno ispirato il brano “Tana libera tutte”. La parte simbolica quindi e la realtà nuda e cruda, messe a confronto.
La cosa a cui ho prestato maggiormente attenzione in fase di ideazione e realizzazione di questa cosa ibrida che è Tana libera tutte (incrocio tra cortometraggio-animazione-videoclip) è stata il cercare di trasferire anche a livello di rappresentazione visiva l’ironia a volte caustica tipica dei testi di Areamag.
La fase più difficile a livello pratico è stata la costruzione del set, ovvero la discarica in miniatura che doveva unire realismo, simbolismo e anche una certa dose di praticità per consentire angolature di ripresa diverse e spazio sufficiente per far muovere i personaggi. Le riprese a Roma sono state effettuate la notte dell’otto marzo, festa della donna, data scelta anche questa per il significato che porta con sé.
Vedere così tante ragazze seminude, prostituirsi in strada proprio la sera in cui le donne festeggiano la loro emancipazione è stato sicuramente il momento più triste di tutta la lavorazione che mi ha sbattuto in faccia in maniera violenta la realtà della prostituzione minorile tipica delle grandi metropoli che in maniera così acuta viene raccontata da Areamag nel brano vincitore di Voci per la Libertà.