Manuel Agnelli, Cenere, Lorenzo Lepore e Dolcenera a Faenza il 7 e 8 ottobre
Anche quest’anno “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, il festival che coniuga musica e diritti umani, sarà al MEI di Faenza con una importante rappresentanza di artisti.
Il 7 e 8 ottobre saranno infatti presenti Manuel Agnelli, Premio Amnesty International Italia nella sezione Big 2023, e i vincitori delle due ultime edizioni nella sezione Emergenti, ovvero la band bolognese Cenere (2023) e Lorenzo Lepore (2022). Ed inoltre Dolcenera, ospite a Voci per la Libertà 2022. Uno spaccato significativo della miglior musica italiana a favore dei diritti umani.

La nuova edizione del MEI di Faenza sarà un grande festival di musica indipendente italiana dedicata alla ripartenza del settore musicale sul territorio. Tre giorni di concerti, forum, convegni, fiere e mostre nelle principali piazze, teatri e palazzi e palchi faentini, legati tra loro dal tema della ripartenza del settore musicale sul territorio, grazie anche alla speciale iniziativa messa in atto dal MEI. L’edizione 2023 del MEI, infatti, celebrerà la resilienza del popolo romagnolo e la loro determinazione nel superare le avversità.

È nata così l’iniziativa STRA-MEI, una raccolta fondi che mira a sostenere le realtà musicali colpite dall’alluvione che ha recentemente colpito l’Emilia Romagna e che ha causato danni significativi alle comunità locali, distruggendo anche le scuole musicali e mettendo a rischio la scena artistica indipendente. I fondi raccolti saranno utilizzati per sostenere le band locali, gli studi di registrazione, le sale prove e altre realtà musicali danneggiate. Tutto il programma dettagliato e le modalità per la raccolta fondi su www.meiweb.it.

Voci per la libertà sarà impegnata con i propri artisti nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 ottobre nel centro di Faenza.

Ad aprire le danze sabato 7 ottobre nel palco giovani di Piazza Duomo ci sarà Cenere,  duo che nasce a Bologna nel 2020 dall’unione di Sarah Fornito, ex cantante di Diva Scarlet e Decana, e Rebecca Dallolio, violinista polistrumentista di formazione classica. Cenere al MEI si presenterà con la formazione elettrica. Progetto indie-rock attento alla sensibilizzazione su tematiche forti, quali quelle ambientali e sociali, ha vinto il contest di Voci per la libertà con  “Chi lo decide chi siamo?”. Il brano vuole evidenziare l’importanza e il diritto di essere sé stessi, manifestando liberamente il proprio essere già dai primi anni di vita, senza l’imposizione di giochi sessisti durante l’infanzia. È un pugno gentile allo stomaco, che oltre a colpire vuole, soprattutto svegliare.

Sempre sabato 7 ottobre ma nel palco principale in Piazza del Popolo si esibirà Lorenzo Lepore, che lo scorso anno aveva vinto il premio Amnesty  con il brano “Finalmente a casa”. Cantautore romano, classe 1997, inizia presto a fare musica e a calcare vari palcoscenici italiani (Parco della Musica, Palatlantico, The Voice of Italy). Nel 2018 pubblica Flebo, un Ep che raccoglie le sue prime canzoni e, nello stesso anno, comincia a frequentare l’Officina Pasolini.
Vincitori di numerosi concorsi nazionali tra cui il premio per il miglior testo a Musicultura 2021. È da poco uscito il suo album d’esordio “Fuori onda”, un disco sia fisico che digitale molto caleidoscopico, multiforme e variopinto che rappresenta al meglio l’artista, che spiega: “’Fuori onda’ è una condizione d’esistere, è un istinto di sopravvivenza e al tempo stesso un grido di emancipazione in un mondo che non fa altro che escludere e tagliare le cose belle”.

Tra gli ospiti speciali di sabato 7 ottobre, sempre sul palco principale in Piazza del Popolo ci sarà Dolcenera, che riceverà il premio Onda Rosa Indipendente per i sui 20 anni di carriera. Proprio l’anno scorso a Voci per la Libertà, l’artista pugliese (toscana di adozione) ha regalato al festival una partecipazione straordinaria con la presentazione in anteprima assoluta del brano “Calliope” (pace alla luce del sole), un inno alla pace nel mondo e alla pace interiore.
Brano contenuto nell’album “Anima Mundi”, caratterizzato da influenze etniche e sonorità elettroniche, con testi che affrontano temi come la multiculturalità, la pace, il rispetto dell’ambiente e la gratitudine per la vita. Il suo percorso artistico è stato contraddistinto da numerosi successi musicali e collaborazioni significative, dimostrando la sua versatilità come artista.

A chiudere la rappresentanza di Voci per la Libertà al MEI di Faenza, domenica 8 ottobre, nel palco principale in Piazza del Popolo, ci sarà il concerto di Manuel Agnelli, Premio Amnesty International Italia sezione Big 2023 con il brano “Severodonetsk”. Al MEI Manuel Agnelli riceverà il Premio STRAMEI con queste motivazioni: “In 30 anni di carriera, Manuel Agnelli è riuscito a portare la musica indipendente italiana nel mondo mainstream, contribuendo a rinnovare diversi aspetti del settore spaziando dalla composizione musicale alle esibizioni dal vivo, dalla produzione musicale ai festival e ai tour, fino ad approdare al mondo della televisione e del teatro con progetti innovativi. Tutto ciò, senza mai compromettere la propria identità e radici nell’ambito della musica indipendente italiana”. Queste invece le parole dell’artista  pochi mesi fa a ‘Voci per la libertà’: “La musica possiede l’eccezionale capacità di dare voce a chi non ne ha. La vittoria del Premio Amnesty – Voci per la Libertà rappresenta un riconoscimento di grande valore per me, poiché premia la qualità dei contenuti e mi ha fatto sentire nel mio piccolo utile. In particolare, il brano vincitore è nato da una reazione alla narrazione della guerra sui media, che troppo spesso trascurano la sofferenza umana che ne deriva. Ho cercato di raccontare delle sensazioni, che spesso sono quelle che passano in secondo piano. La vittoria del Premio dimostra che la musica può essere una leva efficace per sensibilizzare e generare un cambiamento, e costituisce un importante riconoscimento per chi utilizza la propria arte per lottare a favore della libertà e dei diritti umani”.

La partecipazione di Voci per la Libertà al MEI di Faenza si inserisce all’interno del progetto “Settimana dei diritti umani” sostenuto dalla Chiesa Valdese attraverso i fondi dell’Otto per Mille.